2 anni fa:Sto camminando per ritornare a casa perché oggi Harvey, il migliore amico, non è riuscito ad accompagnarmi come è solito fare. Ha una partita importante di football che deciderà chi avrà l'onore di venir scelto capitano per la nuova stagione. Mi è dispiaciuto non rimanere ma avevo promesso qualche giorno fa a mamma di ritornare a casa prima delle quattro per aiutarla a preparare la cena di lavoro che fanno a casa nostra con dei suoi colleghi.
Non mi piace stare a contatto con la gente, le uniche persone che considero speciali per me sono Sid, Matt, Harvey e i miei genitori. Fin da piccola ho sempre avuto un problema a relazionarmi con gli altri, mi salgono mille paranoie per la mente: se forse non gli sto simpatica, se non vogliono stare con me e così via. Ma ci ho fatto l'abitudine e seguo degli appositi piani per non dover comunicare con estranei.
Forse mi prenderebbero per pazza ma ho sempre pensato di non affezionarmi a nessuno per paura di soffrire in un futuro.
Mi risveglio dai miei pensieri e mi ritrovo con un dito a un centimetro dal citono di casa. Ma non suono, non ora, i miei occhi sono troppo impegnati a osservare la scena.
Mia mamma e...
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-oggi-
Mi sveglio di colpo.
Ho le lacrime, sto sudando e le mie mani non smettono di tremare, una routine che non mi era mancata per niente.
Sempre lo stesso incubo, gli stessi volti, le stesse voci, le stesse urla, la stessa scena, un loop infinito che non pensavo di rivivere dopo tutti questi giorni.
Dio è terribile, sono solo le 4, non ho dormito neanche 3 ore e fra un po' devo andare a lavoro.
Già il lavoro.
Dopo la morte dei miei genitori non riesco più a dormire come dovrei senza le mie pillole prescritte dalla mia dottoressa. Mi aveva detto di prenderne una al giorno ma ho aumentato le dosi a quattro, gli effetti sono gravi ma per ora non mi è successo niente quindi meglio cosi.Non ero l'unica a soffrire in silenzio, c'erano anche i miei fratelli Sydney e Matt ma loro dopo un po' di mesi sono riusciti a superarla, io non riesco, non riesco a non pensarci, ogni cosa mi riporta a loro.
Matt è più grande di me di due anni, ne ha venti, mentre Sydney ne ha sedici e frequenta ancora la scuola, io ho deciso di smettere e fare solo dei corsi di recupero la domenica, essendo che devo lavorare ed aiutare i nonni a casa, non riesco a fare tutto.
Non mi pento della mia scelta, cioè sto bene, starò bene, mi ripeto sempre.
Ci siamo trasferiti dai nonni in Russia per stargli vicini, sono molto deboli, abbiamo pensavo avessero bisogno di aiuto, quindi eccoci qui...
Decisi di alzarmi dal letto per andare a farmi un caffè amaro senza zucchero, sarà la solita giornata lunga e monotona, ma mi feci coraggio e mi preparai.
Misi l'uniforme da lavoro, verde composta da due pezzi, una gonna corta con lo spacco, un corsetto bianco e il blazer.
So che penserete "fortunata te che hai queste uniformi per lavorare".
Non so perché abbiano scelto questo outfit, so solo che dobbiamo essere perfette visto che il club appartiene a una delle famiglie più ricche della Russia.Ancora non abbiamo avuto l'occasione di incontrare il nostro capo, non viene mai qui, da quel che mi dice Alisa.
Ah si, non vi ho parlato di lei lavora con me al club, ha una personalità molto diversa dalla mia, possiamo definirla una festaiola, anche molto a volte.
Ci siamo incontrare ai corsi mattutini ed è grazie a lei che mi ritrovo qui.
Dopo mezz'ora di autobus arrivai al club.
Appena varcai l'ingresso trovai davanti Alisa, anche lei con la mia stessa uniforme da lavoro, si, per fortuna sono uguali per tutte noi.
"Dio muovi quel culo Madi, abbiamo un sacco di lavoro da fare oggi" disse andando subito a sistemare i tavoli.
"Buongiorno anche a te Ali" le dissi cercando di farla sentire in colpa.
"Scusa, sai che ti amo, ho solo molta ansia, oggi verrà il capo e deve essere tutto perfetto." disse tutt'ad un fiato."Aspetta cosa hai detto!?!? Tu me lo dici solo ora???" urlai facendo avanti e indietro per la stanza.
Non mi aspettavo che si facesse vivo proprio adesso, molte voci dicono che sia un anziano che ama toccare le donne e quindi non mi sorprenderebbe la decisione del vestiario.
"Oddio scusa Madi, mi era passato per la mente, comunque dobbiamo stare solo tranquille, andrà tutto bene." annui iniziando a preparare il tutto.
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SEPARATED FROM LOVE || @klausluv_
Romance> Madison Johnson era solo una ragazza di diciasette anni quando ha affrontato per la prima volta un mostro che tutti nella nostra vita incontreremo cioè la morte, che le ha portato via un pezzo del suo vissuto. Ad oggi, Madi vive in Russia dai suoi...