Anime: My hero academia
Avevo da poco trovato lavoro come insegnante nella UA, la cosa non mi entusiasma e sinceramente avrei preferito avere un lavoro normale invece di essere un hero, ma mio padre, che era un ex pro hero, mi ha sempre detto "Vuoi per caso infangare il mio cognome?! Sei una tale vergogna! Prendi esempio da tuo fratello! Lui si che era fantastico.". Sinceramente da piccola volevo diventare un hero come mio fratello, lui era il migliore e ci volevamo davvero bene ma quando è venuto a mancare, ho come sentito un vuoto dentro di me, come se quello che era sempre stato il mio sogno si era frantumato in pezzi da quando quella figura a cui tanto tenevo se n'era andata. Quindi ora mi sono ritrovata, sotto dittatura di mio padre, a salvare la gente con quello che la gente riteneva essere un potere(quirk) davvero utile che però a parer mio non valeva più nulla.
Era una giornata normalissima e come ogni giorno andai a scuola, oggi mi toccava insegnare nella classe A. Non che mi dispiacesse ma c'era quel professore che davvero non sopportavo. Aveva sempre lo stesso sguardo e trattava tutti con freddezza, però rispetto a me lui è terribilmente onesto e non ha paura a mostrare la sua vera natura alle persone mentre io mi costringo a sorridere ad ogni persona che mi saluta mentre vorrei solo sorpassare e ignorare.
T/N: Bene, buongiorno ragazzi. Cominciate ad aprire a pagina 56.
La mia ora sembrava durare un'eternità quindi per far passare un po' il tempo decisi di interrogare quelli più fastidiosi della classe.
T/N: Katsuki, interrogato.
BAKUGO: Cosa?!
T/N: Hai qualcosa in contrario?!
Sapevo che il mio carattere non era adatto ad un'insegnante, perché molte volte sbottato e perdevo la calma. Prima non ero così, anzi ero una bambina molto calma e gentile ma dopo quel terribile giorno e poi tutti gli altri giorni a susseguirsi, il mio carattere cominciò a cambiare cominciando così a diventare più brusco.
???: T/C (Tuo cognome) T/N, non dovrebbe trattare così i suoi studenti, che ne ha fatto della sua compostezza che mostra sempre? Non sarà mica una facciata per mostrarsi gentile alle persone mentre in realtà è un gatto selvaggio?
L'odio nei miei occhi era molto chiaro e cominciava a formarsi in tutto il corpo mentre quella voglia di prenderlo a pugni mi passava più volte nella mente.
T/N: Professore Aizawa, mi da il permesso..?
AIZAWA: Per?
T/N: Per prenderla a pugni!
Mi lanciai su di lui e gli afferrai un pugno in faccia prima di essere tirata indietro dai miei alunni che sembravano scioccati dalla mia azione.
Midorya: P-professoressa si c-calmi la p-prego!
Mi liberami dalla presa di Midorya e mi aggiustai i vestiti mentre Aizawa mi guardava freddamente negli occhi.
T/N: Tzz.
AIZAWA: Mi scusi?!
T/N: Se ne vada al diavolo. Qua il mio lavoro è finito, a domani ragazzi.
AIZAWA: Non sono sicuro che lei sarà ancora qui domani.
T/N: Per me è lo stesso, nemmeno volevo fare questo lavoro.
AIZAWA:...
Tornai a casa stanca ma quando stavo per mettermi a dormire, qualcuno suonò al campanello. Irritata mi alzai dal letto e andai ad aprire la porta con degli occhi infuocati di rabbia.
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One-shots x reader
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