Captivated - il sangue e la spada - Recensione α

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Finalmente la sessione invernale è finita e sono riuscita ieri sera a concludere la lettura della prossima storia in lista. Quindi senza ulteriori indugi, eccoci qui con la recensione di Captivated - il sangue e la spada di harue8! Premetto che sono un'amante del genere fantasy ed apprezzo in particolar modo il dark fantasy quindi potrei essere un po' più puntigliosa del solito.

Inizio con il dire che sono rimasta molto sorpresa quando ho incominciato la lettura di Captivated. Se c'è una cosa che cerco e che ritengo fondamentale per questo genere di storie è decisamente un buon world-building. Sicuramente l'ambientazione del racconto è ben studiata anche se a tratti un po' acerba. Il potenziale è enorme e si nota sia dal tuo modo di scrivere che dagli eventi in generale, come tu sia stata influenzata dalle tue letture pregresse. Ho subito notato come tu abbia provato a cercare di ritagliare ed inserire il maggior numero di caratteristiche comuni del fantasy e ci sei riuscita con grande successo.

Non manca proprio nulla: abbiamo un'eroina, una missione, magie, maledizioni e anche del sano romance. Da questo punto di vista, non posso negare quanto impegno e fantasia tu ci abbia messo per costruire l'intreccio e dettagliarlo il più possibile. Ho apprezzato molto il fatto che cercassi di dare spazio a tutti i personaggi e a renderli in qualche modo rilevanti per la narrazione e anche il lavoro che hai fatto per dare a tutti loro una personalità unica e malleabile, capace di essere influenzata da un background ben costruito e dagli eventi che stavano avvenendo. In particolar modo, mi è piaciuto molto come tu abbia reso simili Heris e Yagen, i due protagonisti della storia.

Heris è sicuramente l'eroina che un po' tutti ci aspettiamo essere la protagonista di un fantasy: una ragazza di umili origini che per puro caso, quasi come se il destino volesse premiarla, viene scelta dal magico antefatto che le regalerà fama, gloria e un'infinità di responsabilità. Il suo carattere duro, caparbio, determinato ed impulsivo viene smussato da un passato infelice e dalla sua purezza di cuore che la spinge a desiderare la pace per il suo mondo, facendo di tutto per porre fine alle guerre che lo stravolgono.

Yagen, invece, è l'eterno ragazzino che pensa al suo piccolo orticello, battendosi e sacrificando anche la sua parte più umana per salvaguardare le persone a cui tiene. Mi è piaciuto tantissimo il suo personaggio. Ho amato la sua psicologia: il modo in cui cercasse di seguire un piano logico e a suo avviso vincente per poi ritrovarsi a fronteggiare sentimenti per lui nuovi o in qualche modo pericolosi. Ho particolarmente apprezzato il ruolo che hai dato alle sue emozioni e pulsioni: quasi come se fosse costretto ad immedesimarsi nel mostro che tutti credevano fosse e non potesse lasciare in alcun modo che qualcosa interferisse. Il suo arrendersi alle volontà del mondo, solo per poter continuare a combattere per la sua causa e il modo in cui, quasi inconsapevolmente si ritrova poi ad innamorarsi e a rimanerne ferito. L'analogia che hai fatto tra il taglio che si è auto-inflitto all'inizio della storia con il dolore che proverà per l'abbandono di Heris è stata vincente perché in un modo o nell'altro, è stato lui a permettere all'eroina di avere così tanto potere su di lui, così come si è procurato quella ferita da solo, in preda ad una sprovvedutezza immatura.

Il rapporto tra i due mi è in generale piaciuto, ma ad essere sincera avrei preferito ancor più lentezza nel progredire della loro relazione. Ho apprezzato il loro avvicinamento fisico perché in qualche modo hai mostrato anche la parte più umana e debole di Heris. I sentimenti che entrambi iniziano a provare l'un per l'altra diventano così viscerali e in così poco tempo che avrei decisamente voluto leggere qualche interazione in più; anche magari, qualche conversazione più profonda e intima.

I paesi che compongono Thannaus mi hanno molto colpito, mi è piaciuto soprattutto il tuo modo di differenziarli, rendendoli unici nel loro genere e con uno specifico ruolo all'interno della storia. Anche il fatto che ogni regno possedesse un suo artefatto magico è stata un'idea caratteristica e originale e sono curiosa anche di capire come funzionano il resto degli oggetti magici citati e per quale motivo ognuno di loro sia stato affidato proprio a quel preciso regno. La Dormiente è sicuramente la mia preferita: ho letteralmente amato il capitolo dedicato ad essa e davvero credo sia stata la cosa che più di tutte mi sia piaciuta all'interno della storia.

Ma come non citare la vera protagonista del racconto: Kiogin. Devo dire che il rapporto tra Kiogin ed Heris è decisamente geniale. Il fatto che la spada la chiami a sé, rendendola così cieca e disperata descrive una relazione amorosa a tutti gli effetti. C'è questa fiducia intrinseca tra le due e questo mi ha molto impressionato. All'inizio sembrava quasi che fosse Kiogin a dettare le scelte e il destino di Heris ma poi mi sono resa conto che non è affatto così. La spada si fida della sua portatrice e scommetto che questo sarà decisivo nel secondo volume.

Tra i personaggi secondari ho davvero riscontrato una varietà di personaggi e storia disarmante. Maryn mi ha molto ricordato la psicologia degli Elfi domestici in Harry Potter. Quel suo modo di servire passivamente e di sottostimarsi così tanto mi ha fatto saltare alla memoria la scena in cui Dobby si punisce per aver parlato male del suo padrone. Mamma Arnauk l'ho trovata dolcissima, nonostante le sue fattezze robuste e intimidatorie. Izmir è probabilmente il personaggio che più ho fatto fatica a seguire: capisco il suo essere logico e riflessivo ma la velocità con cui ha deciso di tradire il suo re che riponeva piena fiducia in lui un po' mi ha fatto male. Ammetto di essere fin troppo empatica a volte.

La compagnia di Heris è composta da ragazzi formidabili di cui Nime sembra essere la punta di diamante ed in effetti il suo personaggio è quello che più mi interessava. La sua personalità calma e composta che ben rispecchia il suo aspetto quasi inquietante mi ha ricordato un po' gli elfi nel Signore degli Anelli e data la gente che vive a Valante, ho apprezzato come tu l'abbia distinta caratteristicamente.

I membri della Coalizione, per quanto compaiano poche volte e per tempi fugaci, si contraddistinguono comunque bene e in questo sei stata davvero brava. Taros mi ha ricordato un po' la figura di Don Abbondio nei promessi sposi, con la sua codardia e tendenza a seguire le regole per quieto vivere.

Tornando alla storia in generale e nel complesso mi è piaciuta e mi ha anche incuriosito. Sono davvero ansiosa di conoscerne il proseguo e di sapere come farà Heris a riconquistare la fiducia, sicuramente perduta di Yagen e se soprattutto i due riusciranno a coalizzarsi per riuscire a fermare da una parte l'avanzata della Palude Mortifera e dall'altra quella dell'egoista e feroce Coalizione.

La storia del sangue rosso e di quello nero è forse una cosa già vista ma mi piace l'importanza che tu hai dato al fluido demoniaco, rendendolo un'arma potente ma comunque a doppio taglio. I demoni di solito vengono trattati sempre con accezioni negative ed invece qui ho riscontrato figure originali e ben costruite. La loro origine poi mi è sembrata coerente, un po' come quella della palude mortifera e come quella di Heris stessa. Quasi a creare una sorta di filo conduttore che dimostrasse come le persone abbiano origine dalla cenere e come il male nasca dalla crudeltà e dall'egoismo. Davvero brava.

Parlando da un lato più tecnico, la tua scrittura è formidabile anche se non perfetta. Ci sono delle imprecisioni sintattiche ma per la maggiore sono dovute probabilmente a distrazione. Con qualche appunto e correzione puoi davvero migliorare tantissimo.

Hai un potenziale unico, il fantasy non è un genere facile da trattare perché spesso si finisce con il cadere nei soliti cliché e nel non saper gestire un intreccio che per definizione deve essere complesso. Invece, per quanto ancora un po' immatura, la tua scrittura dimostra come la tua fantasia e il tuo impegno possano portare a dei risultati incredibili.

La copertina della storia è forse la cosa che mi è piaciuta di meno. Personalmente mi sarebbe piaciuta una cover più simbolica piuttosto che esplicativa ma è solo la mia opinione personale.

La trama è ben costruita e coerente, il ritmo è fluido e scorrevole e il tuo modo di scrivere adatto al contesto e al genere. Mi piace come tu cerchi di rendere il tutto dettagliato, così da far comprendere esattamente ciò che sta accadendo. Le scene d'azione erano ben descritte e comprensibili. Le scelte dei personaggi per nulla scontate ed alla fine coerenti con la loro psicologia, su questo non mi sento di farti alcun appunto.

Nel complesso direi che la storia merita un bel 5 stelle su 5. C'è davvero tantissimo potenziale e confido che il secondo volume sarà ancora più strabiliante del primo.

La canzone che mi è venuta in mente leggendo la storia è: Heart by Heart di Demi Lovato che puoi trovare nei media del capitolo. Ho scelto questa canzone principalmente per il suo testo. Parla di un'amore che riesce ad aprire gli occhi e a mostrare il proprio destino. Un po' come è successo ad Heris, prima con Kiogin e poi con Yagen. Ora lei vuole decidere per se stessa e probabilmente senza l'amore che è sbocciato tra lei ed il re demone, questo non sarebbe mai accaduto. Spero che ti piaccia.

Detto ciò, concludo qui la mia recensione. La prossima storia ad essere letta sarà: "Due cuori e un passato" di Crixall.

Alla prossima!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 10, 2022 ⏰

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