Dannate insicurezze

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Farfalle allo stomaco, cuore in gola e pelle d'oca. Queste erano le tipiche sensazioni che Nick provava al liceo, quando incrociava lo sguardo con Gabriella. È da allora che Nick ha una cotta per la giovane studentessa che, nel tempo libero, funge da sua assistente personale e si dedica pienamente ad organizzare al meglio la partecipazione del campione nei tornei del luogo.

Ora le sensazioni sono esattamente le stesse; a dividerli c'è solo la porta d'ingresso. Una goccia di sudore scorre lungo la tempia di Nick, fa un respiro e apre la porta sorridendo.
<< Ehi ciao! Pensavo ti fossi addormentato di nuovo dato che hai impiegato così tanto per aprire...vedi che mi sono accorta che sono stata io a svegliarti con quella telefonata >> dice Gabriella facendo notare di essere felice di vederlo.
<< Beh, in effetti menomale che hai chiamato...>> afferma sorridendo Nick.
<< Oh! Ma da dove è uscito questa morbida palla di pelo?>> dice con stupore la ragazza.
<< Ah lui? L'ho trovato vicino all'entrata della stazione, lo hanno abbandonato>>.
<< Bastardi! Vorrei che coloro che lo hanno lasciato lì venissero abbandonati, giusto per fargli capire come ci si sente>> dice sdegnata Gabriella.

Gabriella è una ragazza molto socievole e alla mano, conosce Nick da una vita e ha sempre intuito l'interesse che il ragazzo aveva nei suoi confronti solamente che aspettava che facesse lui il primo passo. Sentendosi ormai a casa, la ragazza si siede sul divano e inizia a parlare di lavoro.

<< Allora Nick, tramite miei contatti ho saputo che si farà una gara di surf proprio qui! >>.
Quando Nick sente queste parole rimane un pò sorpreso, perché non ne era a conoscenza e la cosa era molto strana.
<< Si lo so...non lo sai perché non è ancora ufficiale, ma le mie fonti mi hanno detto già che è tutto organizzato. Le date verranno pubblicate fra qualche giorno>> replica la ragazza.

I due conversano a lungo e durante tutta la conversazione Gabriella gioca con il cane.
<< Hey aspetta Nick. Non mi hai detto come si chiama questo cucciolotto>>.
<< In realtà non gli ho dato un nome, non penso sia necessario>>
<< Come scusami? Hai un cane e non gli dai un nome? Sicuro di quello che dici?>>
<< Beh si, perché starà con me solo per un mese. Successivamente, come ha detto il veterinario, lo affiderò ad un centro>>.
<<Capisco...>> risponde Gabriella con aria un po' perplessa. << Fossi in te, però, lo terrei. Magari chissà, il destino vi ha fatto incontrare per uno scopo ben preciso>> insiste la ragazza.
<<Beh...vedrò!>> termina Nick.

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