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San

Ero lí, nel castello, nel corridoio di Hogwarts che fino a qualche mese prima avevo considerato casa mia. Wooyoung, era davanti a me, e non potei fare a meno di sorridere quando fummo faccia a faccia.

«San?»mi chiamò lui ma io rimasi in silenzio, improvvisamente non riuscivo più a muovere nessun muscolo, nè che fosse facciale nè che fosse del mio corpo.

Non era stato facile trovarlo, quando nessuno dei suoi amici voleva parlarmi e dirmi dove lui fosse. Mi avevano spiegato quanto avesse sofferto per me, quanto fosse stato difficile per lui riprendere a vivere dopo aver pensato che io fossi morto. In realtà in un primo momento non avevo capito perchè lo avesse anche solo pensato, ma poi mi avevano spiegato che i miei genitori avevano detto ai miei amici che dopo un mese avrebbero staccato la spina dei miei macchinari, cosa che in realtà non era mai successa.

Quando avevo chiesto spiegazioni a Seonghwa, Hongjoong e Yeosang mi avevano detto che i miei li avevano costretti ad allontanarci, o altrimenti sarebbe successo qualcosa a Wooyoung: a loro in realtà non interessava minimamente del ragazzo, ma sapevano che se gli fosse successo qualcosa io non gliel'avrei mai perdonato.

Poi mi ero svegliato e la prima cosa che avevo fatto era stata cercare casa sua, ma quando mi ero ritrovato di fronte alla sua porta non ero riuscito a bussare alla porta: cosa avrei detto ai suoi genitori, se fossero stati loro ad aprirmi? Chi ero? Ero il ragazzo che aveva rovinato l'intera estate, se non la vita, al loro figlio, ecco chi ero.

Perciò me ne ero andato e avevo chiesto aiuto a Yunho, Mingi e Jongho. Nessuno dei tre, però, mi aveva dato una risposta. Avevo tentato in tutti i modi a farli parlare ma l'unica cosa che mi era stata detta era che stavano soltanto facendo ciò che era meglio per Wooyoung.

Sapevo che in realtà sarebbe stato meglio cosí per entrambi, dopotutto quello che c'era stato tra di noi non sarebbe nemmeno dovuto mai succedere. E allora perchè avevo sentito un peso nel petto ogni giorno da quando mi ero risvegliato, alla sola idea che non l'avrei mai più rivisto?

Perció avevo fatto le mie ricerche, cercato ogni singolo indizio e alla fine lo avevo trovato, avevo capito che Hogwarts per lui sarebbe stato l'unico posto sicuro dai Mangiamorte, e perciò avevo chiesto il permesso alla McGranitt che inizialmente non aveva voluto, ma che poi si era decisa e mi aveva fatto entrare.

Perciò eccomi qui, davanti a lui, che ora era immobile mentre mi fissava come se fossi un fantasma, cosa che nemmeno era troppo insolita dal momento che il castello era pieno di fantasmi.

«Ciao Wooyoung.»dissi quando ritrovai la voce, lui però non rispose al mio saluto e rimase fermo dov'era, probabilmente imbambolato dalla mia presenza stessa. Sospirai e guardai verso il basso, dove vidi come intrecciava le sue dita le une con le altre a causa del nervosismo.

«Mi dispiace per tutto quello che è successo, avrei voluto avvertirti ma...»provai a parlare ancora una volta ma non riuscii a finire di dire quella frase: non volevo che stesse ancora più male di cosí.

«So di aver sbagliato, a non averti detto la verità.»dissi allora, convinto delle mie stesse parole e prendendo un po' di forza che in quel momento era proprio ciò di cui avevo bisogno.

«So che avrei dovuto dirti del mio futuro da Mangiamorte ma non ho potuto.»ammisi e finalmente riuscii a trovare il coraggio di alzare lo sguardo e quando i nostri occhi si incontrarono notai quanto i suoi fossero più lucidi del solito.

«Tu eri l'unica cosa bella che mi è capitata nel mio ultimo anno di vita, e non potevo permettermi di perderti.»conclusi poi non riuscendo a trattenere un sorriso spontaneo che mi morí subito dopo quando vidi una lacrima corrergli lungo la guancia.

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