𝐏𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨. 𝐍𝐞𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢

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𑁍

~ 𝟐𝟎𝟑𝟎 ~

«Mi dispiace non essere venuto prima, ma non mi andava di lasciare da sole Rose e Vera.»

Mentre parlava, seguiva attraverso i corridoi la donna dai capelli rossi e un lungo vestito dello stesso colore del cielo notturno, guardandosi di tanto in tanto in giro. Non lo sorprendeva vedere il doppio delle guardie a palazzo, non con cosa stava accadendo di quei tempi e in un giorno del genere: le nozze di Skyler con Samantha, nonché la loro incoronazione come nuovi Imperatori di Obyria, era un evento tanto storico quanto possibilmente pericoloso, con André che pareva deciso a rovinare la festa a tutti quanti.

La donna si fermò a guardarlo e abbozzò un piccolo sorriso, tanto mesto quanto comprensivo. «Non sentirti in colpa, Max. Abbiamo tutti paura per i nostri cari e tu, come chiunque altro, stai solo cercando di tenere al sicuro la tua famiglia.» Gli accarezzò una spalla, un gesto dettato dalla gentilezza genuina propria del suo carattere.

Max fece un lieve cenno di assenso. Sapeva che lei aveva ragione e di non avere torto; d'altra parte, anche con Rose ormai aveva un legame molto forte, per non parlare della piccola Vera, che era più o meno una figlia per lui.
Aveva cercato di proteggere tutto quello a cui teneva Jake, cercando di non perdersi d'animo e di sperare di rivedere prima o poi l'uomo che amava tornare a casa sano e salvo dal lungo rapimento al quale Jake era stato sottoposto anni prima, e nello stare accanto a Rose durante la gravidanza, il parto e la crescita di Vera, aveva perso la gelosia che provava nei confronti di quella donna e imparato a convivere con lei pacificamente.
Quando Jake era tornato, tuttavia, le cose si erano complicate: si era presentato un uomo molto, molto diverso da quello che lui e Rose ricordavano, un uomo distrutto dalle torture e dagli abusi, ma che nonostante tutto era riuscito a rimettersi poi in piedi e a reagire al dolore e alla vergogna.

Era stato proprio Jake a intavolare il discorso circa i propri sentimenti abbastanza confusi e bilaterali: aveva detto di amare Rose con tutto il cuore, ma di aver sviluppato qualcosa di molto forte e radicato anche nei confronti di Max. La cosa divertente? Proprio Rose aveva proposto, dopo qualche altro giorno, di tentare di instaurare una relazione ‟aperta" nella quale ci sarebbero stati vincoli elastici e libertà di scelta ed espressione. In poche parole: Jake avrebbe potuto avere entrambi accanto, senza dover per forza escludere uno dei due.
Max quella sera si era quasi sentito male, inizialmente, e non perché bigotto o chissà cos'altro, ma per il semplice fatto che una situazione di quel tipo era già capitata in passato e sempre a lui. Non proprio uguale fino in fondo, ma in ogni caso simile. Era già successo che lui si fosse ritrovato a dover dividere con qualcun altro la persona che amava e, alla fine, che tale persona avesse preferito il cosiddetto intruso a lui. Sempre una donna aveva distrutto l'equilibrio, una donna con la quale Max, per tanti motivi, non aveva potuto competere.

𝐍𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐌𝐢𝐧𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora