1. Bianco e Nero

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                               ~Arya~
                                      

Sento bussare più volte ma decido di non rispondere,fingo di dormire,e continuo a leggere il mio bellissimo libro.

"Signorina Arya Wolsen é da un'ora che sto bus....."la governante Dorota urla mentre spalanca la porta,bloccandosi un minuto dopo vedendomi seduta sul letto a leggere.

"Si dicevi?"le rispondo con estrema calma,girando pagina,la vedo più raggiante del solito.

"Le sembra il modo?"chiede scuotendo la testa,quasi divertita.

"Quale modo scusa?"le chiedo altrettanto, continuando a leggere.
"Lasciamo perdere e scenda giù a cenare" lo dice con tono,quasi,autoritario.

Avevo appena pranzato da poco e sono sazia.

"Ho già avvisato che non ho fame"le dico prima che chiuda la porta.

"É arrivato suo padre e gradirebbe mangiare con lei"riapre la porta guardandomi.

Adesso capisco da cosa veniva l'eccessiva felicità.

Mi alzo di scatto dal letto, poggiando il libro sulla scrivania, mentre Dorota esce lasciandomi sorpresa dalla risposta ricevuta.
Mio padre é tornato? E quando? E perché? Le domande mi circolano in testa senza una risposta.
Mi preparo sia fisicamente che mentalmente.

Chissà perché é tornato? Avrà qualche cosa a che fare con me? Ho forse si é soltanto annoiato del continuo viaggio senza sosta?
Continuo a chiedermi mentre scendo le lunghissime scale.

Arrivata alla sala pranzo,vedo mio padre perso nei suoi pensieri,seduto a capo tavola con la testa china e la cena già servita.

"Buonasera padre"lo saluto mentre mi siedo, senza ricevere nessuna risposta,che mi aspettavo che si alzasse e mi abbracciasse dicendomi che gli ero mancata,ma figuriamoci.

"No, faccio da sola grazie" sorrido alla cameriera che si stava avvicinando,per servirmi la cena,sanno che odio essere servita,ho due mani apposta per farlo da sola.

Mmmm per cena hanno fatto la pasta che buon odorino,ripensandoci ho fame e anche molta,prendo il piatto e lo riempio.

Nella sala c'è un silenzio assordante,si sentono solo il rumore delle posate che si schiantano tra di loro.

Inizio ad abbuffarmi di pasta,sentendo lo sguardo di mio padre persistere,allora alzo lo sguardo.

"Attenta che ti potrebbe andare di traverso" dice con un tono quasi preoccupato,ma melo sarò solo immaginata.

"Come se ti interessasse"sussurrai.

"Hai detto qualcosa?"mi chiede.

"No,no telo sarai immaginato"rispondo schietta.

Finisco il piatto e ne prendo un'altro.

Dopo aver finito anche il secondo arriva la parte che adoro il dessert, mangio anche quello,tutto questo sotto lo sguardo attento di mio padre,e ho finito.

Faccio per alzarmi ma la voce di mio padre mi ferma.

"Arya siediti"
Rimango sorpresa che si ricorda ancora il mio nome,a stento ci vediamo.

"È una cosa importante"
Mi risiedo e aspetto che mi dica qualcosa,ma niente.

"Dimmi sono tutta orecchie"sorrido invitandolo a parlare.

Si schiarisce la gola prima di iniziare,
"Domani sera c'è una cerimonia molto importante "  si ferma.

"E...."lo incito a continuare.

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