𝐁𝐔𝐁𝐁𝐋𝐄 𝐓𝐄𝐀 |
•Le ferite ancora aperte di una storia dolorosa, tutto può cambiare con un semplice bubble tea alla pesca.•
( storia con capitoli brevi ).
Scesi dalla metro liberata di un peso: glielo avevo finalmente detto. Non avevo più paura. O forse... Arrivai in università, poi, dopo le lezioni, uscii di fretta. Mi ritrovai, sul cancello, davanti Theo: -Come mai sei qui?- chiesi confusa. -Volevo venire a salutarti. Sapevo che ti avrei trovata qui. Stai meglio?- mi domandò. Annuii, per poi vederlo mettermi un braccio intorno al collo e portarmi delicatamente a sé. Iniziammo a camminare così fino al bar. Prendemmo da bere e, dato che era il suo giorno libero, uscimmo insieme: -Lo devo considerare un appuntamento?- chiesi sorridendo. -Mh, se vuoi. Siamo comunque solo tu ed io. Sai, è sin dal primo giorno in cui ti ho vista e ti ho dato il bigliettino che ci penso. A noi due, intendo. E tu? Tu ci pensi mai? -Siamo distanti, terribilmente distanti. Io forse anche di più di quanto lo sia tu. Ma se ci pensi, siamo unici. Tu ed io. Solo tu ed io.
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