15° capitolo

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mi svegliai di sopraffatto facendo svegliare con me yas, "oi tutto bene?" annuì prendendo il respiro regolarmente, "che ore sono?" mi chiese con la voce impastata dal sonno, "le 10:40" porca puttana, "sami, dio sami mi ha chiamato 45 volte, oni 23, giorgia 67, ezza 79, cristo cristo, ho i messaggi pieni", "no io no" disse tranquillo, "ah no sta semplicemente in modalità aereo, impara dai migliori" disse ridendo, "io devo andare" dissi, "andiamo, il tempo di sistemarmi" lui andò a vestirsi, io mi lavai la faccia

finimmo e uscimmo, salimmo sul tmax di yas che sfrecciò a tutta velocità, arrivai in zona dove erano radunati tutti, chi tra lacrime, chi camminava per alleviare lo stress, chi urlava, poi c'era amed, stordito con la faccia bianca come il latte, "madonna tutto questo per colpa mia?" dissi richiamando l'attenzione di tutti,"porca puttana" disse sami sul punto di piangere, "che hai?" gli chiesi, mi abbraccio, "ya comunque signorina devi pagarci il biglietto" disse zaccaria da dietro sami, lo guardai confusa, "perché?" lo incitai a parlare, "siamo venuto io e simba fino a qui per te" disse ridendo, "vabbè, capirai saresti venuto lo stesso, oggi ci sarà un omicidio, vero amed?" mi guardarono tutti confusi, "perché piccola?" "che ti ricordi di ieri?" si intromise yass, "perché? non mi ricordo nulla" disse amed, "ma come.. e quella bionda che ti sei limonato?" dissi, in molti restarono scioccati, "amed..." sussurrò sami, dalla voce si sentiva la rabbia, "ero ubriaco ti giuro non mi ricordo niente, poi neanche fosse diverso, hai trascorso la notte e mezza giornata con yassin" con che velocità partì yassin per menarlo non lo so, si erano azzuffati all'improvviso, con disperazione li allontanai l'uno dall'altro, con l'aiuto di sami, vale ed ezza, "porca puttana yassin" urlai, "stai bene?" continuai, lui annuì ridendo, "nasma parliamone" feci finta di nulla, stavo bollendo dalla rabbia, quella notte non me la scorderò mai, aveva preso tutte le mie forze, poi buttate al cesso, "lasciami spiegare" "MA SPIEGARE COSA" urlò yassin, "calmati ti prego, guarda come sei conciato, madonna" non me lo perdonerò mai, si era fatto male per colpa mia, dio.

"mi dispiace.." dissi accarezzando il volto di yassin, "non è nulla" disse sorridendo, "ma dai ora ti frega più di lui che di me?" guardai amed fisso negli occhi, "amed ti conosco da anni, conosco te, conosco loro, conosco tutti e tutti mi conoscono e tutti sanno che non perdono" dissi stringendo i denti, "no tu non sei così però, tu sei così dolc-" "no." lo fermai da subito, mi sarei messa a piangere, "no, non perdono chi mi tradisce, chi mi fa male" continuai "ma io neanche volevo.." "neanche io volevo vederti baciare una, ma ti rendi conto, ce tu ti stai giustificando con delle stronzate mentre non sai neanche come mi sono sentita, cosa ho fatto, come ho reagito, ero talmente senza forze che non sono riuscita neanche cambiarmi da sola, ho pianto tutta la notte, alle 5 di mattina sono riuscita ad addormentarmi, dovevo fare una rampa di scale? bene, sono caduta, senza forze neanche per respirare, ti ho regalato tutto amed, la mia felicità, tutto. mi hai tolto tutto, tutto tutto" continuavo a ripetere "tutto" mentre piangevo, "nasma... per favore" continuò, "BASTA AMED BASTA" urlai, basta neanche a respirare riuscivo, amed provò ad avvicinarsi a me, "ti avvicini quando morirò si, ora levati" sami lo spinse via, volevo sparire, lasciai tutti lì e salì velocemente le scale per andare a casa..

sole e luna~ amed.20148Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora