0.Prologo

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Flashback:14 anni fa.

La bugia più diffusa nel mondo è "sto bene",solo queste due semplici parole che possono cambiare tutto.

"Papà, quando arriviamo dalla mamma?" Chiesi di nuovo insistente a mio padre, senza però ricevere risposta.

Il papà ultimamente non parla e ho un brutto presentimento, ma cerco di ignorare questa sensazione.

Guardai fuori dal finestrino e piano piano vidi una piccola casetta bianca molto bella. "Forse siamo arrivati" pensai tra me e me.

Un minuto dopo la macchina si fermò.

"Scendi" mi ordinò,non avevo mai sentito la voce di mio padre così fredda.

Feci come ordinato e iniziai a correre il più veloce possibile, non vedevo l'ora di abbracciare la mia adorata mamma.

Suonai in continuazione il campanello finché non hanno aperto. Entrai nella casa e una signora mi accompagnò da lei.

"Mammina", le corsi in braccio.

La mamma mi accolse con un grande sorriso.
Era sdraiata, con me sopra, in una camera bianca illuminata da una grandissima finestra. Era tutta sola, con tanti fili attaccati alla sua morbida pelle.

Le toccai i fili e chiesi "Mamma ti fanno male?"

"No, tesoro" mi rispose con un filo di voce a malapena udibile.

"Amore, come stai farfallina mia?" Mi posò un bacio in fronte con una delicatezza immaginabile.

"Bene, molto bene quando ti ho visto!" Sorrise, e rimanemmo per un paio di secondi in silenzio.

"Mamma,tu stai bene vero?" Dissi all'improvviso scendendo.

"Tesore, sto bene" mi posò un bacino sulla mia piccolina testa e mi sorride.

Stava mentendo,e lo sapevo bene, ma non volevamo semplicemente ammetterlo.

La mamma è la più bella del mondo, ha degli occhi grandi verdi come la foresta e dei bellissimi capelli neri lunghi come i miei o meglio aveva, adesso i suoi capelli cadono molto più frequentemente e ha una tosse strana, ma rimane sempre la più bella.

Delle persone vestite di blu vengono sempre a visitarla e le girano intorno.

Le vengo a fare visita ogni giorno, da quando il mio papà non mi dà attenzioni e ci ha isolate.

Il papà si comporta in modo strano, non mi parla più, non mi fa più regali, non mi legge più la storia della buonanotte e non mi guarda più.

"Amore mio, vita mia non fare caso al papà, va bene? E' solo un po' stanco" mi raccomandò la mia adorata mamma come se mi avesse letto nel pensiero.

Mi prese e mi mette sopra le sue sottili gambe.

"Amore, facciamo un gioco?" Mi chiese con gli occhi lucidi.

"Siiii", dissi battendo le mani, felice.

Non sapevo cosa sarebbe successo, volevo solo giocare.

S•T•R•A•T•E•G•YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora