Cap. 11

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Il resto della mattinata passò velocemente.
Le Winx arrivarono in infermeria dopo il pranzo, portando a Bloom un vassoio stracolmo di delizie.

-Abbiamo chiesto a Mastro Sfoglia di prepararti la pizza, contenta?- Stella sorrise soddisfatta, conoscendo i gusti dell'amica.
Bloom annuì ridendo.

-Molto.- e addentò una delle fette più grandi.
-Come è andata oggi? Novità?- chiese poi.

-Nulla di nuovo. La solita solfa.- rispose Musa.

-Tu piuttosto! Cosa hai fatto fino ad ora?- Tecna le si sedette affianco sul letto.

-Ho riposato, così come mi ha raccomandato Ofelia. Stamattina ho comunque riprovato l'esercizio di connessione con Valtor e per qualche secondo siamo riusciti a parlarci mentalmente.- disse sorridendo, ripensando al piccolo traguardo che avevano conquistato quella mattina.

-Valtor era qui!?- Stella battè le mani sul letto, sgranando gli occhi.

- Si...ma tranquilla! Non ha fatto nulla di male...- la rossa cercò di tranquillizzare l'amica, ridendo divertita allo stesso tempo.

-E per fortuna! Se solo ti avesse tolto un capello, se la sarebbe vista con me!- rispose Stella, alzando il braccio e toccandosi il bicipite teatralmente.
Tutte le ragazze scoppiarono a ridere.

Flora prese posto sulla poltroncina vicino al balcone, continuando a seguire la conversazione.
Eppure nella sua mente suonò un campanellino d'allarme.
Loro erano in sei eppure percepiva una sesta aura lì vicino. Era molto lieve, quasi impercettibile, come se fosse trattenuta.
Si voltò verso il balcone e riuscì a riconoscere l'essenza di Valtor.
Tornò a guardare le amiche che non avevano percepito nulla, prese dalla conversazione che aveva preso una piega comica.

Con la scusa di prendere un po' d'aria, uscì sul terrazzino. Fece un respiro profondo e poi, assicurandosi di non essere sentita dalle compagne, parlò.

-È bello che tu le sia vicino. Anche se magari non lo mostra, sono sicura che Bloom lo apprezza molto.- disse poi si voltò verso l 'alto.
Dalla sua posizione riusciva a vedere solo la suola degli stivali viola. Lo stregone era disteso sul tetto fatto di tegole azzurre, con la braccia incrociate dietro la testa e gli occhi chiusi.

Comprendendo che la voce si riferisse a lui, si alzò per affacciarsi sul terrazzino sotto di lui.

-Te lo concedo, ragazzina. Sei molto vigile. Le altre non si sono minimamente accorte di me. Hai qualche potere speciale di cui io non sono a conoscenza, fata dei fiori?-

-Nessun potere speciale ma sono la Fata della Natura: sono costantemente in contatto con tutta le vegetazione che mi circonda.- Flora si voltò poi verso la ringhiera del terrazzino, avvicinandosi ai piccoli vasi che lo decoravano.
-Non pensare che questi boccioli, solo perchè sono così piccoli, non possano essere fonti di informazioni preziose.- continuò poi, accarezzandone uno con le dita.

-Io, questo lo chiamo spiare.-
Flora ridacchiò.

-Non credo tu sia nella condizione di giudicare. Vuoi farmi credere che tu non stavi ascoltando la nostra conversazione, fin da quando siamo arrivate?-
Valtor incrociò le braccia.

-Sto soltanto svolgendo il mio compito. Se quei 3 tornassero, devo essere pronto a proteggere Bloom, specialmente ora.-

-Quindi pensavi che noi fossimo dei nemici? Non sei arrivato qui non appena abbiamo aperto la porta?-

Colpito e affondato.
Valtor si accigliò e decise di ignorare la fata, tornando a distendersi.

-Come dicevo prima, questi fiorellini sono fonti di informazioni continue.- rise ancora la ragazza.

I Tre Poteri || BloomxValtor ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora