"prima ti ho vista giù, diciamo quando bruce ha detto quella frase." dissi preoccupata.
"devi stare tranquilla, mio fratello pensa sempre che stia lì in agguato a rubargli tutto.." affermò la ragazza con la testa giù.
le alzai la testa la guardai e le sorrisi, per dire "andrà tutto bene". lei mi guardo con quegli occhi da cerbiatta, illuminati dalla luce del sole mi sorrise, sembrava davvero uscita da una fiaba, non la vedevo da quando..ci siamo lasciate. ebbene sì, per quanto strano possa sembrare, sono stata con la sorella del mio ragazzo, il mio primo vero amore.
dopo qualche secondo spostò la testa, con un filo di voce mi ringraziò.tornammo dagli altri, ridendo come due bambine.
"sembra che abbiate fatto amicizia molto velocemente voi due eh" disse tony con un leggero cenno di un sorriso.
"già, fratellone la tua ragazza è molto bella e simpatica, te la sei scelta bene" disse la ragazza con un sorriso.
"lo so lo so, modestamente faccio sempre le scelte migliori" affermò bruce ridendo
alzai gli occhi al celo, feci un leggero sorrisetto e dissi a tutti di prepararsi per tornare alla torre.
erano circa le 20 di sera, quando finalmente potevamo riposarci da quella giornata di lavoro stancante.
mi stesi sul divano."hey fatti più in là"
"altrimenti?" chiesi con un sorrisetto provocatorio
"altrimenti.."
ashley mi si butto addosso, mi spinse giù dal divano.
"ASHLEY!!" sentii la voce del mio ragazzo rimbombare per tutta la stanza.
la ragazza mise il broncio, mettendosi ad un angolo del divano, iniziò a fissare bruce per tutta la serata. non ci badai molto, ma sembrava veramente una bambina.
"hey ashley, posso sapere quanti anni hai?" chiesi.
"come se già non lo sapessi." rispose la ragazza
"sai com'è, ho perso il conto" dissi ridendo
"bene ragazze, ci prendiamo della pizza?" chiese tony
"ma tu sempre affamato sei?"
"no voglio solo cenare"
presi una buonissima margherita, non mangiavo la pizza da veramente troppo tempo. mi erano mancate le cene tutti insieme, l'ultima che avevamo fatto era dopo la battaglia contro loki, parliamo di due anni fa!
prendemmo alcune poltrone e sedie e le mettemmo vicino al divano, per stare seduti dato che lo spazio non bastava. ci divertimmo tantissimo: stavo seduta accanto a bruce, con la testa sulla sua spalla. mi diede un bacio."si ma prendetevi una stanza" disse clint ridendo.
"ahah molto divertente clint"
"tu che mi dici ashley, come va con la tua ragazza?" chiese bruce.
ashley mi guardò, non aveva mai detto a bruce chi fosse.
"ci siamo lasciate, abbastanza tempo fa." aggiunse la ragazza.
"mi dispiace, che è successo tra di voi?"
"sapete, noi prima vivevamo in italia, lì l'ho conosciuta. siamo state insieme per un anno e qualche mese, poi mi sono dovuta trasferire qui. abbiamo provato a stare insieme a distanza ma non è riuscita come cosa; da quel che so, anche lei è venuta a vivere in questa città."
"e perché non provate a frequentarvi di nuovo?" chiese l'uomo di nome clint barton.
"ha trovato una persona migliore di me."
iniziò a guardarmi, quegli occhi pieni di tristezza e dolore mi facevano sentire in colpa, fra tutto proprio di suo fratello mi dovevo innamorare.
"ma bisogna andare avanti, io voglio solo la sua felicità, è una persona d'oro, dolce simpatica e temeraria, e voglio il meglio per lei." aggiunse ashley subito dopo
sapete sono stata addestrata nella stanza rossa, niente mi faceva ridere, piangere, ma questo, questo senso di colpa, era una tortura.
"sapete, ashley non ha parlato di questa ragazza nemmeno con me, ma sembrava un tipo forte." affermò bruce.
"secondo me non voleva abbandonarti, forse aveva solo paura di non essere abbastanza, e anche se è andata avanti ciò non vieta di poter essere sua amica." dissi, si stavo parlando di me.
i suoi occhi si illuminarono, si asciugò le lacrime e mi sorrise. dalla sua bocca uscì un "grazie.".
"vuoi parlarci un po' di lei?" chiese Steve.
"no, bene così, ormai è acqua passata, ho superato quel momento."
"smettiamola di parlare di cose tristi, parliamo un po' di te." disse bruce per tirarmi su il morale.
"bhe..mi chiamo ashley, ho 28 anni, mi piace disegnare, cantare, fare scherma e anche la box."
"box? che ne dici di fare una sfida?" disse tony dominato dal suo ego.
"tony non ti conviene-" dissi ridendo.
andammo in palestra, ci mettemmo i guanti e poi in posizione.
"3, 2, 1..combattete!"
tony iniziò a darle pungi, che però schivò senza alcun problema, le diede un destro prendendola su una guancia.
"adesso vedi, tony." sussurrò ashley,
con delle mosse lo prese e lo atterrò , vincendo dopo qualche minuto."io ti avevo avvertito" dissi con un sorriso
"sono solo un po' arrugginito." disse tony mentre provava ad alzarsi da terra.
"tutti dicono così quando mi affrontano per la prima volta, sennò perché avrei fatto domanda per entrare nello s.h.i.e.l.d.?"
"mi era mancata questa tua determinazione" dissi sorridendo
"no aspetta..voi due vi conoscete?"
"possiamo dire compagne di liceo"
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io non mi innamoro. (o quasi)
Storie d'amore"questa cerimonia serve perché tu prenda il tuo posto nel mondo" "io non ho un posto nel mondo" "esatto."