¤SIXTEEN¤✔

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(Edited)

Sabato mattina, un grande giorno per iniziare la missione di Jungwon.

Al momento era davanti al panificio di proprietà di Jake.

Voleva parlare con Jake in modo da poter iniziare a chiarire le cose.

Entrando, il profumo di pane e biscotti appena sfornati lo intimidiva lentamente.

"Buongiorno signore, come posso aiutarla?"  chiese il cassiere dopo averlo visto entrare.

"Jake è qui?"

"Oh, in realtà si. Ultimamente è sempre stato qui e questo è molto raro che accada."  Il cassiere sottintendeva accigliato.

"Perchè così?"

"Beh, il suo 'amico' non è andato a trovarlo negli ultimi giorni, quindi noi dipendenti potremmo pensare che abbiano litigato".

Jungwon è rimasto scioccato dalla risposta.  Accidenti, ne sanno più di me.

"Oh sì, lo chiamerò."  Il cassiere è uscito di scena.

Jungwon si sedette su una sedia e aspettò.  Non ha potuto resistere all'aroma proveniente dalla cucina, quindi ha dovuto farlo in fretta prima ancora di spendere i suoi soldi in biscotti.

"Jungwon?"

"Hyung, va bene se ti prendo in prestito un minuto?"

"Sicuro."  Jake era seduto di fronte a Jungwon con indosso ancora il grembiule.

"Non riesco a immaginare che tu abbia una pasticceria in così tenera età, hyung."  Jungwon ha dichiarato facendo ridacchiare Jake.

"Beh, non mi stavo proprio concentrando su questo, ma grazie a Seokjin-hyung, il panificio è ancora attivo."

"Non era il proprietario della gelateria vicino al parco?"

"Mhm, ma lo sta affidando alle cure di suo marito."

"Così, l'impiegato ha detto che sei venuto qui negli ultimi giorni e hanno detto che era molto raro che accadesse. Che cosa è successo?"

Lo sguardo di Jake si abbassò.  "Sunghoon non viene più in visita."  Si fermò, poi continuò con un sorriso palesemente finto.  "Ma va bene, con questo avvenimento sono in grado di concentrarmi sull'attività che mio padre mi ha dato".

Jungwon provò compassione, vedendo il suo hyung fingere un sorriso.  "So che questo non va bene hyung."

"Cosa intendi?"

"So cosa provi, essere evitato dall'amore della tua vita dà un grande dolore nel tuo cuore."

"Non mi sta evitando, sta solo prendendo le distanze per pensare a quello che è successo."

"Hyung, lo è chiaramente. Nota come non ti viene a trovare come prima, giusto? Lui che non ti visita più lo dimostra".

"Dovrei non essere d'accordo con questo. Sta solo 'prendendo le distanze' in modo da poter ripensare al suo errore".  Jake continuava a insistere.

"Hyung, smettila di proteggere Sunghoon."

"Non lo sto facendo, quello che sto dicendo non è una forma di protezione, perché è vero".

"Hyung, smettila. L'unica cosa che devi fare è parlargli."

"Ma non posso."

"Hai un punto debole su di lui. So che un giorno si aprirà con te e ora è il momento. Fare questo può riconquistare la nostra amicizia."

Jake non ha risposto.  "Hyung, per favore. So cosa prova per te."

"Posso vedere come il suo viso si illumina vedendoti, so come si sente a suo agio a stare con te. So che gli piaci."

L'affermazione fece alzare lo sguardo a Jake.  "Veramente?"

"Non sto mentendo. Quindi, per favore, se potessi parlargli sarebbe di grande aiuto."

"Io-lo farò."  disse Jake con un sorriso.

"Grazie hyung."  Jungwon si alzò e abbracciò il più grande.  "Lo apprezzo."

"Di nulla, quindi se puoi scusarmi e finirò il mio lavoro così potrei parlare con lui."

"Va bene, grazie hyung."

Jungwon lasciò il panificio con un grande sorriso stampato in faccia.

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A Second Chance ↠Jaywon↞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora