CAPITOLO 3

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Sento dei passi avvicinarsi alla porta, prendo il coltello e mi metto davanti alle ragazze.

"Amanda sono io apri" la voce di Ascanio mi fa correre verso la porta, una volta aperta lo trovo davanti a me con la camicia piena di sangue come tutti gli altri.

Mi faccio di lato per farli passare.
Ermil si affretta a raggiungere sua moglie che si alza per abbracciarlo.

Mi giro e trovo Dimitri appoggiato al tavolo che mi guarda, anche lui la camicia piena di sangue, le mani appoggiati sul tavolo dietro di lui lo sono anche.

"Certo che hanno le palle di venire proprio oggi " sbuffa Tommaso seduto vicino a Meg.

Alzo gli occhi al cielo, non che me ne frega qualcosa.

"Sanno della nostra alleanza vuol dire che qualcuno li ha avvertiti" Ascanio arrotola le maniche della camicia sporca.

"Sarà quella puttana di Sara, e quella che sta più vicina a noi" Entra papà pulito senza neanche un'ombra di sangue.

"Non insultarla " mi guarda con le sopracciglia alzate .
Si avvicina a me con fare minaccioso.

"Avvicinati di un'altro passo e finisci senza mani".

Lo minaccia Dimitri adesso vicino a me, mio padre fa dei passi indietro prima di girarsi del tutto.

"Propongo di avvicinare la data del matrimonio così da evitare altri attacchi da parte loro" il fratello di Dimitri si rivolge a Ascanio che annuisce prima di guardarmi .

"Tra due settimane " il mio cuore manca un battito, e mi sento soffocare faccio un passo indietro continuando a guardare mio fratello con le lacrime agli occhi.

Mi giro ed esco dalla sala, ignoro i continui richiami dei miei fratelli.
Salgo le scale non guardando in giro, c'è troppo sangue.

Entro in camera mia e lancio il coltello che si conficca nella porta del bagno.

Mi siedo per terra tenendo la testa con le mani.
"Perché..perché io " le lacrime che trattengo da questa mattina escono libere, si fanno spazio tra le mie guance,sento il loro gusto salato sulle labbra.

Alzo la testa e fisso la porta dove una linea di sangue cola dal coltello.

Qualcuno apre la porta e Meg entra, si siede vicino a me, mette il suo braccio sulle mie spalle e mi avvicina a sé lasciandomi sfogare.

La mattina dopo siamo stese per terra con i vestiti addosso da ieri.
Mi alzo appoggiando i gomiti per terra.
Rimango a fissare la porta sporca.

Meg si gira su un fianco continuando a dormire.

Sento la porta aprirsi lentamente, e la testa di Ascanio sbuca da quel poco che ha aperto.
Entra e richiude la porta, nota Meg che dorme vicino a me.

"Avete dormito per terra " più che una domanda sembra un'affermazione.

Si siede sul letto e si accorge del coltello sulla porta.
Si gira verso di me con un sorrisetto mi indica la porta.

"Hai cercato di uccidere Meg, siamo sicuri che e viva " gli tira un calcio sulla coscia.

Continuo a guardarlo, "che vuoi Ascanio dirmi che hai spostato il matrimonio a domani non ne sarei sorpresa." Apoggio la testa sul muro dietro di me.

Sospira prima di venire vicino a me, spinge meg di lato e si mette vicino a me.

Meg si alza guardandoci persa, si mette seduta e rimane a fissare il vuoto per dei secondi prima di alzarsi a e uscire dalla stanza appena nota che c'è Ascanio.

Un Amore improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora