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"Come mi sta questo vestito?" Chiese la mia migliore amica uscendo dal camerino e facendo un giro su sè stessa mentre io alzai gli occhi al cielo sospirando.

"Courtney, tu sai che queste cose non mi interessano." Intervenni accarezzandomi la nuca.

"Sì, ma potresti almeno fare finta?" Sbuffò lei.


Cercai di essere la più entusiasta possibile ma nonostante questo non riuscivo a sentirmi a mio agio nei negozi di vestiti; ero la classica ragazza che amava starsene a letto a dormire fino a mezzogiorno, la classica ragazza che leggeva molto, quella che amava le lunghe docce calde, le passeggiate al chiaro di Luna e la musica ad alto volume per staccare dalla realtà. Invece lei amava il casino, le feste in discoteca e farsela con i ragazzi; alcuni mi domandavano il motivo per il quale fossi la sua migliore amica se eravamo una l'opposto dell'altra.

In effetti eravamo completamente diverse ma mi stava aiutando tantissimo, riusciva con il suo buon umore a tirarlo su a mia volta, con le sue battute -a volte sceme- era capace di farmi ridere e far scacciare via i brutti pensieri.


"Lo prendo, è così carino." Disse dopo essersi ricambiata, lo guardò e io notai che le brillavano gli occhi.

"D'accordo ma non piangere." Ridacchiai andando verso l'uscita del negozio "Ti aspetto lì." Aggiunsi indicando una panca appena fuori.


Lei intanto pagò l'abito e mi raggiunse. Mi alzai e insieme continuammo il nostro bel giretto all'interno del centro commerciale. Lei aveva i sacchettini che le riempivano le braccia; in confronto le mie erano vuote.. comprai solo un cd del mio cantante preferito: Ed Sheeran.

Ogni tanto lei lanciava leggere occhiate a qualche che ci passavano vicino e per ricambiare loro le fischiavano.

patetici.

Sapevo che aveva compiuto diciotto anni da poco ma non è che poteva fare ogni cosa che le passava per la mente, del resto anche io ero maggiorenne ma non me ne vantavo per niente.

Girai lo sguardo in un'altra direzione andando a parare proprio sull'ultima persona che volevo incontrare. Di punto in bianco i suoni sembravano lentamente sfumare, dandomi l'effetto di avere le orecchie ovattate, e movimenti andare a rallentatore. Era proprio lui. Con quelle iridi castane, i capelli corti con un ciuffo all'insù anch'essi castano scuro, la barbetta lungo il mento, i baffetti, le braccia robuste e la camminata fiera.

Mi riconobbe, infatti mi guardò ghignando.Passandomi vicino sentii sussurrare da lui uno 'sfigata'. Quella parola mi fece immediatamente eco nella mente. Quando finalmente se ne andò abbassai la testa e continuai ugualmente per la mia strada senza dare più retta alle scemenze da ragazza tutta pepe di Courtney. Riuscivo solamente a pensare a lui, a quel ragazzo, a quel bullo, a quell'incubo, a quel nemico.

Liam Payne.


Enemy.||l.p.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora