Cap. 16

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Pensa a qualcosa.
Qualcosa di certo, di sicuro.

Una verità assoluta a cui aggrapparti, ora che tutto ciò che conosci sembra rivoltarti contro.
Qualcosa di solido, resistente, che sai non scomparirà.

È questo ciò che pensava Bloom, mentre le sue amiche, rinvisalite da quella sorta di maleficio, raccontavano al resto del gruppo l'incontro con i propri genitori e il "nuovo generale" Egnis.

La stretta di Flora sembrava un buon appiglio in quel momento.
Ma cosa sarebbe successo se il Negativo, un giorno, avesse manipolato anche lei, come Stella, Aisha e Tecna?

Avrebbe perso un'altra spalla, un'altra sicurezza.
Ma c'erano sicurezze in quel momento?

Guardò la sorella, seduta al suo fianco, intenta a ragionare sull'accaduto, cercando di trovare una qualche spiegazione ai vari interrogativi.

Come aveva fatto il Negativo a entrare così facilmente nel castelli dei vari Regni?
Nessun allarme, nessuna avvisaglia.

Come poteva aver potuto soggiogare così facilmente i regnanti?
Come era possibile evitare la sua manipolazione?
Come avevano fatto le ragazze a riprendersi?

L'unica spiegazione plausibile era pensare che la trasformazione Bloomix, derivante direttamente dalla Fiamma del Drago Positiva, avesse in qualche modo respinto, curato il maleficio nel Negativo.

Due poteri così opposti...eppure così uguali da avere un'origine comune.

Bloom scosse la testa, allontanando quel pensiero, mentre abbracciava nuovamente Stella che non smetteva di scusarsi, insieme alle altre.
Cercò di sorridere, di dimostrarle che non aveva nulla di cui scusarsi.
Non era lei in quel momento, non era cosciente di se stessa, solo un burattino comandato dal nemico per raggiungere i propri scopi.

Eppure, la consapevolezza di non poter contare pienamente neanche sulle sue amiche le pesava come un macigno sul petto.

Guardò Valtor, braccia incrociate, con la schiena al muro che ancora guardava in cagnesco le tre ragazze.

Trova una sicurezza, si ridisse Bloom.
Trova una certezza.

***
-Faragonda vuole parlarvi.- Griselda camminava per i corridoi, in testa all'intero gruppo.

Daphne si affiancò a Bloom, afferrando per un braccio anche Valtor che camminava di lato, più in disparte.

-Mamma e papà mi hanno convocata a Palazzo.- disse quasi in un sussurro, la preoccupazione chiaramente percepibile nella sua voce.
Chiaro cosa la rendesse nervosa.
-Spero che il Negativo non sia arrivato anche a Domino.-

Bloom annuì soltanto alla sorella, sentendo un nodo alla gola che non le permise di parlare subito.

-Fa attenzione.- lo stregone rispose prima di lei e Daphne gli sorrise, accennando con la testa.
-Quando devi partire? Quanto resterai?- la rossa si costrinse a trovare la voce.

-Subito dopo l'incontro con Faragonda. Non so quanto ci vorrà. Mi metterò in contatto con te il prima possibile.-
Per dirmi se mamma e papà stanno bene o sono stati manipolati.
Non era necessario che Daphne lo dicesse ad alta voce.

Quando arrivarono nello studio della Direttrice, Faragonda era in piedi davanti alla grande vetrata della stanza, pensierosa come poche volte lo era stata.

-Temo di dovervi dare brutte notizie.-
-Ormai non sembrano essercene più buone da tanto.-
Faragonda sospirò, chiudendo gli occhi, cercando di trovare le parole giuste.

-Stando agli ultimi avvenimenti, Alfea non è più considerata un posto sicuro. La Principessa Diaspro ha sparso la voce velocemente.- la preside guardò lo stregone.
Era possibile scorgere un briciolo di accusa nel suo sguardo ma, dopotutto, non poteva negare di comprendere, in qualche modo, il suo gesto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 29, 2021 ⏰

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