Capitolo 20

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La mattina seguente si rivelò un trauma, il risveglio non fu uno dei migliori in quanto la mia pelle in nottata peggiorò a dismisura costringendomi a fare una notte in bianco.

<Auri svegliati, siamo in ritardo e abbiamo la Celentano come prima lezione> venni svegliata da una Carola alquanto agitata.

<Si si, arrivo> dissi ancora assonnata cercando di trovare la forza per alzarmi da quel letto.

<No Auri, non t'addormentare> continuò fino a quando non riuscì nel suo intento.

Con molta fretta andammo a mangiare qualcosina siccome non volevamo rimanere con la fame fino a pranzo e una volta aver preparato il borsone andammo verso la sala.

<Buongiorno> dissi all'unisono con Carola salutando la nostra professoressa.

<Ciao ragazze> ci rispose accennando un leggero sorriso.

<Venite pure al centro che vi devo dire un paio di cose> continuò facendoci salire l'ansia.

<Come sapete io guardo tutto quello che fate, in queste settimane mi sono soffermata soprattutto sull'ultima gara che avete fatto con gli altri ballerini. Non sono per niente contenta, siete arrivate negli ultimi due posti. Avete tanto talento e da voi non mi aspetto questi risultati, credo che potete essere molto più in alto. In questa scuola dovete impegnarvi, in tutto quello che vi viene chiesto> disse leggermente alterata.

<Scusi Maestra posso?> chiesi con tono abbastanza intimorito e ricevendo un suo consenso.

<Io e Carola ne abbiamo parlato, siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto e di quello che, ovviamente, potevamo fare. Non voglio giustificarmi perché sono la prima che si vuole prendere le sue responsabilità però credo che la prossima volta le possiamo dare quello che lei vuole e che noi vogliamo> continuai impaurita per una sua risposta.

<Aurora lo sai che non mi bastano le parole> mi chiese la maestra.

<Si, certo ma sono sicura del nostro potenziale e quindi penso che se diamo il massimo riusciamo a piazzarci meglio> le risposi abbastanza sicura di ciò che stavo dicendo.

<Il massimo lo dovete dare sempre> disse per poi sedersi e farci annuire.

<Vi dico l'ultima cosa poi possiamo iniziare lezione. Ho visto anche la vostra puntata di Natale, in particolare le vostre esibizioni. Devo dire che per quelle sono molto contenta e probabilmente è per questo che ora non sono qui a cazziarvi. Mi è piaciuto tutto; il movimento, l'esecuzione, l'attitudine. Siete state brave, entrambe> continuò sorridendoci leggermente.

Una volta che la maestra ci diede le direttive su ciò che avremmo dovuto fare in queste orette iniziammo a riscaldarci. Andò tutto bene anche seppur, come sempre, la lezione fu contornata dalle solite correzioni e riprese della Celentano.

                          ~~~~~~~~

<Ciao ragazzi> dissi seguita da Carola una volta tornate da lezione.

<È rimasto qualcosa da mangiare?> continuai andando a guardare nella pentola, ovviamente, vuota.

<Non credo> mi rispose Christian mentre imboccava una forchettata di pasta facendomi poi sbuffare sonoramente.

Andai verso la stanza per farmi una doccia con l'intenzione di farmi più tardi qualcosa da mangiare siccome il mio stomaco brontolava già da un po'.

<Aurora> mi scosse dai miei pensieri la voce di Alex.

<Alex ciao> dissi guardandolo come se fosse un miraggio, d'altronde non lo vedevo da quasi un giorno e mezzo.

<Stamattina mi sono svegliato e ho trovato questo> continuò sventolando il bigliettino che ieri sera avevo lasciato sul comodino.

<Si, pensavo potesse essere una cosa carina> dissi avvicinandomi al ragazzo.

<Ogni minuto che passa> iniziò a leggere la frase scritta sul pezzettino di carta.

<È un’occasione per rivoluzionare tutto completamente> finì per poi ripiegare il foglio fra le sue mani.

<Già> dissi abbastanza imbarazzata. Quella frase poteva significare qualsiasi cosa, la si doveva solo interpretare come meglio si voleva.

<Cosa volevi intendere?> mi chiese sollevando lo sguardo.

<A buon intenditor poche parole> gli risposi cercando di evitare l'imbarazzo che stava salendo sempre di più.

<Auri puoi darmi una risposta?> mi domandò dopo aver alzato gli occhi al cielo.

<Semplicemente è che si può interpretare in diversi modi, sta a te capire a cosa mi stessi riferendo> dissi sinceramente alzando le spalle con un leggero sorrisino.

<Ora devo andarmi a fare una doccia> continuai scappando dentro al bagno e lasciando il ragazzo ancora più perplesso.

Dopo essermi rilassata sotto la doccia ed essermi curata i segni che questa sera piano piano sono cresciuti sulla mia pelle andai verso la cucina trovando Alex, Serena, Cristiano e Aisha che parlavano animatamente.

<Cos'è successo?> chiesi andando poi a sistemare le varie cose che qualcuno aveva lasciato sul tavolo della cucina.

<Di quello Auri> mi rispose Serena indicandomi i sacchetti che avevo appena messo nella dispensa.

<C'è gente che non fa il proprio dovere> continuò per poi avvicinarsi a me.

<Si ma lo si dovrebbe dire, si dovrebbe puntare il dito altrimenti non capiscono> interviene Alex mettendomi una mano sulla schiena siccome doveva passare dietro di me per buttare un pezzo di carta.

Iniziammo a mettere a posto il casino che era sul tavolo cercando almeno di sistemare un po' per non incorrere in un altro provvedimento disciplinare.
Piano piano la discussione diventò più accesa soprattutto fra Luca ed Elena, i quali era già da un mese che non riuscivano a trovare un dialogo e un accordo.

<Ragazzi calma> dissi cercando di abbassare i toni dei due ragazzi.

<Adesso, se volete, mi prendo anche la responsabilità di cambiare i turni e voi due vi metto separati altrimenti non ne venite fuori> continuai andando accanto alla lavagnetta in cui c'erano i turni.

<Dopo Auri ti aiuto io> mi disse Alex avvicinandosi per poi guardare la lavagnetta.

<Che poi ragazzi secondo me non è il fatto dei turni è invece come fate i lavori> continuò rivolgendosi a tutti.

La discussione andò avanti ancora per quasi un quarto d'ora, Elena e Luca non riuscivano proprio a trovare un accordo e ciò fece salire ancora di più la tensione nella casa.

<Ele calmati un attimino> dissi seguendo la ragazza in camera sua insieme ad Alex.

<Capisco che questo sfogo è dato da altro, avete fatto un mese molto traballino voi due ma non ne vale la pena, fidati> continuai cercando di farla tranquillizzare.

<Respira, calmati e sorridi> dissi per poi accarezzarle i capelli mentre Alex mi guardava con un piccolo sorriso sul volto.

Spazio Autrice

Eccomi qua!! Oggi sono stata molto operativa, oltre ad aggiornare sono pronti altri capitoli che in questi giorni pubblicherò! Per quanto riguarda questo capitolo sono curiosa di sapere, secondo voi, cosa volesse intendere Aurora con la frase che ha scritto!
Vi ringrazio per tutto!!

Baci :)

Shivers| AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora