Capitolo 1

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Ciao mi chiamo Viola Senderson, ho 19 anni e vivo a Londra con mia zia Celeste. La mia vita diciamo che va bene.... no scherzo va di merda. I miei genitori mi odiano per come sono... bhe come dargli torto, ho 5 piercing, 10 tatuagi, ho i capelli viola e corti, mi vesto sempre molto da maschio e ho un carattere di merda. Mia zia non c'è mai, ma quando c'è litighiamo oppure non ci parliamo. Le uniche persone che davvero mi vogliono bene sono 2 ragazzi (Mirco e Raoul) e 2 ragazze (Erica e Jasmine) insomma la mia unica famiglia, peccato che Erica e Mirco abitano in italia, a Roma, Jasmine é in una clinica psichiatrica e Raul é in carcere perché ha saccato uno a sangue. L'unica persona spettacolare e sana é solo il mio bellissimo pitbull Alpha... 

Mi alzai, come tutte le mattine, alle 7:00 per essere all'istituto alle 8:10+, mi feci una docca veloce, mi vestì come al mio solito con un paio di pantaloni a cavallo basso, una maglia con le maniche corte con un teschio sopra, gli anfibi neri e la giacca di pelle nera. Presi le chiavi, salutai il cane e andai con la mia meravigliosa moto, una 250 a 4 tempi color nero e viola fosforescente, insomma una moto da induro favolosa.... arrivai a scuola con 5 minuti di anticipo e mi sedetti sui gradini a pensare se prima o poi avrei mai più rivisto i miei amici che mi mancavano da morire. Salì in classe e mi sedetti al mio banco nella penultima fila. Sono all'ultimo anno e purtroppo mi tocca studiare per non essere bocciata. Il prof entrò e fece l'appello e disse un nome che non avevo mai sentito:

Prof: Jefferson Smit

Jeff: Presente

Prof: Alzati e vieni a presentarti 

Jeff si alzò e andò vicino alla cattedra. Era un ragazzo alto, capelli lunghi fino alle spalle e neri, con un ciuffo come il mio che copriva un occhio, gli occhi di un color nero come i miei, molto magro con una felpa nera e i jeans. 

Jeff: Ciao mi chiamo Jefferson, ho 19 anni e sarò il vostro nuovo compagno di classe.

Prof: Bene Jefferson, spero che tu non sia come la signorina Senderson

Io: No bhe grazie

Feci una faccia incazzata perché mi dava fastidio, infondo ero una come tutti. Si sedette nel banco vicino a me. Arrivati alla 3 ora Stefano, il mio vicino di banco, mi disse:

Stefano: Però quel ragazzo nuovo é molto carino non trovi?!

Io: Bha é come tutti gli altri...

Arrivati all'ultima ora la campanella suonò e uscimmo tutti come una mandria impazzita. Mi ricordai che oggi avevo allenamento, allora corsi nel campo dove tutti mi aspettavano. Gioco a rugby ormai dall'età di 5 anni e sono la migliore, anche se sono l'unica femmina mi divertivo tanto, era uno sfogo per non mettere mai le mani addosso a tutti e anche per non rifinire in carcere. Arrivata agli spogliatoi mi cambiai e appena esco mi trovo il mister che continuava a parlare con un ragazzo che mi pareva di aver già visto. Mi avvicinai e mi accorsi che era Jefferson:

Jeff: Hei ciao

Io: Ciao

Mister: Non farci caso lei é un po.. come dire...acida con tutti ma é la migliore in conpenso

Io:Già

Mi diede una pacca sulla spalla e iniziammo l'allenamento.  Andò tutto bene, apparte che Jefferson era caduto tipo 100 volte perché gli altri cercavano di passare.. ma lo sapevamo che lo favevano a posta perché la loro filosofia era "se gioci con noi devi essere forte, avere un bel fisico ed essere maschio" bhe con me é stato diverso, mi sono meritata il loro rispetto e ho dimostrato che valevo e difatti grazie a me, avevano  vinto la coppa della squadra migliore e avevamo vinto contro gli ander 22, che noi a confronto eravamo delle formiche. Il mister ci chiamò appena uscimmo dalle docce:

Mister: Visto che Jefferson non é molto bravo ho deciso che Viola e Lorenzo devono fare ore extra per farlo giocare bene, perché io non ho tempo. 

Io: Ma perché cazzo proprio con Lorenzo?!

Mister: Senderson: Io sono il capo IO decido ok?!

Io: Ok

Lorenzo: Vedi cara é destino

Io: Muori

Lorenzo era il capo di una banda che a me faceva solo che ridere...10 sfigati che si credevano forti e belli, ma facevano pettare e non erano così forti. Poi Lorenzo é da 3 anni che ci prova con me ma non ha ancora capito che con me non funziona. Jefferson si avvicinò a me e mi disse:

Jeff: Quand'é che ci possiamo vedere per l'allenamento? 

Io: Bho non saprei Jefferson... magari la prossima settimana...bisogna vedere anche se Lorenzo è libero

Jeff: Ok va bene.. però perfavore chiamami Jeff

Io: Ok ci vediamo domani Jeff

Jeff: Ciao

Tornai a casa e giocai con Alpha, mi era mancata molto quella peste.

.......Jeff.......Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora