Passai la prima oretta della mattinata in totale relax, il deserto verde attorno a me, e gli occhi puntati sull'altro cielo... quello che lo specchio d'acqua restituiva, insieme ad alberi, cespugli e collinette erbose. Mi ero già tolto la polo, per stare più comodo, e mi ero sistemato sul mio spiazzo erboso preferito, dove in quel momento respiravo a pieni polmoni i profumi del muschio, delle ninfe, e dell'acqua pura e semplice. Per un attimo pensai di poter stare lì in eterno, così... tuttavia, quando stavo quasi per staccar dal mondo, capitò il più imprevedibile degli eventi: oltre gli alberi, da nord, vidi qualcuno. Non ero più solo, c'era una ragazza.
Non era una ragazza qualsiasi, era una mia compagna di liceo. Di vista la conoscevo già, si chiamava Jenny, e aveva più o meno la mia stessa età. Non sapevo che anno facesse, non ci eravamo mai parlati... solo in un paio di occasioni ci eravamo scambiati uno sguardo. Aveva un fisico snello, una pelle molto abbronzata e dei lunghi capelli scuri, che quel giorno al fiume, in quel momento, erano mossi da un filo di vento. Indossava un top chiaro, striminzito, e un paio di pantaloncini in jeans. Con sé aveva inoltre una borsa, tipo quelle da mare, dalla quale si vedeva spuntar fuori un telo da spiaggia. Sicuramente doveva avere con sé anche un costume, qualcosa da leggere, della musica, e altre amenità: si capivano subito i suoi intenti.
All'inizio lei non mi vide. Non so, forse nel fitto della boscaglia ero più mimetizzato, o forse l'ombra degli alberi stava facendo la sua parte... fatto sta che continuò a camminare per un po', proprio verso il punto in cui mi trovavo io, e non mostrò alcuna reazione. Forse, se m'avesse visto subito, sarebbe passata oltre, avrebbe cambiato posto; non fu così, tuttavia: la ragazza si infilò nel fitto degli alberi e continuò a venirmi incontro, la testa bassa. Poi, dopo essersi avvicinata ancora, guardò infine verso di me... e come me parve sorprendersi.
Ci fissammo entrambi. Ed essendo soli in un posto del genere, forse anche vista la reciproca conoscenza, ci venne naturale scambiare un saluto di circostanza. Quindi io tornai alle trote, continuando comunque a buttarle alcune occhiate, e pensar che da quel momento in poi sarebbe stato tutto un po' diverso. Nulla di drammatico, non la pensai in termini di meglio o peggio, ma la solitudine totale è un'altra cosa. Era per quello che ero andato a parare lì, no?

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Just a River
ChickLitLa più grande passione di Freddy, studente di liceo alle porte degli esami di maturità, è pescare. Ogni fine settimana, praticamente da sempre, il ragazzo raggiunge il fiume del suo paese all'alba, per passare ore a rilassarsi e a cercare di prender...