Occupata

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X: "Mi dispiace signora Carter, al momento è occupato." Una delle cose che non sopporterò mai è la mancanza di potere, quando mi sottovalutano e mi costringono a tirare fuori la Blossom che è in me.

C: "Ok forse non ci siamo capiti. Non le sto chiedendo se posso vederlo, le sto dicendo che devo vederlo. Per affari. Quindi o adesso alza quella cornetta e dice al suo capo che devo vederlo o le mie lamentele arriveranno fino al CEO di questa azienda." Perde completamente ogni grammo di colore sul volto diventando bianca come un cencio ed io trattenendo un sorriso soddisfatto poggiando gli avambracci sul piano che si trova tra noi due.
C: "Quindi? Cosa vogliamo fare?" La esorto a prendere una decisione anche se è scontata. Prendendo la cornetta compone un numero rimanendo in silenzio.

X: "Ehm... mi scusi signor Sanders, ma... qui c'è una signora che vuole parlare con lei di... di affari." Non riesco a frenare un ghigno che compare sul mio volto quando la vedo fare esattamente ciò che le avevo detto.
X: "Ma insiste... è la signora Carter." Già prevedo che è un osso duro, ma avrò quello che voglio.
X: "Già... d'accordo." Chiude la chiamata e la vedo prendere una carta magnetica che mi porge subito.

X: "Passi questa sul sensore dell'ascensore, la porterà dritta al piano dove si trova l'ufficio del signor Sanders." Non me lo faccio ripetere due volte e afferro la carta.

C: "È stato un piace... Mary." Aggiungo alla fine leggendo il nome sul cartellino che indossa. Mi incammino verso gli ascensori entrando in uno senza dar modo a nessuno di entrare perché passo subito la carta sul rivelatore che fa chiudere le ante dopo pochi secondi. Per un'azienda con così tanti piani sono un ottima soluzione le carte magnetiche che ti indirizza automaticamente al piano che ti serve. Mi ritrovo in un grande open space dove ci sono alcune poltrone e dei quadri con all'interno delle fotografie. Mi guardo per qualche secondo intorno per capire dove devo andare, ma poi sulla carta noto che c'è inciso il numero 3, giusto. Arrivo davanti a quella porta dove accanto alla maniglia c'è un sensore simile a quello dell'ascensore, minchia neanche fosse una fortezza militare. Passo la carta sopra al dispositivo e subito sento una voce maschile dall'interno.

X: "Avanti." Alzo gli occhi al cielo, spero vivamente che non sia uno di quegli uomini che sottovalutano il potere delle donne o potrei perdere la pazienza e non ottenere ciò che voglio. Apro la porta facendo riecheggiare il rumore dei miei tacchi all'interno dello studio molto ampio e luminoso. Ha uno stile moderno che va dal bianco, all'argentato fino al nero. Elegante.
X: "Signorina Cheryl Carter." Mi volto verso l'uomo con una leggera barbetta che gli incornicia il volto, gli occhi puntati su di me talmente di un celeste chiaro che potrebbe essere paragonato a quello della brina invernale.

C: "Noto con piacere che sa perfettamente chi sono signor Glass Sanders." Affermo avvicinandomi alla scrivania senza staccare lo sguardo dal suo.

G: "La direttrice della galleria d'arte con le opere più particolari e richieste. Si ha una certa notorietà a quanto pare." Prova a farmi un baciamano, ma io gli afferro saldamente la sua mano, sono qui per affari non per cortesia e lui lo capisce immediatamente da quel mio gesto infatti abbandona i convenevoli.
G: "Mary mi ha detto che è qui per parlare di affari. Di cosa si tratta esattamente?" Mi chiede sedendosi sulla sua sedia girevole mentre io compio lo stesso suo gesto, ma su una sedia elegante nera con i braccioli in metallo argentati.

C: "Di Antoinette Topaz."

Pov. Toni

Crys: "Dai lasciala stare, starà lavorando." Crystal mi toglie il telefono di mano quando stavo mandando un altro messaggio a Cheryl che non mi risponde. Non dico che deve stare sull'attenti per rispondermi sempre, ma è da pranzo che non la sento, anzi da stamattina, perché ci eravamo accordate di chiamarci durante la pausa, ma lei non mi ha risposto anzi mi dava la linea occupata e ho dovuto riattaccare! Stamattina sono stata in azienda e nel pomeriggio ho fatto degli scatti per poi tornare a casa da Crystal.

La Ciliegia e la FragolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora