Capitolo 2

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SOFIA

Quando esco dal bagno, il mostro è sdraiato sul divano. Si è addormentato con la tv accesa. Tutto sembra normale, non c'è nulla fuori posto. Forse non è successo nulla, forse è stato tutto solo frutto della mia fervida immaginazione. Ma ora c'è il dolore pulsante del taglio a farsi sentire, come per ricordarmi che è solo colpa mia. Se non fosse stato per me ora...

In quel momento suona il mio telefono, che come un salvagente mi tira fuori dall'oceano di pensieri che stava per sommergermi. 

La faccia di una ragazza con i corti capelli disordinati di una vivace tinta rossa e la lingua di fuori appare sul display del mio cellulare. É Chiara, la mia migliore amica. Sfodero la mia migliore espressione da "non è successo niente" e rispondo con un sorrisone sulle labbra.

«Pronto Chi...

«Sofi! Ma dove diavolo sei finita? Dovevamo incontrarci da Fra' per fare colazione insieme prima di scuola!

Fra' è la mamma di Matteo Mazara, detto Maz, il mio migliore amico. Gestisce il bar affianco alla  nostra scuola e  ogni volta che ci andiamo ci offre sempre delle brioche al cioccolato che sono la fine del mondo.

Mi batto la mano sulla fronte. Mi ero del tutto scordata dell'appuntamento con Chiara.

«scusa Chià, adesso arrivo»

Dico mentre a una velocità degna di un maratoneta infilo le scarpe, indosso il mio giacchetto di  jeans, prendo la cartella e, dopo una controllata allo specchio esco dalla porta.

Fuori l'aria settembrina è fresca e mi scompiglia i capelli mentre inforco la bici e pedalo a tutta velocità. Maz e Chiara sono fuori dal bar che mi aspettano impazienti, reggendo in mano un sacchetto.

Poggio la bici al muretto e la chiudo con la catena.  Nel frattempo sento qualcuno da dietro che mi abbraccia.

«Che fine avevi fatto Fi? Ti abbiamo preso la colazione! Per colpa di qualcuno siamo in ritardo!»

«Ricordatevi una cosa! I migliori si fanno sempre aspettare!» dico prendendo il sacchetto dalle mani del ragazzo e mangiucchiando quella brioche paradisiaca.

«Non con la Moroni alla prima ora!» grugnisce Chiara facendo finta di rabbrividire e spingendomi per farmi accelerare. Ridendo ci incamminiamo verso il cancello d'ingresso.

TEACH ME HOW TO FLY - da soli siamo forti, insieme diventiamo invincibiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora