Capitolo 18

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L'ultimo dell'anno arrivò e come sempre l'euforia di iniziare un anno, forse, migliore del solito aumentava sempre di più. La giornata passò in fretta fra le varie pulizie e preparativi per la notte di San Silvestro ed io in questo momento stavo cercando di fare una spesa, più o meno, adeguata per il cenone di questa sera. Si rivelò un'impresa ardua, in quanto mettere d'accordo 17 persone fu molto difficile.

<Ragazzi così però non mi fate concludere nulla> dissi sbuffando per poi posare la biro sul foglio ancora bianco.

<Possiamo fare i civili e cercare di trovare un accordo?> continuai fermando il chiacchiericcio, ormai diventato una discussione, dei miei compagni.

<Esatto Aurora ha ragione, sembriamo in un pollaio> esordì Luca dandomi manforte.

<Poi Auri magari chiama Alex che lui ormai è esperto nel fare la spesa> continuò Luigi facendo scoppiare a ridere Luca per poi dopo qualche secondo spuntare il diretto interessato.

<Ho sentito il mio nome> disse Alex rivolto al gruppo che si era formato davanti al tavolo.

<Aurora deve fare la spesa, ha bisogno di una mano> gli rispose Luigi spingendolo verso di me.

<Ne uscirò pazza> dissi mettendomi le mani fra i capelli con fare teatrale.

<Ma cosa sta succedendo?> mi chiese Alex mentre si mise nella sedia accanto a me.

<Dobbiamo fare la spesa per stasera ma tutti hanno opinioni diverse> gli risposi guardandolo con aria affranta.

<In effetti ero in camera a scrivere e sentivo un casino assurdo> disse per poi rubare il foglio davanti a me.

Dopo minuti estenuanti, e anche grazie alla diplomazia di Alex, riuscimmo a trovare qualcosa che andasse bene per tutti.

<Fatemi far altro ma la spesa non la farò mai più> dissi finendo di segnare l'ultima cosa sul foglio.

<Guarda che poi non hai più l'occasione di passare minuti insieme a me> mi rispose Alex siccome di solito era lui che si occupava di questa cosa.

<Potrei morire> continuai ironica passandomi poi una mano sulla fronte e ricevere poco dopo un smorfia dal ragazzo di fianco a me.

<Vado a cercare qualcosa da mettere stasera, dovresti farlo anche tu, mancano poche ore> dissi per dargli una pacca sulla spalla.

<A patto che sia tu a scegliermi i vestiti> mi rispose per poi seguirmi in camera.

<Io? Ho già problemi a scegliere i miei> dissi dandogli un'occhiata.

E fu così che un'ora dopo mi trovai seduta sul letto di Alex a trovare qualcosa che a lui potesse andare bene.

<No Alex così no, sembri uscito da un funerale> dissi scrutando i vestiti completamente neri che indossava.

<Almeno indossa una giacca colorata> continuai per poi prendere in mano una giacca beige.

<No no, risalta troppo> disse categorico scuotendo la testa per poi fammi sbuffare.

<Allora questa> dissi lanciandogliene una con degli incomprensibili disegni blu.

<Si, questa potrebbe andare bene> disse per poi guardarsi allo specchio e sistemarsi poi i capelli.

<Sembri proprio un figurino> gli risposi per poi scendere dal letto e scompigliargli i capelli che un secondo fa aveva messo in ordine.

<Aurora, i capelli> piagnucolò facendomi scoppiare a ridere.

<Vado a prepararmi anche io, Alexino> dissi usando il nomignolo che Carola affibbiava sempre al ragazzo per poi recarmi verso la mia stanza.

La sera arrivò e io finalmente ero pronta; misi un tailleur color celeste con abbinato un top nero e lasciai che i miei ricci ben definiti cadessero lungo le mie spalle.
Una volta arrivata in cucina l'atmosfera era accogliente, tutti noi eravamo entusiasti nell'aspettare insieme il nuovo anno e ciò mi provocò un enorme sorriso lungo il viso.

<Tutto bene?> si affiancò Alex mentre con disinvoltura mise il suo braccio lungo le mie spalle.

<Sì, mi piace osservare la felicità nelle persone> risposi guardando con attenzione i miei compagni intenti a chiacchierare e scherzare fra loro.

<Devi essere anche tu felice per notarla e saperla osservare con serenità> disse guardandosi attorno.

<Non credo, a volte aiuta anche guardarla negli altri, in un certo modo ti può condizionare> continuai annuendo un pochino mentre ci recammo verso il tavolo addobbato da diversi stuzzichini e pietanze a cui poter attingere.

<Un po' come te Alex> dissi scegliendo una piccola tartina al salmone.

<Perché?> mi chiese il ragazzo un po' titubante.

<A volte ti osservo, dietro a quello sguardo tenebroso e malinconico so che vuoi nascondere quella luce di felicità che spesso provi. D'altronde nascondere le emozioni, spesso, è la nostra salvezza> azzardai guardandolo e ricevendo un suo sguardo incerto.

<Ragazzi dai venite a ballare un po'> urlò Sissi trascinandoci in mezzo alla sala fra i nostri compagni.

<Comunque penso che tu abbia proprio beccato il mio tallone d'Achille> mi sussurrò nell'orecchio Alex rispondendo alla mia affermazione per poi andare verso Luigi.

Venni distratta dai miei pensieri da Carola la quale con estrema contentezza volle unirsi al ballo di gruppo che avevano iniziato Christian e Mattia. Fra ballo, canto e risate la serata continuò così.

<Discorso, discorso> si alzò un boato da parte di tutti i ragazzi dopo che la musica si spense per un attimo. Mano a mano quasi tutti dissero la sua, ovviamente tutti discorsi positivi e pieni di speranza per un nuovo anno e per il nostro percorso.

<Aurora tocca a te> urlò con il megafono Mattia facendomi per un attimo arrossire.

<Beh io ragazzi non ho tanto da dire> dissi alzandomi e sistemandomi i pantaloni di seta.

<Voglio solo dire che vi voglio tanto bene. Penso proprio di essere stata fortunata; continuare con voi questo percorso è davvero una fortuna enorme, è come se mi sentissi nel luogo sicuro nel fare tutto ciò. Dunque, spero che questo nuovo anno regali a tutti noi un po' di serenità ma, soprattutto, mi auguro e vi auguro di affrontare questa esperienza con il sorriso e che possa esserci utile per inseguire, una volta fuori da qua, i nostri sogni> conclusi ricevendo un applauso dai miei compagni.

<3,2,1. Buon anno> urlammo tutti all'unisono appena scattò la mezzanotte sull'orologio di casa.
Venni investita da una serie di abbracci e auguri, le urla si espansero nella piccola stanza e nel frattempo i botti provocati dai fuochi d'artificio suonarono al di fuori della casetta per tutta Roma.

<Un abbraccio però, almeno per oggi, me lo puoi concedere> dissi sbattendo l'indice sulla spalla di Alex.

<Se proprio devo> disse ironico girandosi per poi aprire le braccia verso di me.

<Buon anno Ale> sussurrai al suo orecchio dopo essermi fiondata nelle sue braccia.

<Anche a te, Auri> mi rispose allontanandosi un pochetto per poi guardarmi negli occhi.

<Cosa mi stai facendo?> sussurrò piano che per un attimo dubitai anche di ciò che aveva realmente detto.

<Cosa intendi?> domandai ancora abbracciata a lui.

<Nulla, lascia stare> disse per poi darmi un pizzicotto sulla guancia e lasciandomi sola.

Spazio Autrice

Eccomi qua! Non sono sparita, lo giuro! Ho solo avuto giorni abbastanza intensi, detto ciò è arrivato capodanno anche per Aurora e Alex. Volevo sapere da voi cosa ne pensate e cosa potrebbe succedere nei prossimi capitoli, mi farebbe piacere un vostro parere!!
Vi ringrazio per le visualizzazioni e per i mi piace che sto ricevendo!

Vi auguro una buona befana e un buon rientro dalle vacanze!!

Baci :)
 

Shivers| AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora