「Dream-Pills」[]▪︎Bakudeku▪︎[]Scrittura/Revisione[]

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Deku POV:

Sì, doveva per forza trattarsi di un sogno, eppure sembrava tutto così reale..

Lasciai cadere nuovamente lo sguardo sulla lattina, notando un post-it appiccicato al bordo esteriore.

"Benvenuto nel tuo sogno Izuku, speriamo che sia di tuo gradimento. L'effetto delle pillole svanirà tra 4 ore e tornerai nel luogo esatto in cui ti sei addormentato. Se vorrai ritornare qui, ti basterà mangiare un altra pastiglia. Ci vediamo in paradiso, ragazzo"

D:"Paradiso? Sarebbe questo luogo? La persona che ha scritto il biglietto è qui!? Bha-, ci penseremo un altra volta.. ora potrei farmi un giro.. dopotutto è il mio sogno no?"

Sistemai la lattina con le pillole dentro la borsetta di cuoio, e nel farlo, notai che la mia cintura reggeva una piccola spada di legno. Dietro di essa c'era un altro biglietto.

"Può sembrarti fragile, ma quella che ti è stata donata non è una semplice spada"

La mia faccia assunse un espressione stranita, quanto poteva essere pericolosa un'arma in legno?

Sempre più curioso, corsi fuori dal tempio e mi posizionai davanti ad un albero. Per la fretta, non avevo posto la minima attenzione al meraviglioso paesaggio all'esterno della struttura.

D:"Bene, vediamo cosa sai fare amica mia.." impugnai la spada assicurandomi che la presa fosse salda e poi mi schiantai contro il "nemico".

L'avevo abbattuto. La spada nelle mia mani aveva iniziato a brillare di luce propria e la parte ormai morta del pesco si era sgretolata davanti ai miei occhi.

D:AHHHHHH! -urlai spaventato- Ma allora è vero che sei un arma pericolosa! Meglio se per oggi non affettiamo nient'altro che ne dici? E con le mani tremanti la riposizionai nella mia cinta.

Presi un bel respiro e mi voltai, l'unico verso che uscì dalle mie labbra fu' un sonoro:" WOW.."

Il paesaggio, costellato da piante di tutti i tipi, veniva decorato da un fiumiciattolo, la cui foce, partiva da una montagna rocciosa non troppo alta.

Sulle rive crescevano piante acquatiche che non avevo mai visto prima e che probabilmente, non esistevano nella realtà. Alle mie spalle invece, si estendeva un bosco, che a differenza del resto del paesaggio, incuteva paura e timore.

Mi avvicinai a quella che sembrava essere l'entrata. Due pini erano piegati l'uno contro l'altro, in modo da formare un passaggio.

Ed ecco che la curiosità prese di nuovo il sopravvento.

Lentamente, portai un piede dentro quel passaggio, e non so come o perché, inciampai, cadendo con tutto il corpo all'interno della boscaglia.

D:"Ahi.. -dissi appoggiando una mano sul ginocchio indolenzito-