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La mattina dopo la sveglia suona e mi alzo svogliatamente abbandonando il mio caro amico letto.
Vado in bagno a farmi una doccia e dopo mi metto un paio di shorts neri, una canotta dei Chicago Bulls e le mie Converse. Prendo lo zaino e, dopo aver sceso le scale, mi dirigo verso la scuola.
HARRY: Ieri sera tornai a casa molto felice: infatti, finalmente, ho trovato la mia prossima preda. Stamattina l'ho seguita fino a scuola e mi sono nascosto dietro un cespuglio dall'altra parte della strada ad osservarla: cazzo se è bella.
"Andiamo Styles, non ti piacerà mica quella lí. Ricordati che la dovrai uccidere" mi ricorda subito il mio sobconscio. Ecco, ci si mette anche lui.
Eh comunque no, non piace Bella.
" Si come no"
Oh ma sta zitto tu.
" Stupido ti stai zittendo da solo, io sono dentro di te, idiota."
Non sono un idiota.
Il suono della campanella in lontananza mi sveglia dal mio stato di trance. Alzo lo sguardo e vedo Bella che entra affiancata da un'altra ragazza.
Bhe, ho deciso che da oggi in poi le starò attaccato come una cozza.
ANNABELLE: Mentrevandavo a scuola mi sentivo come seguita ma ho scacciato questo pensiero e dopo aver varcato il cancello della prigione...ops, volevo dire, scuola mi avvicinai a Sophia.
"Ciao Annabelle" mi disse con un sorriso a trentadue denti; io non so come uno può essere cosí sveglio alle otto di mattina.
"Ciao" risposi accennando un sorriso "Scusa per ieri sera: miei non mi hanno fatta uscire" disse tristemente "Non fa niente Sophia. Sono comunque uscita a fare due passi..." dissi ma subito mi blocca "Annabelle Lucinda Greys. Non hai sentito che di sera non si può uscire perché c'è quel killer che gira per la città?" mi dice un tantino arrabbiata, solo un tantino.
Io la guardai con sguardo indifferente "Si lo so. Ieri sera l'ho anche incontrato.." quando dissi questo Sophia spalancò la bocca e sbiancò "..ci ho anche parlato. È un figo assurdo. Io l'ho soprannominato Dio greco" dissi ridendo leggermente.
"Tu sei completamente andata" sussurrò Sophia " Annabelle ti rendi conto che è un killer: vuoi lo spelling? K.I.L.L.E.R"disse sbuffando.
Dio sembra mia madre.
La campanella suona e ci dirigiamo verso le nostre aule. Mi fermo e guardo il mio orario: PRIMA ORA matematica.
Ma vaffanculo, il modo migliore per iniziare il primo giorno di scuola.
Ora che ci penso, è il 15 settembre e fa ancora cosí caldo. Accidenti.
"Ci vediamo a pranzo Annabelle. Ciao" mi disse Sophia, prima di sparire dietro l'angolo.
"Ciao" le dissi ma sicura che non abbia sentito, mi avvio ad entrare in aula.

OH NO...(harrystyles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora