capitolo 4:L'avvocato Romualdo Child

54 5 0
                                    

Quando aprii la porta,fece capolino un uomo magro e alto,il viso lungo;dalla carnagione pallida e i lineamenti molto marcati.
Gli occhi erano neri come la pece,cupi.....contraddicevano il sorriso che le labbra si sforzavano a fare.
" È lei Sara Horniman?"mi chiese.
"Si,desidera?"
"Buona sera, sono Romualdo Child,l'avvocato di famiglia.Posso entrare?"
"Il fatto è...................che al momento i miei genitori sono via per lavoro, se vuole la faccio richiamare appena tornano..."
Anche perché non volevo quel tipo da brivido con la faccia da vampiro dentro casa.
Appena finii la frase però, divenne cupo e decisi di farlo entrare...anche rischiando che il mio prezioso sangue venisse trangugiato da quel morto vivente...e che il mio bel collo venisse deturpato dai suoi denti giallastri........ma perché non si è presentato alla porta un bel vampiro.....preferibilmente senza maglia.....con addominali scolpiti e.......
"Allora???Mi fa entrare o devo rimanere qui sulla porta?"
"Oh!.......Si certo!.....scusi...hehehe!"
.....Imbarazzanteeeeeee....lo scuadrai un' ultima volta, rimpiangendo gli attori di Twilight e mi scostai per farlo passare.
Lo feci accomodare in cucina, come faceva sempre la mamma quando veniva qualcuno a trovarci; e come lei chiesi:
"Vuole una tazza di the?"
"No grazie, volevo parlare con te di una...."
Non fece in tempo a finire la frase che la mia povera frittata si staccò dal soffitto e andò proprio sulla testa dell'avvocato.
Io divenni rossa dalla vergogna, ma lui non badò all'incidente...come forse avrebbe fatto di norma, e dopo un' attimo...... continuo' a parlare.Il suo comportamento mi fece capire che doveva essere successa una cosa terribile.
"Stavo dicendo che oggi............"
Si fermò un attimo per trovare le parole più adatte, e per togliere quel che rimaneva della mia frittata dalla sua testa.
"Oggi... i tuoi genitori hanno fatto un brutto incidente; mi dispiace ma.....non ce l'hanno fatta.
A quelle parole il cuore mi percorse tutta la gola, ma non riuscii a piangere, anzi, non riuscì nemmeno dire una parola; potevo solo stare lì, in piedi, davanti all'uomo che con una frase era riuscito a spezzarmi il cuore.

EvangelionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora