riciclare

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(in cui Damiano diventa un ecologista per rimorchiare)

Erano ormai due settimane che Thomas, Victoria e Luna provavano il profondo e animalesco impulso di prendere la testa di Damiano per sbatterla forte contro il muro della cucina che condividevano da quelli che erano ormai tre anni

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Erano ormai due settimane che Thomas, Victoria e Luna provavano il profondo e animalesco impulso di prendere la testa di Damiano per sbatterla forte contro il muro della cucina che condividevano da quelli che erano ormai tre anni.

Decidere di andare a vivere insieme a due studenti che non conoscevano a Victoria era sembrata una grande idea, e conoscere Thomas e Luna, i gemelli più affiatati tra loro che avesse mai visto, era stato da subito meraviglioso.

Non tutti gli universitari erano propensi a dividere la casa con una ragazza e un ragazzo, probabilmente pensando - in una maniera che Victoria trovava tremendamente arretrata oltre che quasi disgustosa - che i ragazzi non avrebbero potuto provarci con lei se ci fosse stato anche Damiano, e che le ragazze non sarebbero state del tutto al sicuro con il suo migliore amico. In effetti quest'ultimo punto lo capiva, anche se Damiano non avrebbe mai fatto del male a una mosca e per giunta era pure gay.

Alla fine al loro annuncio stampato su locandine in tutta Roma avevano risposto due persone. Una era stata scartata immediatamente dopo che aveva avuto la bella idea di palpare un seno di Victoria quando Damiano si era allontanato per prendere dell'acqua, mentre l'altra si chiamava Thomas Raggi.

Aveva spiegato loro che anche lui desiderava dividere un appartamento con altri studenti, ma che non avrebbe lasciato sola la sua gemella Luna, e per questo aveva trovato perfetto l'annuncio di Damiano e Victoria.

Era stato un colpo di fulmine istantaneo e si erano trasferiti il giorno stesso.

In quel momento, pensò Victoria, se ne dovevano per forza pentire amaramente. Avevano legato molto, tutti e quattro, e Luna e Victoria si erano fidanzate otto mesi dopo il loro primo incontro. Avevano apprezzato sin da subito le debolezze di ognuno di loro e i pregi enormi che tutti possedevano, eppure il lato ossessivo e fastidioso di Damiano non era mai uscito fuori prima di quel dannatissimo pomeriggio del cinque marzo.

Victoria non riusciva a spiegarselo, ma da quell'uscita solitaria che lo aveva portato a un centinaio di metri da casa per buttare la spazzatura Damiano si era fissato con la raccolta differenziata.

Non che fosse un male, ovviamente. I quattro già da prima della sua epifania smistavano carta, plastica e indifferenziata, e per assurdo era proprio Damiano quello che non aveva mai voglia di leggere l'etichetta dei prodotti per buttarli nel cestino giusto.

Il fatto era che il ragazzo aveva iniziato a smistare anche vetro, alluminio, umido, secco e un paio di altre cose di cui la bionda non sapeva nemmeno l'esistenza. E aveva deciso di imporlo anche a loro, diventando una Greta Thumberg molto più grande, molto più maschile e molto più fastidiosa.

Era impossibile vivere con lui ormai, anche buttare un assorbente diventava un'azione da isteria collettiva. Damiano pretendeva che la plastica viola che avvolgeva il prodotto venisse buttato separatamente, e alla vivace protesta di Luna - condita con qualche imprecazione degna del migliore scaricatore di porto, dettaglio che la fece amare ancora di più da Victoria - il ragazzo aveva risposto "non importa se vi fa schifo vederlo aperto nel cestino, l'ambiente è più importante".

contaparole 2021 - måneskin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora