La falsa

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Non riuscì più neanche a mangiare, ero distrutta mi presi un pacco di fazzoletti e iniziai a piangere come non avevo mai fatto però, mia sorella maggiore, vedendomi in queste condizioni mi prese la mano e mi cominciò a raccontarmi delle storie di quando eravamo piccole per farmi sentire meglio, in quel momento ho capito che la mia famiglia era la risorsa migliore che potessi avere e che era l'unica che non mi avrebbe mai potuto tradire.
Dopo essermi messa a letto, mi addormentai subito, ero troppo stanca.
La mattina dopo mi prepara i normalmente per andare a scuola, anche se sapevo che Mattias non mi sarebbe mai venuto a prendere per portarmi a scuola, infatti mi arrangiai ad andare a piedi, scesi da casa mia e uscì dal cancello però subito sulla destra mi ritrovai davanti alla macchina di Louis che mi fece subito cenno di portarmi con lui. Io accettai perché non avevo altro passaggio è normalmente mi porto a scuola, scesi dalla macchina è come una normale giornata di scuola mi misi a parlare con le mie amiche davanti all'entrata, , non arrivo la macchina di Mattias portava Camille a scuola.
In quel momento tutti la guardarono e poi ti voltarono verso di me mi guardavano straniti, mi sentivo a disagio, Camille scienze da quella macchina e non mi guardo nemmeno, entro subito dal portone della scuola e si diresse verso l'aula.

Per tutta la mattinata non le parlai mi sentivo delusa presa in giro, lo sarei mai aspettata da lei, mi sembrava un'amica buona.

Fortunatamente in classe vero anche altre amiche oltre i Camille, infatti tutte le altre mi venirono a consolare, specialmente Valentine che non mi mollò per tutta la mattinata, la presi da subito come un'amica, quel momento capii che potevo fidarmi di lei. Mi invito anche a passare un pomeriggio a casa sua e anche se non è molto ricca, accetta i perché l'importante e che sia una buona amica, ma questo l'ho capito solo dopo avere incontrato Camille.

Appena uscita da scuola vedi la macchina di Mattias là davanti e poi vidi subito dopo Camille uscire e dirigersi verso quella macchina; Io, invece, Andai subito da Valentine.

Appena arrivammo a casa sua, sua madre mi accolse come se ci conoscessimo, mi sono sentita a casa, conobbi subito sua sorella, Isabel, più grande era simpaticissima eh tutte e tre andammo a fare una passeggiata al parchetto vicino a casa sua.

Ci sedemmo in una panchina e cominciammo a raccontarci alcune storie della nostra vita, io e raccontai anche del disguido con Camille e lei fortunatamente mi credette.
Mi racconto che anche lei era abbastanza amica con Camille ma poi la abbandonò per venire da me probabilmente perché ero più ricca.
Isabel poi ci comincio a raccontare di alcuni periodi dell'infanzia e della sua sorellina, quel pomeriggio mi sono divertita un sacco e per l'occasione mi dai le due sorelle a dormire a casa mia, tanto già sapevo che non ci sarebbero stati problemi.

Lost in New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora