capitolo 33

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Quando entro in stanza chiudo la porta alle mie spalle ed accendo la luce.

Girandomi trovo steso Jordan sul suo letto che mi guarda con aria furba, con le braccia sotto la testa.

"Jordan" esclamo leggermente sorpresa dal cambio di orario della vicenda.

Doveva accadere nel cuore della notte mentre adesso sono a malapena le dieci.

Lui sempre guardandomi si alza dal letto avvicinandosi mentre io indietreggio verso la mia scrivania dove è situato il computer.

Avevamo organizzato insieme ai poliziotti che appena sarebbe venuto avrei dovuto premere il pulsante 'invio' sulla tastiera per inviare un messaggio per avvisare che dovevano prepararsi tutti.

"Vanessa, cara, come va?" Mi chiede mentre io riesco lentamente a premere il pulsante sul computer.

"Va tutto molto bene, a te? Sei più riuscito a trovare qualcuno che combatta per te che sia forte quanto me?" Incrocio le braccia usando il mio sorriso beffardo.

Lui scoppia in una risata maligna che mi fa rabbrividire.

"Oh, si che l'ho trovato. Lui mi aiuterà a farti pentire di quello che hai fatto. In poche parole combatterete e lui ,come minimo, ti manderà in coma per cari mesi così capirai che non bisogna mai dirmi di no." continua con il suo ghigno malefico.

"E chi sarebbe questa persona? Lo sai che nessuno mi batte" dico avvicinandosi a lui per starci ad un palmo dal naso in segno di sfida.

"Io" esce una figura dal bagno.

Jeans neri molto stretti, maglia nera a maniche corte che copre il busto molto chiaro del ragazzo e poi un ciuffo biondo accompagnato da un sorriso malefico contornato da un cerchietto nero.

Luke.

Quello che credevo fosse il mio migliore amico.

Mi ha tradita.

Inizio a ridere falsamente.

"No, ma dai. Tu ,Jordan, hai scelto questo cretino anche se sai che io già l'ho picchiati varie volte? Mi deludi " esclamo guardando i due dalla testa ai piedi.

"Lo so.. Ma ho scelto lui perché è il tuo punto debole anche se tu ancora non lo sai. Ed ora senza fare storie andiamo che dovete combattere tanto so che tu non ti tirerai mai indietro" dice lui tirandomi un braccio.

Io alzando gli occhi al cielo li seguo perché dovevo seguire il piano.

Mentre lentamente scendiamo le scale luke mi arriva di fianco e dice a Jordan di andare a prendere l'auto mentre lui mi controllava.

Quando se ne va luke mi si avvicina.

"Fin quando ci sarò io, nessuno ti toccherà" sussurra lentamente.

Mi accarezza il viso mentre parla. Quando sto per chiedergli spiegazioni lui si allontana e mi guarda in modo freddo perché vede arrivare Jordan.

Durante il viaggio luke, che guida, mi guardava dallo specchietto continuamente.

Dopo poco arriviamo e...

**angolo autrice**

Scusate il ritardo con l'aggiornamento, ma comunque ci sono riuscita.

Spero che la mia storia vi stia piacendo.
Quindi...

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Un bacio a tutti .. Ciao

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