~capitolo 4~

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《COSA??!》 urlò Simone.

《 Si, Simone. Abbiamo deciso così, per aiutare anche Anita e Manuel perché dovevano andarsene da lì.》 rispose Dante.

《Si ma non è giusto, Prima di prendere una decisione bisogna parlarne in famiglia. La nonna lo sa?》 disse Simone, arrabbiato come non mai. Non riesce a credere che il ragazzo che odia, debba vivere con lui nella stessa casa, e dormire nella stessa stanza insieme a lui.

《Si già lo sa, ed è molto d'accordo su questa decisione.》 ripeté Dante, sicuro di sé.

《 Ah bene, quindi l'unico stupido che non lo sapeva, ero io.》disse frustrato Simone.

《 Ao, ed io non esisto?》 disse Manuel.

《 Stai zitto tu.》 disse Simone, gesticolando in modo buffo davanti al ragazzo, che si mise a ridacchiare.

《 E per quanto durerà questa cosa?》 chiese Manuel, fissando negli occhi la madre.

《Beh, per sempre!》 disse Anita, con un tono molto dolce e delicato.

Simone non emise neanche un suono. Si alzò di scatto, buttando giù la sedia. Salì nella sua camera, prese il cellulare, il casco e scese. Salì sulla sua moto mentre Manuel lo rincorse però non riuscendo a prenderlo.

《 Simò dove voi andà?》 disse con tono preoccupato Manuel.

Simone non rispose, È talmente arrabbiato da poter uccidere qualcuno, e non riuscì a far uscire le parole di bocca. Mentre parte, non fa caso al rumore della moto di Manuel. È troppo concentrato nel pensare Manuel, che avrebbe dovuto dormire con lui nella stessa camera. Avrebbe potuto guardarlo dormire. Poterlo accarezzare e sfiorare con le sue mani. A questo pensiero il ragazzo sbanda leggermente a sinistra, ma non succede nulla e ritorna sulla strada. Arriva molto velocemente al Colosseo, e si ferma lì ad ammirarlo. Improvvidamente sentì qualcuno arrivare, e si gelò nel sentire la voce del ragazzo.

《Simò! dove cazzo stai Simò??》 Manuel urlò, non pensando a guidare bene la moto e guardando a destra e sinistra.

Simone l'osserva da dietro un muretto, senza farsi vedere.
Ma subito dopo successe una cosa che non poté mai pensare. Un camion, guidato da zucca per missione di sbarra, investì Manuel, che in quel momento non era attento a guardare la strada per cercare Simone. Zucca girò subito e se ne andò, lasciando che Simone si potesse avvicinare al più grande.

《Oh Manuel!! Manuel, mi senti?? MANUEL.》 urlò Simone, con già le lacrime che gli rigarono il viso.

《 Ti prego Manuel, TI PREGO.》 continuò Simone.

《Ah...》 emise il ragazzo, però non cosciente.

Simone allora prese il cellulare e chiamò un ambulanza che arrivò subito, salì con Manuel e nel mentre chiamò Dante per avvisarlo. Simone rimase a fissare la grossa ferita che si  trova sulla testa di Manuel. Simone rimase paralizzato. non riuscì a far uscire le parole di bocca. Manuel uscì di casa per cercare lui. Questo fu l'unico pensiero di Simone,  e gli risuona nel cervello come un mantra. Arrivarono presto in ospedale e subito portarono Manuel in sala operatoria.

"Non può succedere davvero, non può succedere davvero."
Questa è la frase che risuona nella testa di Simone, e non riesce a toglierla per i sensi di colpa. Pensa anche ad Anita, per aver quasi ucciso suo figlio. In questo momento, non potrebbe neanche avvicinarsi alla donna. Simone ha troppi sensi di colpa, non riesce neanche a stare in piedi.

《Simone, hey Simone.》 disse delicatamente Dante.

《Si papà?》 rispose Simone, con le lacrime che gli rigano il viso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 30, 2021 ⏰

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~aspetto solo un si~《Simone x Manuel》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora