Capitolo 1

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Osservo i movimenti delle mie mani cercando di sfuggire dall'ansia che da stamattina mi tiene compagnia senza darmi un attimo di tregua. Ho sempre cercato un' escamotage per scappare dalle situazioni difficili e pesanti ma oggi non riesco proprio trovare nessun pretesto per farlo.

Sto per realizzare uno dei miei sogni più grandi consapevole del fatto che il mio entusiasmo potrebbe svanire da qui a poco, soprattutto se poi vengo sopraffatta dall'angoscia e dai pensieri negativi.
Sono sempre stata una ragazza che non si dà il giusto valore, la mia autostima fa letteralmente schifo, la maggior parte delle volte tendo a sminuire le mie capacità e le mie potenzialità tendendo poi a sottovalutare la mia figura.

Di colpo vengo svegliata dai miei pensieri a causa di un forte frastuono proveniente dal palco e da un signore che insistentemente mi scrolla la spalla chiamandomi.

<Aurora fra due minuti tocca a te, devi venirti a preparare> continua l'uomo con una lieve preoccupazione.

<Oh sì si, scusatemi> rispondo alzandomi di scatto e prendendo le punte che si trovavano vicino ai miei piedi.

Mi posizionai nel punto in cui mi avevano indicato ed aspettai che Maria chiamasse il mio nome. Iniziai, come da mio solito, a cercare di sbollentare l'ansia tenendo gli occhi chiusi e facendo respiri profondi.

<Facciamo entrare la sfidante> parlò tutto ad un tratto la conduttrice facendomi sussultare.

<Aurora, vieni> continuò facendo alzare un boato di applausi.

Presa dall'adrenalina andai alla mia postazione con una leggera corsetta cercando di stare attenta così da evitare figure pessime.

<Salve, buongiorno a tutti> dico con voce tremolante dovuta dalla mia timidezza e dall'ansia.

<Tengo a precisare che Virginia è in sfida perché è arrivata ultima nella classifica fatta in settimana> spiega Maria al pubblico per far più chiarezza

< Facciamo entrare Garrison> Continuò Maria per poi ricevere con calore l'uomo che ci avrebbe giudicato.

Ero consapevole che iniziavo il mio percorso svantaggiata; Virginia da quel poco che avevo seguito, era davvero brava.

Il giudice ci fece mettere entrambi al centro per spiegarci le regole e le esibizioni. Partimmo con una comparata che prevedeva una variazione di classico abbastanza impegnativa; iniziò Virginia senza alcuna esitazione, le sue linee risaltavano i suoi movimenti in maniera impeccabile. Appena la musica finì iniziai ad avere un attimo di paura sapendo che da lì a poco era il mio turno.

<Aurora vieni> parlò Garrison sorridendomi. Mi alzai cercando di sistemare al meglio la gonna lunga rossa per cercare di coprire quei segni sulle ginocchia che da di lì a 5 anni fanno parte della mia vita.

Mi sistemai al centro dello studio e iniziai a muovermi sulle note dell'opera cercando di dare il massimo. Sono sempre stata molto critica con me stessa, ho lavorato molto sulla tecnica e sui movimenti con l'obiettivo di far sì che il tutto risultasse agli occhi della gente leggero e pulito, ma spesso mi perdo proprio in un bicchiere d'acqua soprattutto quando devo buttare fuori le mie emozioni.

È solo negli ultimi anni che ho dato importanza al lato emozionale, dopo aver subito tante critiche e vessazioni. Non dico di esserci riuscita ma, per un certo senso, penso di aver fatto passi da gigante.

Finì con leggera soddisfazione il mio balletto per poi andare a sedermi alla mia postazione con l'intento di riprendere un po' di fiato.

<Chiedo ancora ad entrambe un'altra esibizione e poi penso di aver terminato> Disse il giudice rivolto verso Maria.

Virginia danzò una ballata ancora classica mentre io provai a cimentarmi su una coreografia contemporanea per cercare di far risultare la mia versatilità.
Mi cambiai con dei pantaloni lunghi che fasciavano interamente le mie gambe e una volta che la mia sfidante finì, iniziai a ballare sotto le note di "Drive license" di Olivia Rodrigo

Arrivò il momento del verdetto, io e Virginia ci abbracciammo congratulandoci a vicenda per poi metterci davanti al giudice.

<Allora, inizio con il dire che sono ballerine preparate, dinamiche, pulite e leggere nei movimenti> incomincia Garrison guardandoci negli occhi provocandomi una scarica di timore.

<Però, siccome sono stato colpito molto dalla preparazione solida e tecnica di Aurora vorrei che sia lei a continuare questa esperienza> disse l'uomo mantenendo sempre lo sguardo verso di noi.

Realizzai poco dopo ciò che il giudice aveva affermato, le gambe stavano già iniziando a tremare per la contentezza, la mia bocca venne contornata da un sorriso enorme mentre cercai di trattenere le lacrime.
Mi guardai attorno e vidi lo sconforto sulle facce di alcuni ma al tempo stesso vidi anche felicità e contentezza nello studio.
Andai a complimentarmi con Virginia, ero sicura che il suo talento poteva crescere e fare un sacco di cose al di fuori di questa scuola.

< Maria, scusami, posso spendere due parole per Virginia?> chiedo alla conduttrice facendo calare il silenzio in studio.

<Certo> mi risponde sorridendomi.

<Fin da subito ho considerato Virginia una ragazza pieno di talento, la stimo molto e le faccio le mie più sentite congratulazioni> dico tutto ad un fiato per poi accennare un lieve sorriso alla ragazza.

Poco dopo la ragazza venne accolta calorosamente dai saluti di tutti, cercai di non infierire più di tanto sapendo che comunque era un momento abbastanza brutto e delicato per lei.

<Celentano cosa ne pensi, non hai spiaccicato parola> disse Maria rivolta a quella che sarebbe diventata la mia insegnante in questa scuola.

< Poteva andare molto peggio nella scelta dello sfidante, sono rimasta soddisfatta da entrambe, mi dispiace per Virginia perché meritava di stare in questa scuola più tempo però devo dire che anche Aurora è stata brava, mi è piaciuta> disse con un leggero sorriso.

<L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è che volevo vederla più libera, ad esempio con delle culotte> continuò guardandomi mentre io cercai di annuire con un po' di difficoltà.

<Allora Aurora vai a prenderti la felpa e benvenuta in questa scuola> si intromise Maria rivolgendomi un sorriso.

Andai di corsa davanti alla Celentano, presi la maglia me la portai forte al petto e fra gli sguardi di tutti andai ad occupare il mio adoratissimo banco.

Spazio autrice

Ciao a tutti!! Ho deciso dopo tanto tempo di tornare a riscrivere una fanfiction.
Ho scelto Alex perché è l'unico che davvero mi ha colpito nel programma e poi soprattutto perché già lo seguivo dal lontano 2019.
Dunque spero possa piacervi e se volete condividete anche il vostro parere.

Vi ringrazio e ci vediamo al prossimo capitolo.

Shivers| AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora