||Uno.

100 5 1
                                    

Il suono della sveglia non mi è mai stato molto simpatico, specie il lunedì mattina, specie il primo giorno di scuola.
"Emi, svegliati.''
"Mh, dai, mamma. Fammi dormire un altro po'..."
"Vuoi fare tardi già dal primo giorno di scuola? Hai 3 secondi per alzarti da quel letto."
Sbuffo e mi siedo sul letto, la schiena contro lo schienale, mi stropiccio gli occhi.
Cammino ancora assonnata verso la cucina, la colazione già pronta sul tavolo.
Dó un bacio sulla guancia a mio padre, intento a leggere il solito quotidiano, e mi siedo al mio posto, iniziando la colazione a base di latte caldo e biscotti al cioccolato.
Sento il cellulare vibrare, lo prendo e noto un messaggio da Jessica, la mia migliore amica:
"BUONGIORNO EMI!"
Possibile che sia frenetica anche di prima mattina?
"Buongiorno.", le rispondo.
"Pronta per iniziare il nostro Quarto anno di liceo?" ,lei.
"Non proprio..", le rispondo.
Mi alzo dal tavolo e mi dirigo verso il bagno, pronta per prepararmi a questa giornata.
Mi faccio una doccia flash e mi lavo i denti.
Vado verso la mia stanza, precisamente verso il mio armadio, indecisa su cosa mettere.
Dopo aver guardato, per interminabili minuti, il mio armadio, opto per un jeans chiaro aderente ed una camicetta bianca sbracciata.
In fondo è ancora Settembre, fa caldo.
Torno in bagno per truccarmi: lieve matita, un po' di mascara ed è fatta.
Jess non mi ha più risposto, deduco sia presa anche lei dal doversi preparare in fretta per non fare ritardo.
Mi piastro i lunghi capelli biondi, già lisci per natura.
Sono pronta.
Prendo la cartella, la giacca in pelle beige e il cellulare; dó un ultimo bacino a mio padre (che nel frattempo ha finito di leggere il suo quotidiano) e scappo via.
La scuola non è molto lontana da casa mia, per questo preferisco andarci a piedi, specialmente con queste belle giornate.
Mi ci vogliono pochi minuti e sono davanti al cortile della scuola.
Mi guardo intorno e saluto quì e là la gente che conosco, ma di Jessica nessuna traccia.
Si presenterà all'ultimo minuto, com'è suo solito fare.
La campanella suona e tutti gli studenti si precipitano controvoglia nelle proprie classi per iniziare quest'anno.
Io faccio lo stesso.
Appena entrata in classe noto che per fortuna i posti all'ultima fila non si sono ancora estinti e mi dirigo verso di loro, occupando il posto anche per Jess.
"Bene Ragazzi, ben ritrovati. Come state? Tutto apposto? E come sono andate le vacanze estive?" La Professoressa Scoot porgeva domande alle quali, era evidente, non avrebbero avuto risposta.
"Ehm.. Buongiorno, scusate il ritardo." Un ragazzo mai visto prima d'ora entra in classe.
E questo chi è?
"Oh, eccoti, signorino Hemmings. Ragazzi, lui è Luke Hemmings, si è trasferito da poco qui in Italia e lo avremo con noi quest'anno." Parlava la Professoressa Scoot.
Le ochette della classe già battevano le loro mani per la loro nuova 'preda'.
Il ragazzo, Luke, si guardava intorno spaesato, evidentemente imbarazzato per tutta quell'attenzione ricevuta e inizia a venire verso di me.
Che vuole?
"Ehm..scusa, quel posto è occupato?" Sorride lievemente.
"A dir la verità si, sto tenendo il posto alla mia migliore amica che arriverà sicuramente in ritardo.." Lo guardo dispiaciuta.
"Va bene, grazie lo stesso." Sorride ancora e si volta per raggiungere il posto nella fila d'avanti.
"Bene, ora possiamo iniziare la lezio..'' La professoressa Scoot viene interrotta da una voce affannata sulla porta, Jess.
"Buongiorno, scusate il ritardo." Jess si guarda intorno cercando di notarmi e, quando ci riesce, si dirige verso il banco vuoto accanto al mio.
"Iniziamo con il rituale già dal primo giorno, eh Jessica?"
"Mi scusi professoressa.", risponde lei.
"Va bene, iniziamo finalmente la lezione."

Wonderful Stranger. || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora