"hyunjin, voglio solo sapere perchè"
perchè.
quella singola parola era nella sua testa da giorni ormai.
"non saprei risponderti, davvero"
ammise
"ci conosciamo da 3 anni, non hai mai avuto paura ad aprirti con me, ma quando si tratta di felix scappi"
"non lo so minho, davvero non lo so. lo odio e non so perchè, ho fatto quella sfuriata e non so il perchè, ho tutti questi perchè nella mia testa a cui non so dare una risposta, la mia testa sembra un cazzo di questionario, sono due notti che non dormo per cercare i capire tutti i perchè, ma non ho raggiunto un punto di arrivo, continuo a girare in tondo, è un cerchio continuo. perchè odio felix, perchè sono una persona così orribile, perchè sono stato così cattivo, perchè non riesco a smettere di odiarlo, perchè mamma mi ha lasciato, perchè, perchè perchè!"
mise le mani tra i capelli, gli occhi pieni di lacrime, le gambe al petto.
ll cuore di minho si strinse
"è una vera e propria guerra con me stesso minho, perchè non riesco a migliorare, perchè non riesco a capire me stesso? è straziante. è come se fossi un punto interrogativo vagante, e non riesco a trovare una risposta non importa quanto io cerchi."
le lacrime ormai scorrevano sul suo viso senza controllo, e minho si alzò e lo abbracciò
a questo hyunjin rimase di stucco, minho ripudiava il contatto fisico, con eccezione del suo ragazzo ovviamente
"non posso aiutarti a trovare le risposte, quelle puoi trovarle solo tu, forse un aiuto sarebbe capace di dartelo felix. non voglio forzarti ad avvicinarti a lui e parlarci, ovviamente non sei pronto, ma lui saprebbe aiutarti con molte delle tue risposte, e questo lo sai anche tu."
disse sciogliendo l'abbraccio
"ma io ho paura minho. non so cosa fare, il rapporto tra me e felix è rovinato in partenza, come posso costruire un qualcosa quando le fondamenta non ci sono neanche"
"puoi sempre costruirle le fondamenta hyunjin. pensi che tra me e jisung sia stato tutto così facile? è un lavoro che si deve fare insieme."
"stai parlando come se volessi avere una relazione con felix"
"sei tu che hai parlato di un rapporto tra voi"
"intendevo amicizia, è ovvio che non nascerebbe nulla tra noi considerando la situazione in cui siamo da 3 anni"
minho decise di rimanere in silenzio.
l'unico suono presente ogni tanto era hyunjin che tirava su con il naso, ancora sotto gli effetti del pianto di poco fa
"sovresti andare a mangiare qualcosa, sciacquarti la faccia e andare a dormire. non hai una bella cera"
"oh wow non lo sapevo"
rispose sarcastico il biondo, il ragazzo con i capelli viola lo fulminò con lo sguardo
"scusa"
minho rise leggermente
"è tardi dovrei andare, jisung mi sta aspettando in macchina"
"jisung è qui?"
"si ma non è voluto entrare, dice che ti avrebbe tirato una sberla"
hyunjin sorrise
"è arrabbiato con me?"
chiese con tono pentito e triste
"non con te, ma per quello che hai fatto. sei fortunato che domani non c'è lezione, così ha il tempo di sbollentare"
disse l'ultima frase con tono scherzoso, ma entrambi sapevano che era la verità
minho si diresse verso la porta, accompagnato da hyunjin, ch gliela aprì
"davvero hyunjin, provaci"
e hyunjin aveva capito che si riferisse al costruire le fondamenta
"ci proverò"
minho gli sorrise lievemente
"grazie"
sussurrò hyunjin
"di niente."
il sorriso di minho si allargò, hyunjin si fece un pò di lato, vedendo dietro di minho la sua macchina, con jisung al suo interno che si era ormai addormentato
"vai ti sta aspettando"
minho si voltò e sorrise vedendo il suo ragazzo riposare
"ci vediamo"
disse per poi allontanarsi ed entrare in macchina, hyunjin lo vide allacciare la cintura a jisung, spostandogli una ciocca di capelli dal viso, poi si allacciò la cintura e mise in moto l'auto.
hyunjin rientrò in casa e, come raccomandato, mangiò, si lavò la faccia e si mise a letto, la sua testa più rilassata rispetto ai giorni precedenti.
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il giorno dopo hyunjin uscì prima di casa, aveva finalmente dormito e si sentiva rinato.
sfogarsi gli è davvero servito.
si fermò ad un cafè per fare colazione, si sentiva estremamente rilassato.
guardando fuori dalla vetrina mentre sorseggiava il suo americano osservava la gente passare
chi correva a lavoro, chi faceva sport, chi portava a spasso il cane.
distolse lo sguardo quando notò che il suo americano era ormai finito, e si diresse alla cassa per pagare per poi uscire dal cafè.
prese un respiro profondo, apprezzando l'aria fresca delle 6 del mattino
decise di andare al parco e fare una passeggiata.
non avevano lezione oggi, visto che era domenica,quindi voleva prendere una boccata d'aria fresca.
decise di sedersi su una panchina, e chiuse gli occhi godendosi la quiete, senza bambini che urlavano a destra e a sinistra e il suono lontano dei motori delle auto
stette in quella posizione per qualche minuto, quando riaprì gli occhi trovò una figura camminare in lontananza, con le cuffie in testa e una grande felpa bianca addosso
e hyunjin per un attimo credette di aver bisogno di occhiali, quasi sperando che la sua vista lo stesse ingannando
era felix
e hyunjin quasi scattò in piedi per corrergli incontro e chiedergli perdono in ginocchio. ma ringraziò di avere l'autocontrollo sufficente per rimanere seduto
aveva voglia di urlare il suo nome e implorargli perdono fino a quando lo avesse perdonato.
ma sapeva che non era il momento
rimase a guardare felix passeggiare nel parco, muovendo la testa a ritmo della canzone che stava ascoltando, e hyunjin sorrise
sembrava così spensierato e felice che hyunjin sentì che avvicinarsi avrebbe fatto scoppiare la sua piccola bolla
lo guardò camminare via e sospirò.
perchè stava trattenendo il respiro?
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Our Last Dance || Hyunlix
FanficSequel: Forgive, but Forget? Hyunjin e Felix sono studenti in una scuola di ballo, tra loro non scorre buon sangue, infatti è un continuo sfidarsi e litigare. un giorno però, quando il loro maestro li informerà di questo musical per la serata di Nat...