capitolo 5

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"Senti questa è la mia camera vedi di uscire" dico in tono acido

"No esci tu è camera mia" risponde aprendo l'armadio.

"Senti ora vado a vedere perché stiamo nella stessa camera quando dovremmo stare da soli" rispondo aprendo la porta.

"Aspetta vengo con te" dice prima che potessi uscire.

"Muoviti" dico in tono freddo.

Quando esce ci incamminiamo verso la segreteria. Appena entriamo la signora di prima ci guarda attentamente.

"Cosa ci fate qui signorina martinez e signorino hemmings?" Chiede lei scrutandoci da cima a fondo.

"Allor-" lo interrompo.

"Vorremmo sapere perché siamo finiti nella stessa camera del dormitorio" dico fulminando luke con lo sguardo perché mi ha messo un braccio sulle spalle che mi tolgo immediatamente.

"Oh certo. Perché avevamo finito le camere e quindi abbiamo estratto a sorte per chi doveva dividere la camera e siete usciti voi due." Risponde gentilmente.

" oh va bene. Ma non si potrebbe risolvere la situazione perché io con questo cretino qua non ci sto in camera" dico indicando il biondino.

"e io non voglio stare con questa stronza" dice lui guardandomi negli occhi ma io lo guardo freddamente e lui distoglie lo sguardo.

"Mi diapiace almeno per il primo trimestre dovrete stare insieme poi si vedrà" riaponde semplicemente.

" ma non era vietato avere maschi e femmine insieme?" Chiedo appoggiando le mani sulla scrivania.

"Si ma se è stato scelto così. Così rimane. E non insistete se non volete una punizione" dice.

"Per me sarebbe la prima delle tante" riaponde lui menefreghista.

"A me non interessa. Ma visto che dobbiamo stare comunque insieme preferisco senza punizione" dico uscendo dalla segreteria seguita da lui. Mentre camminiamo nel corridoio deserto luke mi prende per le spalle e mi appoggia al muro.

"Ti volevo chiedere scusa per quello che è successo 6 anni fa" dice e nei suoi occhi noto il dispiacere e la sincerità delle sue parole ma non mi interessa.

"Staccati.da.sopra.di.me" ringhio a denti stretti.

"No fin quando non mi perdoni" dice guardandomi con i suoi occhi del colore del cielo. Lui sa che sono il mio punto debole ma non gliela do vinta. Neanche morta. Pensai e sorrisi al pensiero che secondo lui sono così ingenua.

"E io invece ho detto lasciami" riapondo guardandolo con il mio sguardo freddo

"Altrimenti?" Chiede beffardo.

" altrimenti... questo" dico per poi dargli un pugno nello stomaco e spingendolo indietro mentre si piegava in due dal dolore.

"Non sei la stessa vanessa di un tempo e dopo questo sappi che ti sei fatta un nemico" dice leggermente arrabbiato e io scoppio a ridere e mi avvio nella mia camera dove sistemo i miei vestiti e quando ho finito mentre mi stavo buttando sul letto bussano alla porta. Chi sarà? Forse giada o louis. Quando vado ad aprire vedo una cresta verde che solo sua può essere.

"Mikey" dico saltandogli addosso.

"Vanessa sei bellissima e adoro i tuoi capelli" dice ricambiando l'abbraccio. Quando ci stacchiamo gli dico "ma sei andato in palestra?" Tastandogli i muscoli.

"Si sono cambiate molte cose. Poi ti racconto. Non ti ricordavo così bella." Dice squadrandomi da capo a piedi.

"Non sono bella come dici. Sono solo cambiata ed è passato del tempo che mi ha fatto cambiare poi lo vedrai quando parlo con luke." Dico semplicemente.

"Comunque mi hanno detto che state nella stessa camera" dice.

"Si è vero" dico vaga.

Mentre parlavamo la porta si spalanca..

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