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"N-no.." Jungkook scosse la testa con gli occhi chiusi, cercando di scrollarsi di dosso il pensiero nella sua testa. 

Avrebbe dovuto essere un altro dramma che Kim Taehyung deve aver fatto in modo da poter incolpare Jimin di tutto e che si sarebbero divisi, ama giocare con i sentimenti degli altri e renderli stupidi. 

Credere nelle stronzate non fa per lui, non è facile da manipolare come quello che Kim pensa di lui. 

Le sue dita premono velocemente le lettere del suo telefono con cui risponde; 

A: Numero sconosciuto
- Oh santo cielo?!  Ciao, sto bene, ho chiuso con le tue stronzate.

inoltre, vaffanculo con i sentimenti, piccola merda, torna al tuo pianeta, il tuo cervello non appartiene alla terra. 

"Farà meglio a fare bei pettegolezzi e drammi la prossima volta o il suo stesso spettacolo farà schifo". Jimin si mosse, sentendo i gemiti di Jungkook. 

"Mhm..kookie..?" Gemette con gli occhi leggermente aperti per controllare cosa sta facendo per poter parlare da solo nel bel mezzo della notte, in qualche modo. 

"Non è niente mogliettina, torna a dormire." Si sdraiò per far addormentare Jimin, mettendo la testa di Jimin per accoccolarsi sul suo petto canticchiando dolcemente per farlo riaddormentare velocemente. 

Il pensiero lo infastidiva, ma poi sente dentro di sé una fitta, che una parte della sua mente voleva confermarlo.

Se non oserebbe mai chiedere a Jimin dell'argomento, porterà solo confusione alla loro relazione che non dovrebbe accadere come si aspettava il bastardo, Kim Taehyung. 

Può chiedere a Namjoon domani o chiamare Jinwha per chiedere informazioni o preferisce invece non sapere nulla. Dipende se la sua curiosità gli uccide il cervello. 

"Kookie.." mormorò Jimin, più sveglio di prima. 

"Torna a dormire." Le braccia di Jungkook avvolgono la figura più piccola che gli accarezza la testa. 

"A chi stai scrivendo prima..?" 

"Nessuno." 

"So che il tuo messaggio... ho sentito un suono di notifica dal tuo telefono." 

"Kim Taehyung". Jimin non è sorpreso, sa che Tae non si sta ancora riprendendo da loro ed è ancora disperato per la sua infatuazione. 

"Ti sta minacciando?" Era una delle risposte più probabili che avrebbe ricevuto, anche minacce di morte o minacce di bomba, qualunque cosa stesse pensando Taehyung. 

"No. Ha solo detto che sono il figlio di sir Namjoon e il tuo sangue è legato a me. So che sta solo inventando stronzate comunque." Jimin sussultò e si alzò come un razzo, serrandosi la bocca con le proprie mani.

"C-te l'ha detto?"  Ha aperto il suo armadio, ora probabilmente pensando a quali vestiti porterà a casa pensando che la loro relazione finirà tra un minuto. 

"Perché sei così paranoico a riguardo? Sai qualcosa?" Non è un grosso problema per lui è vero, niente può cambiarlo comunque. 

"U-um- ne possiamo parlare?" Dal modo in cui parla, la verità è già venuta fuori dal suo tono.

"Allora è vero...? Dì solo sì o no." Jimin si rammarica di aver reagito in modo eccessivo, è davvero pessimo a nascondersi e a mentire. Perché è di nuovo un bravo ragazzo? 

"U-uh... in parte sì e in parte no." La sua risposta suona stupida come sembrava in questo momento. 

"Qual è il sì?" 

I'm Pregnant, Mr. Jeon || JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora