Alex ormai si ritrova ad affrontare un nuovo anno difficile, proprio come tre anni prima, in cui gli esami erano anche di coscienza.
Non sa ancora chi scegliere tra cuore e mente, fra sè e sè però, ha deciso che farà sempre la prima cosa che gli passerà per la testa.
La sua vita è un continuo loop di delusioni, tristezza e solitudine, senza negare che i momenti belli ancora esistono.
Il passato l'ha reso così: un ragazzo molto timido, sempre pronto ad ascoltare gli altri ma riservato nei suoi confronti.
"Ti voglio bene", ma che significa? Non lo sa nemmeno più, e per non ferire gli altri, lo dice ma in modo freddo.
Un ragazzo incantato dal cielo, musica, lettura e molte altre cose che da certa gente non vengono ritenute normali.
Eppure lui si vuole bene così.
Si accontenta di tutto, come quando fà i castelli: in qualsiasi modo gli escono, a lui basta averli fatti.
È in una continua ricerca della felicità, che sia da solo o con qualcuno, che sia presto o tra qualche anno.
Sta imparando che "speranza" è una parola che non muore mai per chi cerca di vivere.
Alex si sente così: vivo.
Vivo perché è in cerca di qualcosa che merita e che sa gli farà bene.
Vivo perché continua a camminare, e vivo perché sa cosa significa stare soli e sa sentire la pace in se stesso stando solo.
I nuovi esami si avvicinano, che abbia trovato la felicità a lui poco importerà, sa che "dovere" e "fiducia" compenseranno in bene.
Nel mentre però, vive i giorni così come sono destinati ad essere, con in testa tanti pensieri e piccoli sogni.
STAI LEGGENDO
Come in riva al mare
General FictionIn un continuo cambio di emozioni, Alex, uno studente delle scuole superiori, continua con la ricerca di sè stesso, cercando di colmare tutto ciò che ha dentro e lo circonda