il primo bacio

27 2 4
                                    

I giorni passavano, ci incontravamo quasi ogni giorno nel quartiere della mia amica, dove dormivo quando potevo, visto che dovevo andare a scuola.

Non passavamo il tempo come due fidanzatini, tra baci e abbracci, ma passavamo il tempo ad essere ancora bambini. Mi ricordo che ci rincorrevamo e tu mi prendevi sempre, ero quasi indispettita e cercavo sempre di correre più lontano da te o a nascondermi ma tu riuscivi sempre a riprendermi.

Come sempre...

Mi ricordo che un giorno siamo stati insieme fino a sera, eravamo solo noi quattro senza gli altri ragazzini del quartiere e io stavo gelando dal freddo, il freddo di febbraio che ti congela le ossa e le mani, quasi a diventare una statua di ghiaccio. Io come sempre non ero coperta bene, avevo soltanto una felpa con la zip sopra e nient'altro, lui si e offerto di darmi la sua di felpa, mi ricordo che negai fino alla morte perché non volevo morisse dal freddo, dato che sotto aveva soltanto una canottiera a maniche lunghe, ma lui se le tolta lo stesso e me la messa. Io penso che era una delle sue felpe preferite visto il numero di volte che glie lo vista addosso, era una felpa di snoopy rossa.

Sentii subito il calore, visto che la felpa era già calda, aspirai l'odore,
quell'odore...
quasi a farmela a entrare nell'anima, anche se in realtà non lo sapevo che da li a poco avrei capito che mi era entrato, proprio lí... nell'anima e non l'avrei mai più rimosso.

Non volevo andarmene, soltanto per tenermi la sua felpa, ma a casa non la potevo portare, avrebbero fatto troppe domande e poi non avrei mai fatto camminare lui al freddo senza essere ben coperto.  
Mi ricordo ancora la seconda felpa che mi ha messo per non farmi morire dal freddo, era la stessa ma grigia, amavo le tue felpe larghe, proprio perché amavo le cose larghe, infatti non mettevo mai jeans o magliette strette, ma sempre tute di qualche personaggio disney che tanto amavo.

Un giorno eravamo tutti insieme sempre a giocare ma lui era seduto e mi aveva invitato a sedermi vicino a lui, così ho fatto ma poi ha provato a baciarmi, ormai era passato quasi un mese ma io mi girai e non ne volli più sapere di girarmi, ma lui mi chiamo con emergenza per cui mi girai e lì mi ha baciato, un bacio a stampo, a tradimento.

Il primo bacio...

Io lo guardai vergognosa, ma non me lo potrò mai dimenticare, non so cosa provai perché era un miscuglio, tra felicità e qualcosa da dentro che batteva per uscire fuori.
Mi resi conto solo lí che effetivamente avevo un cuore, perché cominciò a battere così forte da sentirlo in gola, come se volesse uscire dal cuore e volare, come se gridasse tante parole che ancora io non comprendevo; il cuore parla la lingua dell'amore e io ancora l'amore non sapevo cosa fosse.

Il momento si interruppe quando tutti se ne accorsero e hanno cominciato a prenderci in giro ed io lo abbracciai e mi nascosi la faccia sul suo petto, era il mio nascondiglio da tutto, dalle paure, dalle paranoie e dalle ansie. Era proprio lì, nelle sue braccia il mio posto preferito, se ci penso.
Le sue braccia...

Non mi dimenticherò, poi, la notte che passai a pensarlo, volevo baciarlo ancora, era qualcosa di strano ma che mi rendeva felice, qualcosa che, non mi ero accorta in quel momento, sarebbe poi diventata droga e anche cura per me. Quella notte quando mi resi conto di tutto ciò che era successo, capí cosa gridava il cuore "L'amore è lui" .

Quello fu il nostro bacio, mai mi sarei aspettata che da lì in poi avrei desiderato soltanto di baciare le tue di labbra carnose, prive di deserio, perché il nostro amore era ingenuo così come tutte le sue forme, i baci o gli abbracci. Non c'era passione nè desiderio, ed era una cosa meravigliosa se ci penso adesso, con i tuoi baci mi dichiarivi che volevi prenderti cura di me, perché l'amore non si riduce al mero sesso e passione, l'amore è sostanza formata dal prendersi cura l'uno dell'altro, sono le carezze senza secondi fini, sono i segreti che non si dicono a tutti ma soltanto alla persona che, appunto ami. L'amore è un'insieme di cose e se per me lì in quel momento era scontato, quel bacio ha mirato a rubarmi il cuore e a fottermi il cervello, prima ancora del corpo, è li che si riduce l'amore nella banalità di una serie infinita di gesti che si fanno soltanto per il bene dell'altro.

Quello che mi resta di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora