-Clelia
Kageyama teneva gli occhi puntati sul campo, ma era distratto.
Nonostante si sforzasse di seguire la palla e osservare le azioni, non aveva potuto far a meno di notare che Oikawa e Hinata confabulavano a bassa voce, in disparte, senza prestare attenzione alla partita.
Di cosa stavano parlando? Discutevano di pallavolo e strategie? Parlavano della partita di quella mattina? Chiacchieravano di cose personali?
Perché Hinata volesse essere tanto amico di Oikawa restava un grande mistero per Kageyama.
'Forse non vuole essere suo amico, forse stanno...bé...flirtando?' Kageyama sentì la nausea al solo pensiero.
Era stufo di sentirsi così.
Si voltò alla sua sinistra e trovò gli occhi di Hinata puntati su di lui, Oikawa ridacchiava compiaciuto.
Kageyama si alzò e uscì dalla palestra.
Avrebbe voluto tirare una testata contro il muro, o contro Oikawa...o contro Hinata, perché era tutta colpa di Hinata.
Era sempre colpa di Hinata.
Hinata. Hinata, Hinata!
"Kageyama..."
L'alzatore si voltò, Yamaguchi si avvicinava a passo svelto.
"Che succede?" chiese Kageyama sulla difensiva.
"Volevo chiederlo io a te, stai bene?" il tono di Yamaguchi era preoccupato ma anche molto confuso.
"Sì, ho solo un po' di mal di testa" mentì Kageyama.
Bé, in parte era vero, si sentiva come se la sua testa fosse pesantissima e piena zeppa di pensieri incomprensibili.
Yamaguchi indicò una panchina sbilenca sotto un albero "Sediamoci un po' dai"
Kageyama lo seguì più per inerzia che altro.
Yamaguchi si sedette e si mise ad osservare il fogliame sopra le loro teste.
Kageyama non sapeva cosa dire.
"Se vuoi ho delle pasticche di-"
"Yamaguchi non devi preoccuparti per me, davvero. Sto già meglio, credimi, è solo la stanchezza"
"Come sei formale" Yamaguchi rise piano, senza sarcasmo.
"Dico solo che non c'è bisogno di preoccuparsi del mio mal di testa"
"No, infatti"
Kageyama alzò un sopracciglio, perplesso.
Yamaguchi sorrise, senza neppure guardarlo in faccia "Perché non è la testa a farti male...è quello che c'è dentro"
Kageyama non seppe cosa dire e non era nemmeno certo di aver afferrato.
"Qualcosa ti tormenta e sei agitato, vero?" chiese tranquillamente Yamaguchi.
Kageyama si limitò ad annuire.
"L'ho capito subito, anche Tsukki quando è in ansia fa così, non parla, si rabbuia e rimugina"
"Io non sono come lui" disse subito Kageyama.
"È esattamente quello che avrebbe detto anche Tsukki"
"Io non-"
Yamaguchi si voltò verso di lui "Senti, ho capito benissimo cosa c'è che non va. Capisco anche che una cosa del genere ti possa mettere a disagio e far agitare, ma per come la vedo io hai solo due opzioni..."
Kageyama non stava capendo assolutamente nulla, ma non voleva passare per un'idiota quindi annuì di nuovo.
"O aspetti che il week-end finisca e ci rifletti a mente lucida, o ti fai coraggio e confessi a Hinata i tuoi sentimenti" Yamaguchi gli batté una pacca sulla spalla e si alzò "Io torno dentro, voglio vedere la partita, tu pensaci pure"
Kageyama rimase seduto sulla vecchia panchina senza muovere un muscolo.
Confessare?
Sentimenti?
HINATA!?
Lui non aveva """sentimenti""" per Hinata, al massimo erano compagni di squadra, complici in campo...a pensarci bene forse non potevano nemmeno definirsi "amici"!
Perché lui e Hinata non erano amici? Che cosa fanno gli amici per dirsi tali?
Guardano film insieme e fanno dei pigiama party? Si sostengono a vicenda...si raccontano segreti.
Perché lui non faceva pigiama party con film insieme ad Hinata?
Perché sarebbe imbarazzante, lui e Hinata, da soli, di notte, nella sua stanza!
Ma perché? Gli amici fanno questo, Tanaka e Noya facevano sempre pigiama party con film e pop corn.
Una volta Kageyama era rimasto a dormire da Sugawara per parlare di tecniche e guardare la registrazione di una partita nazionale...non era stato affatto imbarazzante, Sugawara gli aveva perfino raccontato della sua intolleranza alimentare imbarazzante e di un suo vecchio litigio con Asahi...come fanno gli amici appunto.
Perché non si scambiava segreti con Hinata?
Perché non riusciva ad essere amico di Hinata?
'Oppure confessi ad Hinata i tuoi sentimenti' aveva detto Yamaguchi.
Sentimenti.
Provava dei sentimenti per Hinata? Era per quello che si sentiva in imbarazzo al solo pensiero di dormire accanto a lui, da soli? Era per quello che stava ben attento a non rivelargli qualcosa di troppo segreto? Era per quello che non sopportava l'atteggiamento di Oikawa?
Per un secondo pensò a quell'orribile immagine del giorno prima, Oikawa che accarezzava Hinata come se non ci fosse nessuno intorno, facendo battute, ridendo e posando la testa sulla sua spalla.
Come si sarebbe sentito se al posto del detestabile Oikawa ci fosse stato un altro, chiunque altro...Yamaguchi per esempio.
Yamaguchi sarebbe stato innocuo anche con Hinata seduto fra le gambe, il viso lentigginoso premuto contro i suoi capelli arancioni-
NO.
Kageyama non avrebbe tollerato nemmeno Yamaguchi in quella situazione.
Ma perché? Yamaguchi era innocuo, docile e aveva una cotta stratosferica per Yachi, quindi...
Kageyama scattò in piedi.
Non aveva ancora elaborato del tutto il pensiero che già sudava freddo. Hinata, sentimenti, non essere amici, l'imbarazzo, la tensione, quella sensazione nello stomaco, la rabbia verso Oikawa...il peso malinconico nel sapere che Hinata non sarebbe stato al suo fianco in campo per sempre.
Non c'era altra spiegazione, perfino lui, il compostissimo Kageyama Tobio, doveva ammetterlo: aveva una cotta stratosferica per Hinata.
"Ho una cotta stratosferica per Hinata" sussurrò fra sé e sé.
Tornò dentro deciso a fare qualcosa a riguardo. Doveva assolutamente agire, non sapeva ancora come, ma doveva mettere fine a tutta quella situazione assurda.
Sfortunatamente per Kageyama, la partita era finita e tutti iniziavano a risistemarsi per giocare terzo e quarto posto.
Hinata era già in campo che si riscaldava con i compagni mentre la squadra di Bokuto riprendeva fiato prima di giocare nuovamente.
Bokuto, oltretutto, era di pessimo umore. Kageyama non era ancora sicuro di provare simpatia per lui, era un personaggio...discutibile, non trovava altro modo per descriverlo.
Si capiva sempre a cosa pensasse, era un libro aperto per tutti. Era rumoroso e diceva sempre ciò che pensava, subito, senza nemmeno riflettere.
Kageyama si ritrovò a ponderare se quella strana qualità di Bokuto non fosse in realtà un pregio.
"Non posso credere che abbiamo perso, è terribile!" si lamentava il capitano della Fukurodani scivolando tristemente contro il muro della palestra.
"Bokuto-san non preoccuparti! Abbiamo comunque giocato una bella partita!" lo consolava Tanaka.
"Non è vero" Bokuto posò la testa sulle ginocchia, come se fosse sul punto di piangere.
Akaashi si sedette accanto a lui e gli accarezzò la testa "Pensa che ora puoi giocare di nuovo e vincere, hai l'occasione di battere Hinata e relegarlo al quarto posto, sarebbe sorprendente no? Sembra che tutti pensino che lui e Oikawa siano impossibili da battere questo week-end, ma tu potresti provare il contrario"
Bokuto lanciò uno sguardo furtivo verso il suo alzatore.
"E loro non si aspettano che tu ora abbia le energie per vincere, lasceresti tutti a bocca aperta" mormorò Akaashi facendo un piccolo cenno verso il campo.
Bokuto tirò su la testa e sul suo viso si dipinse un sorriso deciso "È vero!"
Akaashi annuì lentamente.
Bokuto gli diede un bacio sulla guancia e saltò in piedi, pronto a giocare.
Kageyama osservò quella scena incuriosito. Akaashi e Bokuto sembravano davvero inseparabili, perfino più di Noya e Tanaka, ma non sembravano così amici.
"Non fare il guardone"
Kageyama raggelò "Kuroo-san mi hai fatto prendere un colpo"
Kuroo rise e lo prese per le spalle, facendolo voltare dall'altra parte "Non è bene impicciarsi degli affari amorosi altrui signor alzatore...chiaro?"
Kageyama lo guardò confuso "Amorosi? Ma..." non finì la frase.
Akaashi e Bokuto...Akaashi e Bokuto!?
Hikari fischiò e la partita ebbe inizio.
Bokuto tenne fede alla sua promessa e né le alzate perfette di Oikawa, né i muri di Tsukki riuscirono a impedirgli di vincere la partita.
Oikawa era abbastanza piccato, ma non sembrava particolarmente adirato. Uscendo dal campo si scambiò una frase sussurrata con Iwaizumi, che era pronto a giocare per il primo posto, ma nessuno capì cosa si fossero detti.
Qualunque cosa fosse doveva essere riguardo una strategia segreta dell'Aoba Johsai, si disse Kageyama, perché persero miseramente 18 a 25 e la maggior parte dei punti dei vincitori erano stati segnati da Iwaizumi, che appariva instancabile.
Hinata era visibilmente distratto e pensieroso, neppure Bokuto era riuscito a farlo chiacchierare o ridere.
Kageyama lo aveva notato con la coda dell'occhio per tutto il tempo. Oikawa intanto era sempre seduto accanto al piccolo centrale.
Quando Hikari fischiò la fine della partita Kageyama si sentiva mentalmente esausto. Talmente esausto che non riusciva neppure ad essere troppo infuriato per l'ultimo set perso 12 a 25.
Iwaizumi aveva davvero dato il meglio di sé.
"Forza ragazzi, doccia e cena!" annunciò il coach Ukai.
"E mi raccomando non metteteci una vita!" lo incalzò il coach della Fukurodani.
Tutti si diressero verso le docce discutendo delle partite della giornata e di cosa ci sarebbe stato per cena.
"Kaoru ha detto che stasera si mangia pesce, sushi, soba e tutte cose abbastanza classiche" spiegò Kenma "Sono le preferite del professor Takeda e della sua promessa sposa a quanto pare"
"Perché Kaoru dice queste cose a te e non a me?" si lamentò Kuroo.
Bokuto rise rumorosamente.
Yamamoto batté una pacca sulla schiena di Kuroo "Perché quando Kaoru è con te di solito avete le labbra impegnate!"
Noya e Tanaka corsero a dare il cinque a Yamamoto.
"Siete disgustosi" disse Tsukki togliendosi le scarpe.
"Lo dici solo perché tu non hai mai baciato nessuno Tsukki caro" rispose Kuroo.
"Kuroo!" lo rimproverò Kenma.
Tsukishima si astenne dal rispondere.
La conversazione scivolò di nuovo nel tema pallavolo e le docce iniziarono a scrosciare rumorose.
Daichi, Suga, Akaashi, Kunimi e Kindaichi furono i primi a lasciare gli spogliatoi.
Kuroo e Bokuto chiacchieravano a tutta voce dalle rispettive docce, parlando del campionato nazionale di serie A in corso.
Kageyama riuscì ad afferrare Hinata per un polso appena prima che si spostasse nell'area delle docce.
Tra chi era già uscito e chi era ancora impegnato a lavarsi, la zona degli armadietti era praticamente vuota.
"Ti posso parlare un attimo?" disse Kageyama.
Hinata lo guardò con occhi enormi "Certo"
Kageyama lasciò andare il polso di Hinata e gesticolò come a voler trovare le parole giuste.
"Tutto ok?" chiese Hinata.
"Sì, sì ecco io..." Kageyama si interruppe.
"Hinata mi puoi prestare lo shampoo?? Il mio è finito!" Noya sbucò dalle docce senza assolutamente nulla in dosso e Hinata iniziò a ridere incontrollabilmente.
Tanaka e Yamaguchi uscirono dalla doccia e inziarono a prendere le loro cose per rivestirsi.
Kageyama si rassegnò e decise di andare a lavarsi.
"Kageyama cosa volevi-"
"Nulla, tranquillo ne parliamo dopo" tagliò corto Kageyama.
Quando Hinata riuscì a riavere lo shampoo da Noya e ad entrare in doccia, Kageyama era già uscito.
"SIA CHIARO" Naoko, la fidanzata del coach Ukai, era ferma di fronte ad un tavolo su cui era posta un'enorme ciotola da punch "Voi ragazzi potete bere SOLO questo punch, perché siete troppo piccoli e questo cocktail è calibrato da me secondo la mia esperienza di barista. C'è dentro pochissimo alcool, giusto per darvi un assaggio e solo perché oggi è un giorno di festa!"
"GRAZIE NAOKO-SAN" gridarono in coro Tanaka, Noya e Yamamoto.
"E ATTENZIONE..." Naoko puntò il dito verso i ragazzi "Chi sa di non reggere nemmeno una goccia d'alcool...sì faccino con le lentiggini sto guardando te in particolare...e te ragazzina bionda con la codina...BEVETE LE BEVANDE GASSATE ANALCOLICHE"
"Ci pensiamo noi Naoko-san!" annunciò Nishinoya.
Naoko puntò ancora il dito "E tu, testa a pallina da tennis, non provare a sgattaiolare verso il tavolo degli adulti perché io ho occhi OVUNQUE!"
Kentaro Kyotani esalò un sospiro irritato che sembrava più un ringhio che altro "Io nemmeno ci volevo venire qui" brontolò.
Naoko si voltò verso i professori e i coach e sorrise "E tanti auguri ai futuri sposi!" disse vittoriosa.
Il punch finì prima del cibo, tutti volevano assaggiarlo. Tutti volevano il bis.
Hikari e Shimizu sembravano preoccupate all'inizio, ma poi si resero conto che Naoko aveva ragione, il punch era abbastanza leggero da non far esaltare nessuno con un paio di bicchieri e non abbastanza in quantità da far bere tre o quattro bicchieri ad ognuno.
Yamaguchi e Yachi si divisero un bicchiere, Kenma assaggiò solo un sorso dal bicchiere di Lev, mentre Ennoshita e Asahi bevvero solo un bicchiere.
Noya e Tanaka erano un po' allegri dopo i loro tre bicchieri, Yamamoto rideva di continuo dopo il secondo e mezzo.
Daichi fece finire il suo secondo bicchiere a Suga che finì anche il mezzo bicchiere di Hikari, il terzo bicchiere di Kindaichi e il primo bicchiere solo assaggiato di Shimizu.
Kageyama non era ancora riuscito a parlare con Hinata.
Bokuto aveva sequestrato il centrale della Karasuno insieme a Kuroo e Kaoru e ormai brindavano al terzo bicchiere.
Akaashi e Iwaizumi chiacchieravano tranquillamete, unici al quarto bicchiere.
Oikawa si avvicinò a Kageyama con aria sorniona.
"A quanti bicchieri sei Oikawa? Sei già fastidioso da sobrio non voglio-"
"Zero" disse Oikawa "Il direttore d'orchestra non beve mai, ha troppe cose da tenere d'occhio"
Kageyama rise amaramente "Ma se prima ti ho visto letteralmente spiaccicarti su Iwaizumi con fare confuso"
"Sono un bravo attore, l'alcool è una buona scusa e non mi piace che Akaashi guardi Iwa-chan con quei suoi occhi da rapace"
"Perché? La tua squadra non può fraternizzare col nemico?" lo prese in giro Kageyama.
"No. Perché Iwa-chan è mio." rispose Oikawa con tono serio e fattivo.
Kageyama impallidì "Cosa?"
Oikawa sorrise "Iwa-chan è mio, solo mio e sono estremamente geloso"
Kageyama si ritrovò con troppe informazioni da registrare tutte insieme. Uno, ora era certo che ad Oikawa piacessero i ragazzi, o anche i ragazzi...e questo rendeva il suo atteggiamento verso Hinata ancora più fastidioso. Due, Oikwa e Iwaizumi? Come...come Akaashi e Bokuto? Cosa diavolo stava accadendo? Tre, Oikawa era geloso e possessivo, questa non era una sorpresa ma cozzava con le attenzioni che rivolgeva ad Hinata. Quattro, da quanto tempo Oikawa e Iwaizumi...insomma, si amavano? Erano...fidanzati? Kageyama non sapeva se essere sconvolto o colpito.
Eppure qualcosa ancora non tornava...
Kageyama era confuso "Ma tu...e Hinata...tu...ci stai provando con Hinata da due giorni!"
"Ti dà fastidio vero?" Oikawa sorrise.
"Assolutamente no, ma magari potrebbe dare fastidio a Iwaizumi" Kageyama cercò di ribaltare il discorso.
Oikawa sembrò colpito "Bella mossa, ma no...non pensare a Iwa-chan tu...non ti preoccupare di me e lui...pensa a me e il piccolo, fantastico, incredibile Hinata"
Kageyama forzò una risata "Non so cosa pensi di aver ottenuto ma sono rimasto solo sorpreso dal tuo comportamento con Hinata"
"Non ti da fastidio?" chiese con falsa apprensione Oikawa.
"No"
"Quindi non hai provato nulla quando mi hai visto abbracciare Hinata, accarezzargli la testa...oh ha dei capelli davvero morbidi, non si direbbe a vederli sai..."
Kageyama finse di essere disinteressato.
"Bene, meglio così Tobio-chan, perché avevo quasi paura di farti sapere che prima, mentre chiacchieravamo negli spogliatoi mi ha fatto talmente tanti complimenti che avevo quasi voglia di dargli un bacino~"
Kageyama si disse che non si sarebbe lasciato intimidire dalle provocazioni di Oikawa.
"Mi accontenterei anche solo di mordergli una di quelle sue tenere, morbide, guanciotte sorridenti"
"Chi sei sua nonna?" chiese velenoso Kageyama.
Oikawa si avvicinò e gli passò un dito sul lato del collo "No infatti, sarebbe più appropriato mordere le persone interessanti proprio qui, dove si tende la giuntura fra il collo e la spalla, sono sicuro che ci resterebbe un'interessante segno violaceo"
Kageyama afferrò il dito di Oikawa, allontanandolo bruscamente. Non disse nulla ma il suo sguardo parlò per lui.
Oikawa fece una smorfietta compiaciuta e fece per andare via, sussurrando a Kageyama "Allora non sono l'unico gelosone del gruppo"
Kageyama trattenne un sospiro esasperato, Oikawa era riuscito nel suo intento, dannazione.
Non poteva coninuare a rimuginare, doveva fare qualcosa.
Kageyama tornò a cercare Hinata con lo sguardo, ma sia lui che diversi altri ragazzi e ragazze non sembravano essere nei paraggi.
Nel frattempo, sedute in disparte, Shimizu, Yachi e Hikari chiacchieravano sottovoce.
"Digli che devi andare al Combini a prendere qualcosa da regalare domani come premio...è la verità no?" diceva Yachi.
Hikari arrossì "Mi chiederà perché non ci sono andata prima"
"Non c'era tempo, come non ci sarà domani mattina" disse Kiyoko.
"Esatto! E così potrete sfruttare la notte, che è più romantica!"
Hikari annuì "Gli dico...che so...fra un'ora all'ingresso della palestra? Così ho tempo per fare mente locale no...?"
Yachi e Shimizu annuirono.
"E se dice di no?" chiese nervosa Hikari.
Kiyoko fece spallucce "Lo conosci da due giorni, potrai metterci una pietra sopra..."
Yachi sorrise "E poi non dirà di no!"
Hikari si fece coraggio, si alzò e si diresse verso il tavolino del punch.
Tsukishima si stava versando il secondo bicchiere.
"Hey..." disse gentilmente la ragazza.
"Hey, vuoi del punch?" chiese lui.
"No grazie...volevo chiederti una cosa"
"Dimmi"
Hikari sorrise "Devo fare un salto al Combini...è a circa 1 km da qui, i professori hanno deciso di fare una colletta per comprare qualcosa da regalare domani come premio di partecipazione a tutte le squadre...tutte le scuole insomma...ecco, mi chiedevo se ti andasse di accompagnarmi"
Tsukishima sembrò preso un po' alla sprovvista da quella richiesta, ma poi si schiarì la voce e annuì brevemente "Certo, non mi va di lasciarti andare in giro da sola di notte, in una zona che non conosci per di più...in due sarà di certo più sicuro"
Hikari arrossì un po' ma cercò di non dare a vedere troppo il suo entusiasmo "Bene, allora diciamo fra un'ora davanti alla palestra, così intanto posso chiedere ai professori cosa intendono farmi comprare e possono comunicarmi il budget!"
"Va benissimo, vado a prendere la felpa allora, inizia a fare freschetto...no?"
Hikari annuì "Bene, a dopo..."
"A dopo" Tsukki la guardò allontanarsi poi si fiondò nella foresteria, sentendosi avvampare fino alla punta dei capelli biondi "INIZIA AFARE FRESCHETTO? Ma chi sei un anziano degli anni ottanta Tsukishima Kei?" si rimproverò da solo.
Sentì delle voci provenire dal salottino comune accanto alla sala delle colazioni e aprì subito la porta.
Dentro c'era un fornito gruppetto, Tsukki odiava chiedere aiuto...ma in quel momento era una questione di vitale importanza.
"Hey Tsukki!" disse Bokuto agitando il braccio.
Tsukki si pentiva già di quello che stava per dire "Mi serve il vostro aiuto..."
Hinata saltò in piedi sul divanetto su cui era seduto "Uh! Per cosa? Per cosa? È una cosa da fare in campo!?"
"No..." disse Tsukki "Hikari mi ha chiesto di accompagnarla al Combini fra un'ora..."
Tanaka e Noya esplosero in grida di giubilo.
"Grande Tsukki!" esclamò Noya.
"Ti sei trovato la ragazza eh!?" lo incalzò Tanaka.
"Shhh! Zitti e ascoltatemi!" disse severo Tsukki "Di sicuro vuole...insomma... chiedermi di uscire, credo...cioè è ovvio no? Altrimenti si sarebbe fatta accompagnare da una delle ragazze..."
"Ovvio" disse piano Akaashi.
Tsukki si sentì rincuorato da quell'affermazione.
"E io voglio farle capire che mi...che mi...piace"
"Tsukki!!!!!!" Noya era su di giri.
"Vai così!" aggiunse Hinata.
"Ragazzi! Fatelo parlare..." intervenne Bokuto "Non vedete che è...costipato!"
Akaashi rise lievemente.
"Ho usato bene la parola costipato vero?" sussurrò Bokuto.
"Abbastanza" rispose Akaashi.
Tsukki sospirò ma continuò a parlare "Ecco, mettiamo che io voglia...darle...un..."
"Un......" gli fece l'eco Tanaka.
"Un bacio!" concluse Tsukki "Mettiamo che io voglia darle un bacio, come faccio?"
Noya rise "Come sarebbe come fai? È una cosa piuttosto intuitiva"
"Sì ma...io...non ho mai baciato nessuno" Tsukki si sentì arrossire e la cosa non gli piacque per niente.
Tanaka batté le mani "Allora, step uno, le prendi il viso...Noya posso solo prenderti il viso?"
"Prego prego"
Tanaka fece vedere a Tsukki come doveva fare, in realtà era tutto un po' sgraziato e Noya continuava a ridere, ma Tsukki cercò lo stesso di prestare attenzione.
"Devi tenerle la testa capito? Come se fosse una cosa bella, devi guardarla con fare affascinante no..."
"Io credo..." intervenne Akaashi "Che Tsukishima abbia bisogno di un consiglio da parte di qualcuno che abbia baciato un'altra persona al di fuori della terza media"
Hinata rise di gusto e Tanaka gli lanciò contro un cuscino.
"Tanaka ha baciato ben tre persone!" disse Noya.
"Bé, povere loro" disse Akaashi "Tsukki, occhi a me"
Tsukki si voltò verso di lui, senza capire esattamente cosa intendesse l'alzatore.
Akaashi si alzò e si sedette sul pavimento, a pochi passi da Tsukki, poi fece segno a Bokuto di sedersi di fronte a lui.
Noya e Tanaka si scambiarono uno sguardo confuso.
Akaashi si alzò sulle ginocchia, così da essere qualche centimetro più in alto di Bokuto "Immagina che io sia te e Bokuto sia Hikari..."
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Un assurdo week-end di quell'estate
FanficQuando il professor Takeda annuncia ai ragazzi della Karasuno di essere in procinto di sposarsi, il coach Ukai decide di organizzargli un week end di partite, divertimento e buon cibo per l'addio al celibato, in compagnia dei suoi colleghi della Nek...