Capitolo 7

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"ALLORA? TE GUSTA?"  Paul mi aveva condotto in camera... mia. Che bello da dire. É davvero carina e minimal, ha un letto semplice da un lato, una scrivania, pareti di un celeste talmente chiaro da sembrare bianco a tratti, pareti di un blu molto più scuro. L'armadio è affianco alla porta e sopra il letto c'è una finestra. "Certo, è fantastica!" "Tesoro non hai cose da sistemare?" mi chiede Valentina: "Io... sono scappata dall a mia città natale e mi sono portata dietro soltanto cibo e acqua, quindi mi dispiace se dovrò farvi prendere altri vestiti, posso provare a pagarli in qualche mod-" "NO NON PREOCCUPARTI NE ABBIAMO NOI, NON PENSARE NEANCHE DI PAGARCI, MA TI SEMBRA? sbuff" interviene il Signor. Felipe "Vieni, te li faccio vedere, scusami tu se magari non ti piacciono". Io e lui andiamo nello sgabuzzino immagino, per darmi una scatola di vestiti. "Oh, lo sai che questo l'ho fatto io! Hehe." dice Valentina. "...io esco un attimo". Felipe sembra turbato: "Il signore ha qualcosa? Se posso chiedere..." "Oh..." fece un respiro. "Nostra figlia è venuta a mancare purtroppo, e questi erano i suoi vestiti. Feli non è... abituato ad accettarlo. 

Trattengo il respiro. "Mi dispiace tantissimo. Ma sono lusingata di poter indossare questi abiti.". Io e Valentina ci guardiamo e accenniamo un leggero sorriso, senza parlare. Non c'è bisogno di parlare in certi momenti. Allora vado a farmi una doccia e mi metto i vestiti. Quando esco, torno in camera mia e trovo Paul che mi aspetta con degli occhioni enormi. "Hai visto qualcosa? Perché sei così stupito?" accenno una risata : "HAI IL PONCHO DI CAMILO" "Giuuuusto, facciamo che me lo ridai adesso?" "MAMMA MI HA DETTO CHE SOLO LE PERSONE CARE SI SCAMBIANO I VESTITI" "Ooof, si." "TIENI" il bambino mi da una magliettina blu con una giraffa sopra. Non me lo aspettavo, che bellino piango, gli sorrido e gli accarezzo i capelli: "Grazie Paul! Io non  ho nulla da darti, ma ti prometto che ti darò qualcosa!". Paul mi guarda e si mette a piangere, COSAPERCHÉAIUTONONCISOFARECONIBAMBINI, sono un'attimo stizzita: "PAUL TUTTO APPOSTO CHE COS'HAI?" "VUOL DIRE  CHE CI TIENI A ME  WAAAAAAA" "CERTO CHE CI TENGO NON PIANGERE DAI" lo abbraccio "BABBO NATALE MI HA DETTO CHE SEI BRAVO, OVVIAMENTE IO CI TENGO!" "sniff" "non ero più... abituato ad avere una sorella..." "... dai vieni qui" stringo il bambino in un abbraccio. Non riesco a immaginare quanto deve essere stato difficile per lui. 

Io e Paul rimaniamo a chiaccherare per un po', lui mi racconta le cose che gli piacciono, quelle che piacciono ai suoi, e tante cose che lo incuriosiscono e con che giochi preferisce passare il suo tempo, i dettagli di come ha fatto saltare in aria la cucina e il suo voler diventare forte come Luisa. E tanto altro, e penso che lui sia il primo bambino che non mi chiama signora scema in vita mia.  Che poi sono davvero onorata di iniziare a far parte di questa famiglia, perché, insomma, so che non potrò mai essere all'altezza della loro amata figlia, ma mi piacerebbe un po' colmare il vuoto e la lontananza che li affligge, anche se so che io non posso neanche lontanamente rattoppare la ferita, ma sono sicura che col suo tempo guarirà da sola, spero di poter rendere il tutto un po' meno doloroso no? E poi qui mi sembra di trovarmici bene. Paul è più felice di mezzo mondo messo insieme e chissà se quando crescerà continuerà a chiamarmi sua sorella... fatto sta che adesso  mi hanno adottata e guardare la signora che cucina con paura che non sia abbastanza, vedere Felipe che legge un manuale di come studiare la fisarmonica nel divano, mentre gioco a biglie con Paul nel tappeto, mi fa sentire davvero all'interno di qualcosa, di far parte di uno scopo, e non era mai successo a casa mia.

Ancora non li conosco. Non posso sapere se mi staranno sul cazzo già da domani. Ma rimane il fatto che mi hanno adottata. E rimane il fatto che quando mi hanno vista non hanno fatto una faccia schifata, e non hanno avuto ripensamenti (per ora ovviamente). Grazie a loro sono qui, per questo non riesco a vedere neanche un difetto in loro, pur avendoci parlato per 3 ore messe in croce."AH HO VINTO!" "COME HAI FATTO?" "La fortuna del principiante, immagino." ho battuto Paul con le biglie. " È pronto!". "Spero che vi piaccia, anche se non sono molto brava...". Mentre mangiamo parliamo ed a un certo punto Felipe dice: "Oh tesoro, dobbiamo andare a comprare il cemento per rattoppare quella crepa sotto la cucina-" mi va di traverso il cibo e penso "OH NO MI SONO DIMENTICATA DI PARLARE CON MIRABEL". Tutti mi guardano: "Sorellona tutto bene?" "Ah, si si, è che mi sono appena ricordata di una cosa..." "COSA COSA POSSO SAPERLO VERO?" "Paul, la confidenza-". Non posso e non voglio lasciare la tavola prima di aver finito, perché non si rifiuta il cibo di altri, poi appena finiamo dico: "Scusate, ma devo uscire torno presto ok?" "Certo TN, quando torni però cerca di non svegliare Paulito, che si mette a dormire" "ok ok". Allora mi sono resa conto che non sapevo bene la strada per andare dai Madrigal, quindi sono andata un po' a memoria, alla fine l'ho trovata grazie a Dio. Luisa sta piangendo dietro la porta e io la sento. "Luisa che succede?" "OH EH, STO BENE TUTTO APPOSTO NON PREOCCUPARTI-" va far per andarsene "ASPETTA-" ma è troppo tardi ed è già corsa via. Mirabel spalanca la porta: "TN, finalmente sei qui devi aiutarmi!" "Che è successo??" Mirabel sembra preoccupatissima, e mi porta nella sua stanza per parlarmene, appena entriamo si mette le mani tra i capelli. "Dai dimmi che succede mi stai mettendo ansia" "Allora praticamente tu hai visto le crepe giusto?" "Fin qua ci arrivo" "Beh, le ho viste anche io, e Luisa adesso sta perdendo la sua magia, non so perché ma sono sicura che sia collegato alla cosa, e soprattutto, collegato a tìo Bruno." "Chi è Bruno?" "È mio zio, ma è scomparso. Tutti lo descrivono come un essere spaventoso, che ha lasciato la famiglia e lasciava a tutti profezie terribili, lui infatti prevedeva il futuro."

"E come facciamo a salvare la magia?" "Andiamo nella torre di Bruno e guardiamo la sua ultima profezia. È probabile che sia stata quella la causa dello sfarfallio del miracolo, e anche il motivo per cui se ne è andato." "Allora andiamo, non voglio che la magia muoia, per nessun motivo" "OK OK MA NON DOBBIAMO FARCI VEDERE". La torre di Bruno è piena di sabbia e quando entriamo vediamo una lunga, lunga, lunghissima scalinata e io sono tipo ok lasciamo morire la magia ma NO DOBBIAMO ESSERE CORAGGIOSI. Un tucano vola affianco a noi. "Ci farai compagnia amico?" dice Mirabel "Ah no scherzavo è volato via." "Ok andiamo, in fretta, possiamo farcela. "OK ANDIAMO."

| Una nuova vita | Camilo Madrigal X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora