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Arrivammo davanti a quell'edificio imponente.
Era inquietante e macabro, aveva colori scuri e per di più quel giorno pioveva e non avevamo l'ombrello.
L'unica cosa calda era la mano di Baji che mi stringeva.

Venimmo portati in una sala.
Ci lasciarono lì senza un cambio asciutto e al freddo.
Quando ci avvicinammo per scaldarci ci divisero e portarono in stanze separate.
C'erano luci calde ma poco illuminante.

Mi diedero una camicia da notte sbiadita e odorante di muffa.
Chiesi dov'era Baji.
Mi mollarono uno schiaffo e dissero di non rompere.
Mi misi a sedere su un letto trattenendo le lacrime.
Avevo paura, ero solo.
Mi rannicchio tra me e me.
Ad un certo punto mi sento tirare il vestito.
C'era Baji sorridente con il labbro spaccato, non so se dal freddo o perché avevano picchiato anche lui.

Andai subito a ripulirgli il sangue con la manica.
Lui continuava a sorridere, faceva quasi paura.
Continuava a rassicurarmi e dire che era tutto apposto e si sarebbe risolto tutto.
Continuava a ripetere che sarebbe stato per sempre al mio fianco e mi avrebbe protetto.

I giorni d'inferno iniziarono.
Ci maltrattavano ogni minuto, gli unici momenti di "pace" che avevo era quando Baji mi prendeva per mano e uscivamo di nascosto e andavamo in quel giardino poco curato pieno di erbacce.
Rientravamo sempre senza che se ne accorgessero ma quando lo notavano...
Finivo sempre per piangere.
O almeno quando ero più piccolo.
Ho imparato a subire.

Certo io piangevo perché sentivo male ma Baji mi si parava davanti e prendeva lui la maggior parte delle botte.
Forse era anche per quello che piangevo.
Soffriva per me.

Il periodo peggiore però arrivò quando iniziammo a diventare adolescenti...
Volevamo scoprire cose nuove e, forse anche perché c'erano più ragazzi che ragazze in quel posto, cercavano piacere l'uno nell'altro.
Ovviamente tutto di nascosto.
Non osavamo pensare cosa sarebbe successo se ci avessero scoperti.
Poi dei giorni li spendevamo solamente a coccolarci o curiosando a leggere libri di ogni materia.

Però anche se passavamo ebbasta il tempo insieme ci guardavano tutti con disgusto come se stessimo facendo qualcosa di sbagliato.
Io ero intimorito da quegli sguardi ma Baji sorrideva a testa alta illuminato dal sole.
Mi sembrava la persona più incredibile di tutte.

Un giorno stavo andando a cercarlo in camera, non lo trovai.
E quando feci per uscire quelle persone mi bloccarono alla porta ghignando in modo malefico e inquietante.

"è andato via, non lo sapevi?"
"non c'è più nessuno che ti può proteggere..."

Allungarono troppo le mani.
Ero schifato.
Non riuscivo nemmeno a piangere.
Ero solo distrutto emotivamente.
Mi aveva abbandonato.
Ho sbagliato qualcosa?
Certo...
Non sarebbe mai andato via così...
È colpa mia...
Mi odiava...
Faccio schifo...
Era stanco di proteggermi si vede...

I miei giorni diventarono vuoti...vuoti...
Sempre più abusi...
Sempre più voglia di farla finita...
Ma qualcosa, forse paura o forse una qualche speranza, mi trattiene dal farlo.
Forse sto aspettando che qualcuno venga a salvarmi...
Salvarmi...
Salvatemi...
Aiuto...
Vi prego...

𝐀𝐧 𝐇𝐚𝐩𝐩𝐲 𝐄𝐧𝐝𝐢𝐧𝐠 // 𝐁𝐚𝐣𝐢𝐟𝐮𝐲𝐮𝐤𝐚𝐳𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora