ᵇᵘˢᵃⁿ ᵖʳⁱˢᵒⁿ

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Jimin's povEro di pattuglia, la prigione era buia e gironzolavo per il corridoi

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Jimin's pov
Ero di pattuglia, la prigione era buia e gironzolavo per il corridoi. Ad un tratto qualcosa mi prese il braccio e mi ritrovai nello sgabuzzino della sorveglianza.

«Ma cos-MH!» La mia bocca fu tappata con dello scotch da imballaggio e sentii le mani essere chiuse con le manette. La stanza era senza corrente e l'unica cosa che illuminava erano i raggi lunari.

«Bene bene, la guardia Park adesso non fa più la tosta eh?» Disse una voce dietro l'ombra, notai solo una sagoma.
Mantenni la calma anche se stavo morendo dentro e quest'ultima si avvicinò facendo il giro dietro di me ridendo come uno psicopatico.

«Che abbiamo qui.» Sussurrò al mio orecchio e brividi passarono lungo il mio corpo.

Sentii la sua erezione fra le mie natiche e cercai di spingerlo via ma fu inutile dato che mi bloccò tirandomi dai capelli rivelandomi il suo volto. Jeon Jungkook.
Mi strappò via lo scotch dalla bocca facendomi imprecare dal dolore.

«Lasciami andare.» Lui rise.

«Oohh nono.» Disse avvicinandosi al mio orecchio. «Facciamo un gioco più tosto.» Iniziò a palparmi il culo.

«Adesso io ti lascerò andare, tu scapperai da questa stanza e ti andrai a nascondere.» Prese fuori le chiavi delle manette per poi prendermi i capelli con forza facendomi male.

«Guai a te se chiami qualcuno.» Così mi liberò anche dalle manette.

«Che il gioco abbia inizio.» Detto fatto, corsi via da lì cercando un nascondiglio.

...

Arrivai allo scantinato, illuminato solamente dalle luci rosse attivate dal risparmio energetico del carcere. C'era un silenzio tombale, faceva paura qua sotto, infatti smisi di lavorare nello scantinato dopo la mia promozione ricordandomi i brividi di terrore di quel tempo.
Svoltai un angolo e il mio orecchio captò un rumore facendomi cagare letteralmente addosso. Quel bastardo mi aveva disarmato da tutto e non potevo chiamare nessuno.

Arrivai vicino alla stanza dei generatori e notai Jungkook camminare lentamente guardandosi intorno.

Come sapeva che ero qui? Questo posto é enorme, potrei essere dappertutto.
Continuai a camminare cercando di arrivare alla prima uscita possibile ma urtai contro un vaso facendolo cadere, provocando un botto che fece eco.

Sentii i suoi passi fermarsi, per poi ricominciare.
Velocemente mi nascosi dietro ad un mobiletto sentendo i suoi passi farsi più pesanti.
Mi tappai la bocca chiudendo gli occhi pregando che non mi trovasse e sentendo il rumore cessare stetti in silenzio per minuti che mi parvero ore.

Sentii una risata all'altezza del mio orecchio che mi fece aprire gli occhi di scatto.
Mi girai trovandomi il viso Jeon alla mia sinistra facendomi prendere un colpo e, per istinto, gli diedi un pugno in faccia facendolo indietreggiare.

ᴏɴᴇ sʜᴏᴛs | ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora