2. la limousine

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Diluviando.
Ecco che cosa stava succedendo.

I nostri piccoli eroi, per la gioia di madre natura e quella dei lettori, avevano tutti dimenticato l'ombrello.
Le previsioni del meteo dichiararono esplicitamente che per la giornata di venerdì, ovvero oggi, avrebbe fatto bello, con piccoli soffi di vento.

Ma come ben tutti sappiamo, anche grandi eroi come Mrs Meteo potevano sbagliare.

Quindi eccoli lì: gli studenti della 2A, stretti sotto il sottile tetto della UA, che cercavano di non bagnarsi.

Iida, il capoclasse, provava a far stare i suoi compagni in silenzio, ovviamente, senza nessun risultato.

«Ragazzi, vi prego, cercate di non fare troppo rumore! È solo acqua! Sono sicuro che se collaboriamo possiamo trovare una soluzione e tornare a casa»

«Come se con un branco d'incompetenti potesse mettersi d'accordo in una situazione simile»

«Jirou! Non essere pessimista!» la rimproverò Hagakure.

Ormai Bakugou stava perdendo la pazienza: da lì a poco avrebbe ucciso qualcuno se non sarebbe tornato a casa.

«VOLETE UNA SOLUZIONE, MHM? - cominciò ad urlare lui, in preda ad un attacco di rabbia che, se fortunati, se la sarebbero scampata con solo qualche livido - ALLORA PERCHÉ NON CHIEDETE ALLA TETTONA MORA DI CREARE DEGLI OMBRELLI?!?!»

Gli occhi dei suoi compagni si spalancarono e non dissero niente per una manciata di secondi.

«Beh sì ha senso»

«Perché non ci abbiamo pensato prima?»

«Oh, finalmente posso tornare a casa senza che abbia il rischio di diventare uno straccio»

«Chi lo dice che tu non lo sia già, Kaminari?» gli fece notare Sero.

Il piccolo fulminato si guardò i vestiti, per poi sospirare:

«Beh, non l'ho mica fatto apposta! È colpa di Uraraka se ora ho i miei bellissimi pantaloni bagnati!»

«HAH?! E ORA SAREBBE COLPA MIA SE SEI INCIAMPATO SU UNO STUPIDO SECCHIELLO PIENO D'ACQUA?!» urlò Ochaco, sentendosi chiamata.

«TECNICAMENTE SÌ! MI HAI RINCORSO PER LETTERALMENTE MEZZ'ORA!» insistette nel tentativo di far ricadere le accuse su ella, avvicinandosi minaccioso al suo bel faccino corrucciato.

«HO FATTO PIÙ CHE BENE! COME HAI POTUTO FAR RICORDARE DELLA VERIFICA AD AIZAWA-SENSEI?! E POI, COME FAI A DEFINIRE QUEI PANTALONI 'BELLISSIMI'? CI SONO DISEGNATI DEI PROCIONI!»

«BRUTTA INSOLENTE, COME OSI INSULTARE QUESTO PREGIATO INDUMENTO?!?! APPARTENEVA A JUSTIN BIEBER QUANDO AVEVA 10 ANNI, BICH!»

Lei, dopo aver sentito quelle amare parole volgari, si tappò una mano in bocca: era scioccata dal suo comportamento irresponsabile!

«AH SÌ?! E IO SAREI UNA PUTTANA? TU VUOI PROPRIO MORIRE OGGI, EH! - gli disse prendendolo per il colletto e facendo scontrare il corpo del biondo al muro della scuola - NON TI È BASTATA LA LEZIONCINA CON LE SQUADRETTE?!»

«A QUANTO PARE NO, VISTO CHE OLTRE AD NON AVERE DEI GUSTI DECENTI NON SAI NEANCHE FARTI RISPETTARE!» obiettò Kaminari, cercando di togliere la mano di Uraraka dal suo colletto.

«Okay» disse lei.

«'Okay' cos-» provò a dire il biondo, ma ovviamente interrotto per l'ennesima volta da qualcosa.

«Questo» rispose con fierezza la castana, dopo aver fatto letteralmente volare il biondo nel-

«Nel cielo dipinto di bluuuu!» completò Hagakure.

do you want to be my umbrella? -kiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora