La serata

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Konoha di sera non è come nell'anime, ma questo a causa del mio sogno: non ci sono case con le luci accese e le fioche luci dei lampioni lungo la via rendono il villaggio a tratti tetro.

Non è stato difficile quindi trovare casa di Sakura, senza esitare busso alla sua porta.

-Ciao Sam, che bello vederti e stavolta senza pigiama- mi faccio coccolare dai suoi complimenti.

-Ti ringrazio Sakura, posso entrare? Ti ho disturbata?-

-No tranquillo, iniziavo ora a cucinare- Mi fa entrare e si dirige in cucina -aggiungo un posto a tavola, a breve dovrebbe arrivare anche Tsunade, stasera mangia qua-

Ok Samu, mantieni la calma, andrà tutto bene -fantastico! vuoi che ti dia una mano?-

-Non se ne parla, sei mio ospite, quindi rilassati e mettiti a tuo agio- In tono amichevole ma serio, quindi prendo comodamente posto: il tavolo è rettangolare, 2 posti uno davanti l'altro nei lati lunghi e un terzo nello spigolo corto del tavolo.

-Come va Sakura?- devo pensare ogni singola cosa che dico

-Tutto bene, è un piacere averti conosciuto sei simpatico-

-Ti ringrazio, sei stata gentile fin da subito... Troverò il modo di sdebitarmi-

Continuiamo a conversare, fino a quando una forte bussata alla porta non ci interrompe

-penso proprio sia Tsunade- rido, mentre Sakura va alla porta.

-Già- apre la porta -Giusto in tempo, ma...- la lascia entrare -Quelle bottiglie di saké?-

L'Hokage non perde tempo e si siede in uno dei posti rimanenti -Beh, se vuoi qualche bicchiere puoi prenderlo, altrimenti non mi faccio problemi a finirle- La guardo con ammirazione. Lei mi nota -Ah, ci sei anche te-

Forse un po' delusa, ma la saluto felice -buonasera Hokage, sono passato a fare visita a Sakura e le.- vengo interrotto da Sakura, che nel mentre ha finito di cucinare e ha portato in tavola il tutto.

-a voi- porta in tavola 2 vassoi stracolmi di carne arrostita.

-quanta roba Sakura!- esclamo stupito, mentre Tsunade inizia già a mangiare.

Sakura si mette a sedere e si mangia: prevalentemente parlano tra di loro, trovandosi una davanti l'altra. Io mangio qualcosina, il mangiare o meno non influisce sul mio appetito, quindi decido di prendere qualcosa per non sembrare sospetto.

Sakura e Tsunade conversano del più e del meno, di cosa hanno fatto oggi e ogni tanto mi chiedono un'opinione su argomenti marginali, ma raramente finisco di parlare che riprendono a conversare tra di loro. Tsunade penso non conosca il sapore dell'acqua, dato che ogni volta soddisfa il suo bisogno di liquidi con il saké; dall'altra parte, anche Sakura si permette qualche bicchiere della bevanda alcolica.

Il tempo passa, le portate finiscono e le chiacchiere diminuiscono drasticamente. Tsunade sbilancia il corpo all'indietro, poggiando le braccia a terra dietro la schiena come supporto, e slancia la gamba verso di me, arrivandomi di fianco. Accusa chiaramente dei 2 litri di saké ingeriti.

-dai, toglimi il sandalo- dice senza nemmeno guardandomi.

Come mi comporto adesso? So che quanto beve, Tsunade si altera facilmente, quindi penso che sia meglio assecondarla. Guardo Sakura, ma anche lei non è granché lucida, ha bevuto molto meno di Tsunade ma non ha nemmeno la costituzione della donna di fronte a lei.

Tolgo quindi il sandalo, avrà un 43 cavolo, e non appena sfilato Tsunade si lascia ad un sospiro di sollievo.

- era tutto il giorno che tenevo questi affari- dice ad alta voce, muovendo le dita dei piedi. In effetti, guardandolo mentre lo poso delicatamente, il sandalo é molto consumato, come si può notare dall'evidentissima impronta lasciata sopra nel corso del tempo.

Tsunade si gira con il corpo verso di me, sempre non guardandomi, allungando anche l'altra gamba. Non mi dice niente, presumo sia sottointesa la richiesta, quindi tolgo anche l'altro sandalo.

-che gentile- ride, più precisamente ho paura che rida di me

-di-di nulla- guardo Sakura, che osserva con occhi un po' appesantiti dall'alcol ma divertiti. La mia attenzione ritorna subito sull'Hokage: ha appena appoggiato, o meglio fatto piombare data la violenza con la quale l'ha fatto, i piedi sull'angolo del tavolo tra me e lei.

-e non saresti così gentile da massaggiarmeli anche?- merda, vuole vedere fin dove può approfittarsi, e con l'alcol che ha bevuto non so le conseguenze in caso di rifiuto. Entrambe mi guardano, in attesa della risposta che già sanno essere affermativa. Il mio sguardo allora scende su quel paio di estremità che mi si parano davanti. Sono davvero grandi.

-c-certo... Certo Tsunade- e mentre sto per mettere le mani al piede destro del ninja leggendario, entrambe le ragazze ridono forte e di gusto; quasi non le riconosco: dov'è la Sakura dolce?

Comincio il massaggio e finalmente Tsunade si rilassa e si gode il servizio.
I suoi piedi sono molto curati, con dello smalto rosso sulle unghie, e per mia fortuna non hanno un odore tanto sgradevole.

Sakura continua a guardare, é interessata.

-cambia piede- non mi degna nemmeno di un "per favore". Eseguo comunque, ormai ci sono dentro ma dubito di partecipare ad altri pasti con Tsunade, a meno che la bottiglia di saké più vicina sia ad almeno un villaggio di distanza.

-dovresti provarlo Sakura- continua divertita dalla mia collaborazione -il bamboccio ci sa fare-

Ti prego Sakura no, non lo fa... -non me lo faccio ripetere- dice invece la ragazza.

Le sento quindi ridere, mentre Sakura si riposiziona per poi stendere le gambe nella mia direzione, poggiando i piedi ancora nei sandali sull'altro angolo del tavolo vicino a me.

Mi fermo un paio di secondi.

-non è un problema per te, vero?- dice Sakura sorridendo.

-n-no- A questo punto spero solo che finisca presto tutto, magari l'alcol le farà addormentare prima.

-allora riprendi- Tsunade si è già abituata.

Dopo 5 minuti, mi "concedono" di passare a massaggiare i piedi di Sakura, ovviamente dopo averli liberati dai sandali.

-Sam, hai delle mani magiche- finalmente un complimento da Sakura. Le sue estremità sono più piccole dell'Hokage, sarà un 38 circa, anche queste molto curate.

A metà massaggio il ninja medico mi ferma, muovendo il piede che sto massaggiando -Tsunade, che ne diresti di andarci a sdraiare sul letto? Così stiamo più comode mentre lui continua il messaggio-

La risposta non tarda ad arrivare -bellissima idea-

-perfetto, andiamo- poi, rivolgendosi a me -riprendi da dove hai interrotto-

Mi sfilano i 2 paia di piedi da davanti, si alzano e vanno a braccetto in camera. Io cosa faccio? Posso scappare. O meglio, posso scappare? Dove? E che conseguenze avrebbe? No no, non ne vale la pena. In che situazione ti sei messo Samu, cavolo.

Mi alzo e vado in camera da letto dalle 2 ninja come un condannato al patibolo. Le trovo stese a pancia giù, comode, e con i piedi fuori dal bordo del letto. Stanno conversando tranquillamente, non badano a me.

-I-io do... Io dove m.- vengo interrotto per l'ennesima volta.

-in ginocchio in fondo, zitto- taglia corto Tsunade senza degnarmi di uno sguardo, per poi ridere con l'amica di saké. Eseguo disperato e mi posiziono davanti alle loro estremità, rimaste in attesa di essere rilassate e coccolate.

La serata continua con le 2 ninja che parlano di cose loro, e le uniche volte che si rivolgono a me é per dirmi disinteressate su che piede spostarmi per continuare il massaggio.

Saranno almeno 20 minuti che sono sul piede sinistro di Tsunade, mi fanno male le mani. Non le sento più.

Aspetta, non le sento più! Magari...

Con fatica mi alzo dopo non so quanto tempo e con gioia scopro che stanno dormendo.

Torno a sorridere e senza perdere tempo, esco di casa senza fare il minimo rumore.

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