In meno di due minuti erano tutti riusciti a salire nella limousine: ovviamente, col fatto che stava piovendo a dirotto, ci furono state alcune spinte per entrare. Non volevano mica bagnarsi!
Il mezzo di trasporto aveva i posti a sedere poste in modo rettangolare, cosicché bastino per ospitare 20 bei ragazzini che chiedevano un passaggio.
Kirishima aveva Kaminari a destra, Mina a sinistra e proprio davanti a lui c'era Bakugou, che cercava in tutti i modi possibili di trovare una posizione comoda.
«Sto' sedile è fatto di marmo!» disse il biondo, imprecando i Santi.
«Dovresti abituartici, rimarrai lì per almeno 3 ore» tagliò corto il maggiordomo.
«CHE SIGNIFICA? NON CI RIPORTERETE A CASA?» urlò lui di ribatto, fermandosi del tutto.
«Non ho mai specificato in che casa vi avrei portato» rise Momo.
«Ma era sottinteso!» s'intromise Uraraka.
«Mica vi rapisco, state tranquilli»
«Ah no? Non era il tuo intento rapirci?» chiese il rosso, con un tono d'ironia.
«Se vi vorrei rapire non vi prenderei mica con una limousine, darebbe troppo all'occhio e mi scoprirebbero subito» Yaouyurozu prese dei fogli dallo zaino, scrivendoci qualcosina.
«In effetti» ammise Mina.
«Quindi...dove ci stai portando?» chiese Asui.
«Oh, nella mia casa di campagna!»
«E PERCHÉ MAI DOVRESTI PORTARCI IN UNA FATTORIA?!»
«Non lo sai, Bakugou? Verso le 18 di oggi chiuderanno tutte le strade di Tokyo per qualche ristrutturazione, non farei in tempo a portarvi ognuno a casa propria. - Momo si girò verso il biondo, facendogli vedere il suo cellulare in una chat aperta - Vedi? Ho già avvisato i vostri genitori e hanno tutti acconsentito, non c'è nulla di cui preoccuparsi!»
«QUELLA VECCHIA STREGA HA ACCETTATO?! - chiese più a se stesso lo scorbutico biondo - ME LA FARÀ PAGARE»
«Guarda il lato positivo - cominciò Ochaco- Avremo del cibo gratis!»
«Non cambierai mai» rise di gusto Izuku, appoggiando la sua mano sulla spalla sinistra della castana.
*skip time: 20 minuti*
«Che noiaaaaaa» si lamentò il ragazzo-fulmine, scrollando la home di Instagram.
«Vero, qui serve un po' di musica!» rispose la rosa, tenendo lo sguardo su quello stereo alquanto moderno a pochi passi più in avanti, proprio di fianco al sedile di Katsuki.
«Mina, non credo che sia una buona idea» le sussurrò nell'orecchio Kyoka, non togliendo gli occhi dal suo nuovo libro di Giuseppe Verdi. La corvina era ormai ossessionata, tanto da avere uno spartito, un libro o uno strumento legato alla musica ovunque lei vada.
Ella era seduta a sinistra della ragazza-acido.«Macché! -sorrise lei, slacciandosi la cintura che la teneva spiaccicata al suo sedile- Cosa potrebbe mai farmi? -disse ancora, alzandosi lentamente, in modo da non cadere, per raggiungere quello stereo- Devo solo rallegrare un po' l'atmosfer-»
Boom.
Il biondo la spinse in malo mado, facendola scontrare con il rosso, che la prese al volo prima che lei lo schiacciasse.«Bakubro! Ti sembra il modo di trattare una ragazza?» lo rimproverò Ejirou, accertandosi che la sua amica stesse bene.
«Si, Kirishima, sto bene -confermò- ma se il tuo caro amichetto mi facesse prendere quello stereo lo sarei di più!» guardò male il biondo.
«Decido io se mettere la musica o no! Avete dei gusti orrendi, mi rompereste i timpani per 3 ore di fila!» provò a difendersi l'altro.
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do you want to be my umbrella? -kiribaku
FanfictionChe cosa mai potrà succedere a due normali ragazzi nel periodo adolescenziale, ognuno con i suoi problemi, sensi di colpa e rimpianti? La verità è che il destino è crudele, e a volte questo porta a fare scelte sbagliate. Ma chissà, in certe situazio...