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Camminai verso il cancello dell'uscita della scuola ma una gamba in mezzo ai piedi mi fece inciampare e cadere in ginocchio; la gente intorno a me mi fissava e sghignazzava; girai nuovamente la testa e notai Liam ridere di gusto, il mio peggior nemico. In un primo momento non la ebbi forza per tirarmi su perché sentendo la sua risata mi resi conto che godeva nel vedermi debole. Era soddisfatto di farmi del male. Ma poi.. un gesto mi confuse.


"Dai, tirati su." Mi porse la mano e mi aiutò ad alzare "Devi stare attenta però a dove metti i piedi la prossima volta." Disse con un sorriso tirato.

"Ma.." Feci lasciandogli la mano e lui si irrigidì "Tu mi hai aiutata." Mormorai scostandomi i capelli dietro l'orecchio.

"Lo so." Alzò le spalle "Ma guai a te se ne parli in giro, chiaro?" Mi minacciò puntandomi il dito contro e io annuii "Ci vediamo domani, Amy." Aggiunse voltandomi le spalle facendomi un cenno con la mano e scomparve tra la folla.


Liam Payne che non si comportava male.. non ne ero abituata.


Posizionai meglio lo zaino sulle spalle e ricominciai a camminare verso casa.

Inserii le chiavi nella serratura ed entro indisturbata dato che vivevo da sola. Lasciai la cartella vicino alla scrivania e tirai fuori il cellulare. Avevo una chiamata persa da Courtney, non mi dava un minuto di tregua ma decisi comunque di richiamarla.


-Pronto?-

-Come pronto? Non ti sei salvata il mio numero di cellulare?- Sbuffai -Va beh, cosa volevi?"

-Dopo la scuola per caso ho visto Liam che ti ha aiutata a tirarti su da per terra e vi siete parlati, ti ha detto qualcosa di interessante?-

-No, nulla di che, mi ha solo detto che se avrei detto a qualcuno che mi ha aiutata sarebbero stati guai per me, poi mi ha detto che ci saremo visti domani, tutto qui.- Confessai sbuffando una piccola risata.

-Stai attenta, da lui non si sa mai cosa aspettarsi..-

-Non ti preoccupare, so badare a me stessa.- 

-Dici così perché in fondo lo ami, non è vero?- Chiese di punto in bianco e io mi morsi il labbro inferiore abbassando la testa.

-Forse..- Sospirai -Ora devo andare, ho un casino di cose da fare qui a casa, ci vediamo domani Courtney.-

-Ciao, Amy.- Disse per poi riattaccare.


Sospirai pesantemente. Lei sapeva benissimo che Liam mi piaceva molto nonostante si comportava male nei miei confronti e forse me la andavo a cercare senza neanche accorgermene. Non sapevo se ero più geniale o stupida.

***

Spegnei la sveglia e mi alzai ringhiando; mi stiracchiai e mi grattai la nuca. Ero pronta per un'altra giornata infernale. Feci colazione e scendo le scale con lo zaino sulle spalle.

Camminai velocemente verso scuola e non appena arrivata rimango bloccata dallo sguardo fulminante di Liam. La prima cosa che mi venne in mente fu quella di cambiare direzione ed entrare a scuola dall'altro cancello dalla parte opposta ma prima di riuscire a fare qualsiasi mossa lui era già davanti a me.

Mi fissava come al suo solito, freddo e assente. Non sapevo se dirgli qualcosa o voltargli le spalle e andarmene, così obbiettai per la seconda ma prima ancora di riuscire a muovere un passo mi afferrò per il polso facendomi rigirare e me lo strinse forte.


"Dove credi di andare? Non è carino non salutare le persone, mamma e papà non te l'hanno insegnato?" Chiese con tono altamente strafottente.

"Lasciami andare Liam!" Urlai tirando il  mio braccio per tentare di liberarmi.

"Oh, sicura?" Disse ghignandomi.

"Sì!" E subito lasciò la presa facendomi cadere a terra un'altra volta. La gente rideva, rideva, rideva e anche lui. Non mi ero mai sentita così presa in giro fino ad ora.

"Liam, ma non ti vergogni!?" Si intromise una voce femminile non molto lontana da noi, la voce di Courtney.

Liam fece spallucce e mi da nuovamente le spalle "Ci vediamo in classe, sfigata." Disse infine rivolgendosi a me. Intanto Courtney mi aiutò a tirarmi su.


Mentre camminavamo verso la classe non facevo altro che pensare a ciò che era successo poco fa: tutte le risate e tutti gli occhi puntati su di me, sembravo circondata dalla folla mentre io ero lì sola a deprimermi e a cercare di sotterrarmi senza risultati. 

Mi fermai nel mezzo del corridoio rimanendo con la testa bassa; Courtney, accorgendosi che non ero più affianco a lei si girò e mi raggiunse. Cercò di tirarmi su il mento ma sembrava che la forza di gravità obbligasse la mia testa a rimanere giù. Non sapendo come tirarmi su di morale si limitò ad attirarmi a sè e circondarmi in uno dei suoi caldi abbracci da migliore amica. A quel punto non ci vedevo più da tutte quelle lacrime che invadevano i miei occhi, così mi lasciai andare in un pianto amaro. Non mi importava più niente se la gente guardava. Ormai ne avevo abbastanza del carattere da bullo di Liam; da due fottutissimi anni continuava a trattarmi come se fossi la nullità in persona, due anni continuava a sminuire anche quei pochissimi pregi che avevo, faceva sì che in me esistessero solo difetti. 



Enemy.||l.p.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora