Ieri sera, ho concluso la lettura di Storia d'autunno di celisabetta quindi eccomi qui con la mia recensione!
Quando ho incominciato a leggere questa storia, mi aspettavo il solito Romance storico con il conte irraggiungibile e la nubile donzella in cerca di marito. Ero quasi pronta a relegare una recensione su una copia esatta di "Orgoglio e pregiudizio" della Austen; questo perché i romance storici qui su wattpad si ispirano soprattutto al suddetto titolo. Ma con mia grande sorpresa mi sono ritrovata davanti ad una protagonista adulta; che ha sorpassato di molto l'età della giovane debuttante inglese alla quale sono abituata. Una donna divorziata che nonostante il dolore e la sofferenza che questo evento le ha procurato; scrive la propria vita, seguendo le sue regole.
Clara non è sicuramente il personaggio più tipico del genere; anzi, ho notato quanto l'autrice abbia cercato, con piccoli accorgimenti caratteriali e con le stesse scelte che le fa compiere, di renderla più emancipata ed anticonformista possibile. Ed in verità, tutti i personaggi della storia sono, in un modo o nell'altro, fuori dal comune. Ho apprezzato il modo in cui tu (mi riferisco all'autrice) abbia saputo costruire e delineare così dettagliatamente le loro storie, le loro personalità ed il modo in cui li abbia resi così dinamici e particolari. L'introspezione di ognuno di loro era perfettamente originale e la tua quasi maniacalità nell'affidargli un preciso ruolo che durante il racconto diventa sempre più rilevante, mi sono davvero piaciuti. Un esempio lampante è Baker, il maggiordomo della marchesa; il quale è stato sicuramente il carattere che ha portato maggior scompiglio nella storia, con i conseguenti e numerosi colpi di scena attuati dal personaggio che riesce a trasformarsi e ha cambiare improvvisamente rotta. E devo dire che sei riuscita davvero a spiazzarmi con la sua storia. Probabilmente è la personalità che più ho apprezzato e che più mi ha sorpreso.
Vorrei inoltre aprire una parentesi su Philip, l'ex marito di Clara. Sei stata incredibilmente brava a delineare l'ascesa graduale della sua follia. Siamo passati da una situazione più o meno statica ad una così incredibilmente assurda e surreale che ho fatto davvero fatica a seguire il corso degli eventi. In effetti, ad essere sincera, la trama ha seguito un ritmo non del tutto regolare; rendendo la lettura abbastanza complicata; perché partendo dall'inizio in cui ci troviamo a fronteggiare un setting storico ben preciso, con il caso dell'orfanotrofio che sembra inizialmente essere il centro della trama di sfondo; ci ritroviamo invece alla fine con un capovolgimento del tutto inaspettato. Apprezzabile il colpo di scena ma forse avrei reso il ritmo un po' meno frenetico.
Per quanto riguarda la storia d'amore tra Clara e Alec; direi che anche questa, a parer mio, è stata fin troppo veloce. Ho apprezzato l'inizio delle loro interazioni: quella passione del tutto insensata ed inaspettata; un'attrazione magnetica ed irresistibile, contornata da quel tocco di proibizione e mistero che mi ha davvero incantato. Con un principio del genere, mi aspettavo che i sentimenti sarebbero arrivati pian piano, anche con un po' di difficoltà e confusione da parte dei due protagonisti. Invece, il tutto è successo molto velocemente e nonostante abbia capito che la scintilla fosse scoppiata già da subito tra le due personalità, avrei preferito qualche attesa maggiore; un po' più di suspence per intenderci.
Ludovico è sicuramente un altro dei personaggi che ho apprezzato di più. La sua storia, il suo insegnamento sono subito evidenti e chiari e il modo in cui aiuta Rafe a capire che il suo orientamento sessuale non lo rendeva sbagliato o meno umano è stato davvero toccante. Ho apprezzato il crescere della loro storia e la decisione di Rafe di diventare prima "degno di se stesso" e poi dedicarsi all'altro.
Le scene che descrivevano i vari rapporti sessuali avvenuti tra i personaggi non erano per nulla volgari. Anzi, le ho trovate sensuali e quasi asfissianti (nel senso buono del termine). Ho davvero apprezzato la minuzia di dettagli e il modo così seducente che hai usato per descrivere ogni sensazione; facendo percepire al lettore il bisogno che i protagonisti in quel momento sentivano. Davvero brava!
Per quanto riguarda la trama in generale, ho davvero apprezzato l'originalità della storia e il modo in cui tu ti sia documentata e abbia sfruttato le tue conoscenze per delineare così bene e così dettagliatamente il setting sia logistico che temporale. Mi è sembrato quasi di vederla quella Londra; di sentirne gli odori e di capirla. Le curiosità che aggiungevi ad ogni fine capitolo sono state super apprezzate. È bello quando uno scrittore cerca di far comprendere ciò che scrive ai propri lettori, invogliandoli ad interessarsi a quell'epoca e al modo in cui le cose funzionavano. L'impegno che hai messo anche quando un personaggio inviava una missiva ad un'altro, inserendo il bigliettino curato nel carattere e nell'aspetto mi ha davvero colpito. Davvero, complimenti!
Anche la copertina mi è piaciuta: semplice, poco sfarzosa ma tremendamente significativa. A fine lettura quasi ce la vedevo Clara, seduta nello stesso identico modo ad osservare fuori dalla finestra, riempiendosi la testa di tutti quei pensieri e magari rendendosi conto che finalmente, dopo anni, dopo una così lunga attesa, è riuscita a trovare la propria felicità; ad accettare completamente se stessa a ricucire, anche se non completamente, la sua anima e a costruire la donna che ha sempre voluto essere. Il modo in cui hai affrontato il tema della donna sottomessa e della violenza mi sono piaciute tantissimo. Il messaggio è arrivato chiaro e tondo: "Non lasciare che questo ti distrugga. Sei più forte di così". Ho dunque davvero amato il finale della storia: il modo in cui ogni singolo personaggio sia riuscito a ritrovare se stesso e a vivere la vita migliore che potessero prospettare è stato l'esatto lieto fine che mi aspettavo. Per non parlare di Baker che finalmente mette radici e mette una pietra sopra al suo passato, senza però mai rinnegarlo. Clara e Alec finalmente felici, nonostante ciò che hanno passato e il problema dell'orfanotrofio risolto nel migliore dei modi. Mi sono sentita davvero felice per loro alla fine.
Il tuo modo di scrivere è superlativo: non hai idea della mia sorpresa nel ritrovarmi ad apprezzare così tanto il tuo modo di usare le parole; di descrivere eventi, luoghi e situazioni. Quando ti perdevi nell'introspezione del personaggio per me era sempre una gioia! Gli errori di battitura erano minimi e il tuo lessico era forbito e molto adatto al contesto della storia. La grammatica e la sintassi perfette. Un unico appunto che mi sento di fare è la punteggiatura: ci sono state alcune virgole mancate e in alcune situazioni il punto esclamativo non andava poi così bene a parer mio.
Dunque, per concludere, direi che il mio voto è 5 stelle su 5. Non mi sento di penalizzarti su nulla perché nel complesso, l'ho trovata una storia davvero editoriabile. Non mi stupirei se trovassi il romanzo sugli scaffali di una libreria; anzi, direi che c'è davvero il giusto potenziale. Con qualche accorgimento in più, sicuramente potresti andare molto lontano.
La canzone che mi ha accompagnato durante la lettura è "We had today" di Rachel Portman. È un orchestrale, OST del film con Anne Hathaway, "One day". Il film non ha nulla a che vedere con la tua storia ma ho trovato la musica perfetta per "Storia d'autunno". È dinamica: passa dal regalarti una sensazione di malinconia a farti piangere dall'emozione, facendoti percepire una felicità quasi sottintesa che è davvero emozionante. Quindi, l'ho trovata perfetta! (La trovate nei media del capitolo).
Detto ciò, spero che la recensione ti sia piaciuta! Grazie per esserti iscritta ed è stato un enorme piacere leggere "Storia d'autunno". Consiglio a tutti gli amanti del genere di dargli un'occhiata perché non ve ne pentirete.
La prossima storia che sarà recensita è "Nemmeno Dio può giudicarci" di axredraven!
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