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Arrivò il tardo pomeriggio e così andammo in studio

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Arrivò il tardo pomeriggio e così andammo in studio. "ma ciao bellissima" sentii una voce, e non potevo non riconoscerla. "Liviaaa, da quanto tempo!". Mi sono appena accorta che i due fratelli Taylor hanno dei modi di fare molto simili.

La band cominciò a suonare, Freddie aveva una voce davvero bella, da far venire i brividi. Nel mentre continuavano a suonare, ne approfittai per fare qualche domanda alla mia amica.
"ivi , allora il fidanzatino?" , "ma vaffanculo vai" scoppiammo a ridere. Siamo fatte , così l'una prende per il culo l'altra e ciò ci unisce molto. Praticamente la maggior parte della mia adolescenza l'ho passata con lei. Ovviamente con di mezzo gli studi ci siamo viste poco. Ma ora essendo adulte, è arrivata la "liberta".

"Comunque ti sta guardando..." dissi misteriosa. "Chi!?"... rimasi taciturna, "no mo' me lo dici" un classico di Livia, non lascia le cose a metà "un certo bassista dai lunghi capelli ti sta lanciando certi sguardi amica mia...Poi fai te". Mi guardò un po' incredula, poi notai un piccolo ghigno apparire sul suo volto. "In effetti...Roger non mi aveva detto di aver scelto un bel bassista" Lei e i bassisti sono una cosa unica , letteralmente.


La band finì di provare e decisero di prendersi una pausa andando a bere qualcosa in un bar. "Quindi per tutti una birra fresca?" chiese mio fratello. "va bene allora ci porti 6 birre grazie " . concluse sempre lui osservando bene la barista facendole un occhiolino , ma riscuotendo poco successo. "Il nostro Brian vuole fare colpo con le buone maniere, beh amico,  stai sbagliando approccio, quante volte ti ho detto di fare il menefreghista?" disse Roger facendo il 'saggio'. "Infatti , facendo il menefreghista, hai ben notato quanto durano le tue relazioni, una settimana(?)" controbattè la sorella. Mi scappò una risatina che tutti notarono "che stronzette malefiche" borbottò il biondo. "Non hanno tutti i torti" si fece scappare John. Che dire tutti risero perchè nessuno si aspettavano che un angelo direbbe una cosa del genere.

Il pomeriggio proseguì abbastanza tranquillamente, avevamo passato del tempo insieme divertendoci e scherzando. "Comunque dobbiamo vederci più spesso" , "si hai ragione, domani sera verrai a vedere la band suonare?" Mi chiese Livia. "Certo che ci sono". Ci abbracciammo e tutti tornarono nelle loro abitazioni.

***

"Pronto Roger?" domandai appena mi rispose al telefono. "Già ti manco? Ok che sono fantastico ma sarà passata mezz'ora" il solito narcisista pensai. "Si , appunto per questo mi daresti il numero di tua sorella così ci teniamo in contatto?" , "e se dicessi di no?". Che stronzo odio quando fa così. "Taylor non farmi incazzare ti avverto" lo misi in guardia , "ok d'accordo , a proposito alla fine ce l'ha fatta tuo fratello con la barista?" chiese ironico per allungare la conversazione , tipico di Roger.
Rimanemmo un altro po' al telefono e alla fine mi dette il numero.

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passarono qualche giorno ed io e Livi non perdemmo tempo a recuperare il tempo perso della nostra amicizia. infatti momentaneamente mi trovavo a casa sua e ci stavamo preparando per una serata tra amiche, quella sera sarebbero state presenti oltre a noi due : Agnese ovvero la ragazza del pub, Valeria un'amica di Livia e Mary che tutti conoscete. avremmo trascorso la serata in un locale abbastanza conosciuto in città.

"secondo te dovrei mettermi l'eye-liner oppure solo la matita?" chiesi alla mora. "saresti uno zuccherino con la matita sotto gli occhi a parer mio, Freddie dice che sembrano gli occhi di una tigre" Livia guardò male il fratello e con un bel calcio nel lato b , lo scacciò da camera sua. "apparte gli scherzi , metti la matita senza troppe paranoie" confermò la ragazza.

squillò il telefono..."LIVIA VAI TE A RISPONDERE!!?" , la ragazza sbuffando si alzò dal letto in cui era seduta pochi secondi fa e rispose. decisi di seguirla per sapere chi fosse. Non riuscii a capire molto della conversazione, ma Livia rideva, rideva e rideva. 
"oh ma che cazzo ridi" mi fulminò con uno sguardo serio che mi mise quasi paura. dopo qualche minuto chiuse la chiamata e mi ignorò. "ao ma che fai mi ignori pure? chi era il fidanzatino?" mi beccai un'altra occhiataccia senza risposta. "beh ecco" si decise a parlare "era john e voleva parlare con me e non con roger a quanto pare.." iniziò a sorridere "insomma mi ha chiesto se in questi giorni sarei uscita con lui a prendere un gelato" concluse la ragazza al settimo cielo. "dipende che gelato intendi...", "MARTINAA". un'ennesima occhiataccia da parte di Livia e a quel punto ci accorgemmo che stavamo ritardando per la serata, così afferrammo borse e cappotti, salutammo Roger (che ci squadrò dalla testa ai piedi per il nostro outfit abbastanza provocante) e uscimmo finalmente di casa.


𝑶𝒄𝒆𝒂𝒏 𝒆𝒚𝒆𝒔 / 𝑹𝒐𝒈𝒆𝒓 𝑻𝒂𝒚𝒍𝒐𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora