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CIAO mi chiamo Anna e ho 12 anni. Questa è la mia prima fanfiction e la sto scrivendo con la mia migliore amica. Siamo tutte e due Directioner e dobbiamo ancora digerire la storia di Zayn. Bene spero vi piaccia. scusate gli eventuali errori.
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ANNABELLE: Sono le 20.30 e questa sera dovevo uscire con Sophia, la mia migliore amica, ma con con la cagata planetaria del Serial Killer in giro per la città e bla bla bla non posso uscire.
Anche Sophia non puó ma io, anche se sarò da sola, esco a prendere una boccata d'aria. Mi infilo in paio di leggins, una felpa con le converse ed esco dalla finestra in camera mia.
Per strada non c'é nessuno ma non mi interessa molto. Inizio a camminare e mi avvio verso il bar ma appena lo raggiungo vedo che è chiuso.
"Fanculo" bisbiglio dopo aver fatto marcia indietro: andiamo come si fa a tenere chiuso un bar? Dovevo comprarmi le sigarette.
'Forse è per la storia del killer che nessuno a parte una stupida ragazza esce di casa?' mi suggerisce la vocina nella mia testa 'Allora sono tutti fifoni e pappamolli' mi ripeto.

Eh si, perchè infatti Annabelle non aveva paura, ma cosí credeva solo lei.

Decido di avviarmi verso il parco e mi siedo sulla panchina.
Noto una figura che si avvicina lentamente a me 'Allora qualcuno c'è' dico tra me e me. Quando si avvicina capisco che è un ragazzo dalla possente corporatura: è vestito tutto di nero, e sembra un ladro ma mi preoccupo poco. Dopo poco si siede accanto a me "Ciao come ti chiami?" mi disse con voce roca ma senza guardarmi "Annabelle. Annabelle Greys" rispondo un po' titubante "Tu?" chiesi girandomi a guardarlo "Harry. Harry Styles" mi rispose voltandosi a sua volta.
Oh cazzo. É lui. È il killer.
Quando mi guarda noto che é proprio bello: ha i capelli ricci color miele e due pozzi verdi in cui ci si perde.
"Hai finito di fissarmi?! Lo so che sono bello ma cosí mi sciupi" dice tutto d'un tratto.
"Oh si scusa" rispondo guardando le mie scarpe in quel momento molto interessanti.
"Be', è meglio che vada" disse alzandosi "ah... ti posso chiedere una cosa?" disse voltandosi verso di me. "Si" risposi piano "Ti posso chiamare Bella? So che ci rincontreremo".
Oh, merda. "Ovvio che puoi: e io ti posso chiamare Dio greco?" Ecco il mio amico amato subconscio. Ma che filmini mentali ti fai.
"Oh si, certo" risposi timidamente "Ok grazie. Ciao Bella" disse facemdomi l' occhiolino prima di voltarsi.
"Oh, ciao anche a te Dio greco"
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Sono ancora scioccata per quello che è successo trenta minuti fa.
Ora sono le undici ed è meglio che vada a letto. Mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte.

OH NO...(harrystyles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora