Cap. 14

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Diaspro chiuse la porta della sua stanza dietro le spalle, poggiandosi su di essa.
L'espressione neutra e impassibile che aveva sempre in volto, dettata dalla rigida educazione avuta fin dall'infanzia, mutò in un ghigno maligno. Poi scoppiò a ridere.

Ci era riuscita!
Bloom era fuori dal Regno di Eraklyon e soprattutto lontano da Sky.

Oh Sky! Quanto aveva adorato il modo in cui si era posto contro Bloom.
Vedere la rossa cadere in mille pezzi sarebbe stata una delle immagini che avrebbe sempre portato in mente.

Poi... quel Valtor.

Al pensiero dello stregone, la sua risata si interruppe all'istante.

Portò una mano al collo, avvicinandosi allo specchio. Fortunatamente non aveva alcun segno.

Eppure aveva sentito chiaramente una mano stringerle il collo, mozzandole in respiro.

In quegli attimi era riuscita a distinguere delle urla, poi l'ossigeno era tornato ad entrarle in corpo e l'istinto di sopravvivenza l'aveva spinta solamente a scappare da lì il prima possibile.

Solo una volta sulla navicella, era riuscita a vedere, mentre il portellone si chiudeva, l'inconfondibile chioma rossa vicino allo stregone.

-So ciò che pensi, Principessa...-
Diaspro si voltò di scatto al suono della voce.
Egnins le stava a qualche metro di distanza, diritto e composto, con le mani dietro alla schiena.

-Come sei entrato qui?- gli chiese acida.

-Sei anche tu in grado di utilizzare la magia. Dovresti sapere che basta un incanto appena più complesso per generale un portale capace di superare una misera barriera come quella di questo castello.- disse ovvio.

Che faceva ora? Si prendeva gioco di lei?

-Non ti permetto di parlar...!-

-Shhhhh...-
Egnins la zittì portandosi l'indice davanti alla bocca.
Poi la fissò negli occhi.

-La tua supposizione è giusta.- le disse poi.

-Cosa?-

-Loro tengono l'uno all'altra. O almeno abbiamo la prova che la fatina riesce a portare lo stregone alla ragione anche se questo è imbestialito.- portò una mano al mento.
-Inoltre, pensando che quell'eccessiva rabbia fosse dovuta proprio alla sofferenza di Bloom...credo non ci siano dubbi nel pensare che lei sia il punto debole di Valtor.-

Diaspro sgranò gli occhi.

-Pensi possa essere...?-

-Mmh, forse. È comunque un'informazione da usare a nostro vantaggio.- l'uomo assottigliò gli occhi, ghignando soddisfatto.
-Sky è sotto il mio maleficio ma creare un po' di sano e vero odio in lui non potrà far altro che bene.-
Un sorriso malizioso si aprì anche sulle labbra di Diaspro.

-Qual'è il prossimo passo?-

-Continua con il tuo piano di mostrare che Bloom è un pericolo per tutti. Il resto verrà da sé.-

***

Flora si trovò ancora una volta a... ragionare sugli ultimi eventi...?

No, non era l'espressione esatta.
Pensare agli ultimi eventi?

Neanche.

Fatto sta che tentava di trovare un collegamento, una motivazione a ciò che stava accadendo alla sua compagna di stanza.
La stretta convivenza aveva reso Bloom un libro aperto per lei, così come tutto il suo mondo, eppure, ora come mai, non riusciva a decifrare tutto ciò che la circondava.

O meglio, la risposta era sulla punta della lingua ma, qualsivoglia volta provava ad esprimerla a sè stessa, la sua mente si rifiutava di farlo, respingendola nell'angolino buio dei suoi pensieri.

I Tre Poteri || BloomxValtor ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora