Sono passate quattro ore, ancora il nostro capo non è arrivato.
Continuo a prendere le ordinazioni dei nostri clienti, mentre le porto a Alisa che le prepara.
"O-mio-dio. Madison Johnson non girarti per nessuna ragione al mondo" mi viene spontaneo voltarmi e così mi ritrovo rivolta verso la porta d'ingresso.
Ascolto molto ni dicevano.
Un uomo con un'accenno di barba, quasi invisibile, vestito elegante, fa il suo ingresso, camminando verso di noi.
"Ehm, buongiorno, lei deve essere il nostro nuovo capo, noi siam-"
"Oh no no , non sono io il vostro capo, sono suo fratello, volevo solo controllare se è tutto apposto qui." dice fermando Alisa e guardandosi intorno.
Noi annuiamo in silenzio imbarazzate per la figura appena fatta.
"Bene, posso sapere come vi chiamate signorine?" ci chiede l'uomo davanti a noi.
"Uhm, si certo che sbadate, io sono Alisa e lei è Madison" dice la mia amica presentandoci.
"Perfetto, io mi chiamo Aaron Ivanov, mio fratello dovrebbe arrivare a momenti, quindi preparatevi." ci avvisa per poi andarsene al piano superiore.
Alisa rimane a fissarlo mentre si allontanava.
"Ali fai sul serio, lo conosci da meno di dieci minuti e sembri già innamorata di lui" la risveglio dai suoi sogni.
"Che c'è è un bell'uomo e anche ricco, due in uno" scoppiamo a ridere entrambe per poi tornare al nostro lavoroBhe per essere il fratello di un vecchio è abbastanza giovane per i miei gusti.
Manca poco alla fine del primo turno così, come ormai la nostra piccola tradizione, mettiamo in sala la nostra canzone: The Wave dei Sneakbo.
Balliamo. Cantiamo a squarcia gola. Balliamo. Sorridiamo come solo noi riusciamo a fare.
"Bare smoke we're wavin tonight
I don't wanna see anymore fights
By the time I go bazza wan
Sneakbo, Let me show you the wave
Sneakbo, Let me show you the wave"urliamo a tutto volume che quasi quasi mi dispiace per le orecchie dei clienti.
"Madi, Madi, Madi, ci vai tu dal ragazzone l'aggiù o vado io?" dice indicando la porta del locale.
Osservo il ragazzo che curioso si guarda intorno.
Ha l'aria di uno che non promette nulla di buono.
Mi avvicino sicura verso di lui.
"Buongiorno, ha bisogno di aiuto?" gli chiedo facendogli un sorriso forzato.
Silenzio, solo silenzio. Ok bene riproviamoci
"Ehilà, le ho fatto una domanda, ha bisogno di aiuto?"
Lui solo ora posa i suoi occhi su di me, mi guarda dall'alto verso il basso, senza preferire nessuna parola.
Alza gli occhi al cielo e sbuffando mi sorpassa avviandosi di sopra.
"Aspetti, non può salire di sopra, è un aria riservata al capo" gli dico barrando la sua strada.
"In effetti, si vede che non sai chi sono" mi risponde con aria superiore e arrogante.
"Grazie al cielo, pensavo fossi sordomuto." gli dico ironicamente.
Mi prende il braccio stritolandolo.
"Sai che ora potrei licenziarti per esserti rivolta in questo modo al tuo capo, Madison" legge la mia targhetta e scandisce lettera per lettera il mio nome. Non sento il mio nome per intero da molto e risentirlo mi provoca dei brividi ma non ci faccio molto caso.
Mi libero dalla sua presa abbastanza forte, mi metto in punta di piedi e mi avvicino il più possibile al suo orecchio sussurandogli "E quindi? Chi maleducato è, maleducato ci resta e non ho intenzione di inginocchiarmi per chiedere perdono Capo"
Non ho paura di venire licenziata solo perché ho tenuto alto il mio orgoglio. Fino a due anni fa non mi sarei mai permessa di rispondere così.
Giro i tacchi e mi incammino verso gli spogliatoi ma a metà strada mi fermo e lo riguardo per l'ultima volta e gli mostrai il mio più falso sorriso. "Ciao ciao Adrian".Mi è sembrato di intravedere una fossetta provocata da un sorrido, ma non faccio in tempo ad aprire la porta che mi ci ritrovo con le spalle attaccate al muro.
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SEPARATED FROM LOVE || @klausluv_
Romance> Madison Johnson era solo una ragazza di diciasette anni quando ha affrontato per la prima volta un mostro che tutti nella nostra vita incontreremo cioè la morte, che le ha portato via un pezzo del suo vissuto. Ad oggi, Madi vive in Russia dai suoi...