-Noi che balliamo intorno al bordo di un cratere
Che con te accanto tutto il mondo non si vede
Gli occhi marroni sono montagne senza neve
Che se mi guardano poi non respiro bene da un po'
"mattia, mi dispiace dirtelo ma le prove sono andate malissimo, avevi la testa altrove." mi riprese raimondo, era vero stavo pensando a tutt'altro, avevo appena scoperto di provare qualcosa per Christian e non riuscivo ad accettarlo.
"vuoi restare qui a provare da solo?" mi chiese lui notando la mia espressione triste e io annuì ringraziandolo.
continuai a provare quei passi, quei giri ma non ci riuscivo, mentre facevo un giro avevo anche rischiato di cadere...
"attento!" mi urlò la sua voce, avrei potuto riconoscerla anche tra duecento voci diverse.
"ma attento a cosa scusam-" non finì di parlare che lui mi buttò il borsone in faccia, lo guardai male e lui scoppiò a ridere, giuro sarei rimasto ore ad ascoltarlo ridere.
restammo a ridere per un po' finché il moro davanti a me non mi chiese di ballare con lui per sfogarmi e io accettai. eravamo uno davanti all'altro lui con le mani sui miei fianchi e io con le mani intrecciate dietro al suo collo.
era partita una canzone di luca "quello che fa male" e christian decise di lasciarla e ballare con quella, ci muovevamo lentamente ma senza un vero senso, eravamo semplicemente felici e non lo sapevamo.
"Noi che balliamo intorno al bordo di un cratere.." iniziò a sussurrare christian al mio orecchio facendomi rabbrividire e sorridere a quelle parole.
perché doveva farmi proprio quell'effetto?
"che con te accanto tutto il mondo non si vede" continuò a sussurrare al mio orecchio facendomi sorridere come un bambino con in mano il suo giocattolo preferito.
gli occhi marroni sono montagne senza neve
che se mi guardano poi non resprio bene da un po'.
continuammo a ballare l'uno attaccato all'altro, lui che mi stringeva dal fianco per attaccarmi il più possibile al suo corpo e io non mi opposi, era un periodo no e avevo bisogno di avere vicina l'unica persona che amassi anche se non potevo dirglielo.
appoggiò la fronte sulla mia e sussurrò ad un palmo dalle mie labbra "Je t'aime à en mourir, mais tu ne le sais pas" quando pronunciò quelle parole in francese lo guardai confuso, volevo sapere il significato, ne avevo bisogno.
stavamo ballando, eravamo felici e non lo sapevamo.
Lo amavo ma lui non doveva saperlo.
ti amo da morire ma tu non lo sai.
dissi nella mia mente sapendo che non avrei potuto dirglielo ad alta voce.
era ancora così vicino al mio viso, volevo che mi baciasse, volevo conoscere ogni singolo sapore delle sue labbra e proprio quando presi coraggio e mi avvicinai alle sue labbra una voce fece scoppiare la bolla che si era creata intorno a noi.
"ua raga nun pensav v piacev accussi assai a canzona mij" disse luca entrando in sala prove parlando in napoletano, e io e christian ci staccammo di scatto e lui rendendosi conto della situazione si allontanò da me e tornò in casetta con luca confuso.
se non sarà in questa vita sarà in un'altra. mi autoconvinsi prima di scoppiare a piangere con le ginocchia al petto.
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ciao gente
onestamente questo capitolo non mi fa impazzire però nonostante questo spero che almeno a voi sia piaciuto almeno un po'<3
traduzione della frase di chri= io ti amo da morire ma tu non lo sai
vorrei far notare come mi sono fattx aiutare con il napoletano essendo che sono del nord JAHAJAHJAHAHA
vi ripeto che questo non è proprio il mio genere di cose quindi mi viene abbastanza difficile scriverle.
mi scuso per eventuali errori.
ricordatevi di mangiare.
-J🦋
